Summary.
Led Zeppelin, formed by
ex-Yardbirds guitarist Jimmy Page and
Alexis Korner's
protege`
Robert Plant, were, first and foremost, children of the blues.
Except that the jams of Led Zeppelin I (1969) introduced a
hysterical approach to black music that even blacks had never dreamed of
(culminating in the epileptic zenith of Communication Breakdown).
The melodrama of songs such as Whole Lotta Love (1969)
was continuously ruptured by guitar riffs and delirious vocals.
Cream had played blues-rock as brain music: Led Zeppelin played blues-rock
as body music. From Immigrant Song (1970) to
In The Evening (1979), Led Zeppelin were mainly an idea of rock'n'roll
for a new kind of audience. The secondary elements that had been percolating
the early albums emerged vigorously on
Led Zeppelin IV (1971): When The Levee Breaks was their most
original (almost psychedelic) song inspired by the folk tradition, and
Stairway To Heaven was the culmination of Page's mystic persona.
Led Zeppelin became a handbook case of how a product finds a market without any need for marketing. The hippy generation had created a demand for
free-form radio (as opposed to hit-oriented radio) and for arena-size concerts.
Their music was completely different from the music that those radios and those
arenas had been playing, but turned out to be the perfect music to maximize
the commercial benefit of free-form radio and arena-size concerts.
Led Zeppelin's success had a powerful impact on the recording industry:
it defined the long-playing album as rock's medium of choice.
Led Zeppelin never had a major "hit" on the Billboard charts, but ruled
the airwaves and the arenas. The recording industry followed the hint
and became marketing albums rather than singles.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in English.
|
I Led Zeppelin furono il complesso che trasformo` l'hard-rock in un
fenomeno di massa, ma sarebbe limitativo considerare quello il loro unico
"achievement".
I Led Zeppelin cambiarono la storia della musica diventando il primo
successo di massa che non dipendeva dalla programmazione
radiofonica. Prima dei Led Zeppelin la radio e la televisione erano
state dominate dai "Top 40", dalle hit parade, e quindi dal 45 giri.
I Led Zeppelin divennero rock star senza mai entrare in quelle classifiche.
I Led Zeppelin furono i primi a capire che il potere stava passando dalle
radio AM a quelle FM e in particolare a quelle "free form", che trasmettevano
cioe` brani piu` lunghi dei classici tre minuti, brani con assoli di chitarra
e persino senza ritornello. Senza usare il formato tradizionale della
canzone e della radio (quello che aveva creato tutti i fenomeni precedenti
e, in Gran Bretagna, in particolare i Beatles, il fenomeno commerciale
per eccellenza),
i Led Zeppelin divennero un fenomeno mondiale. Non solo i loro dischi vendettero
milioni di copie, ma soprattutto i loro concerti dal vivo attrassero migliaia
di persone. Anche in questo i Led Zeppelin furono l'emblema dei tempi che
mutavano. Monterey e Woodstock avevano ampiamente dimostrato quale musica
era capace di attirare grandi masse. I Led Zeppelin esordirono nell'anno
di Woodstock e beneficiarono di questa innovazione.
La loro musica, completamente diversa da quella delle radio "free form" e
di Woodstock, si rivelo` pero` perfetta per sfruttare il successo delle radio
"free form" e di Woodstock. Nel quarto di secolo successivo la radio "free form"
e i concerti di massa sarebbero in gran parte rimasti legati al rock "duro",
a quello che i Led Zeppelin avevano reso celebre.
Persino la laconicita` con cui i Led Zeppelin intitolarono i loro primi quattro
album rappresentava un punto di rottura nei confronti di una tradizione che
voleva i titoli degli album funzionali al marketing del gruppo.
Un po' di merito va anche al loro manager, Peter Grant, un vecchio marpione
del music business, che indovino` una delle campagne pubblicitarie piu`
efficaci dai tempi della "beatlemania".
Jimmy Page, reduce dagli Yardbirds
e da un lungo apprendistato
presso i complessi alterantivi del beat (Who, Them, Kinks), conobbe
nel 1968 il cantante Robert Plant, un promettente allievo di
Alexis Korner
dotato di una voce peculiare, un falsetto isterico e versatile, che del blues conservava
la passionale intensita` ma sposandola a un'isteria moderna.
Assunti il bassista-tastierista John Paul Jones e il batterista
John Bonham, Page imposto` il
repertorio della nuova banda sul piu` classico stile blues britannico.
Cio` che rese subito leggendarie le loro esibizioni dal vivo fu l'energia:
mai un gruppo aveva suonato il blues con tale ferocia. I Cream avevano
divelto il concetto di canzone e esasperato la tecnica del blues, ma tutto
sommato la loro era rimasta una musica del cervello. I Led Zeppelin la
trasformarono in una musica soltanto del corpo, una musica in cui si
scaricava un'adrenalina infuocata. I Cream avevano inventato il concetto
moderno di concerto rock, i Led Zeppelin lo stravolsero, lo trasformarono in
un'orgia di suoni assordanti, di ritmo scatenato, di urla psicotiche.
I Cream avevano inventato l'hard-rock, ma era un genere tanto pesante quanto
lento. I Led Zeppelin buttarono alle ortiche ogni velleita` intellettuale
e gli diedero anche la velocita` del primo rock and roll.
Il primo disco dei Led Zeppelin,
Led Zeppelin I (Atlantic, 1969),
suscito` grandi entusiasmi soprattutto per il virtuosismo pirotecnico
del chitarrista (velocissimo e al tempo stesso rivoluzionario,
sempre alla ricerca di effetti devastanti, anche se talvolta ridondante),
per il canto potente, esplosivo, e al tempo
stesso comunicativo, di Plant, e per il battito Afro-americano di Bonham.
Il loro stile rappresentava l'ideale fusione di blues-rock, il genere lanciato
dai
Cream, e di rock psichedelico, il genere lanciato
dai
Pink Floyd. I brani
erano surreali come quelli dei Pink Floyd, ma dinamitadi da vibrazioni
epidermiche come quelli dei Cream.
A far epoca fu inizialmente soprattutto
la fantasia strumentale e il grado di disfacimento a cui portavano il blues,
per esempio in
Dazed And Confused (di fatto una cover della canzone omonima
del cantautore Jake Holmes sul suo album The Above Ground Sound del
1967, una cover gia` usata nei gig degli Yardbirds), deflagrato da un alternarsi di vuoti
lisergici e di attacchi maciullanti a velocita` supersonica,
e How Many More Times (ispirata a un tema di Howling Wolf e con
parti rubate a The Hunter di Albert King e a Becks Bolero
del suo amico Jeff Beck),
un forsennato bolero fucilato da scosse elettriche
e propulso da uno dei riff piu` epidermici della storia del rock, vivacizzato
da fantasiosi voli chitarristici e da sconnessi sproloqui sgolati di Plant
in tumultuosi saliscendi armonici, in terrificanti galoppi sincopati.
Non molto sincero invece il
misticismo orientale dello strumentale Black Mountain Side
(una versione strumentale con tabla del traditional Blackwaterside che
Bert Jansch aveva registrato nel 1965).
Questi stessi principi infondevano vigore a ballate di compromesso come
Good Times Bad Times e Your Time Is Gonna Come (con agonizzante
organo soul), le uniche canzoni originali dell'album (le altre sono tutte
covers, dichiarate o meno)
Fra le righe si poteva gia` scorgere qualche graffio di violenza allo stato
brado, come nella accelerazione supersonica di Communication Breakdown
(una variazione sul tema chitarristico di Nervous Breakdown registrata da Eddie Cochran nel 1957).
In pratica quel loro primo album coniugava la sofferta drammaturgia blues
con una sensibilita` piu` morbida, ereditata dalla generazione hippie,
e a tratti con l'acuta nevrosi degli adolescenti post-68, fondendo
meditazione e spavalderia in una musica del disagio e dell'inquietudine
che, senza rinnegare gli ideali anti-conformisti, riportava a galla quegli
istinti primari, volgari e bestiali, che erano stati a lungo repressi
dal razionalismo dei movimenti progressivi.
Il primo album era ancora un lavoro di transizione: l'influenza dei Cream
e` fortissima nei due lunghi blues che lo dominano. L'indole violenta
delle loro esibizioni del vivo si avverte soltanto in Communication
Breakdown.
Il secondo disco, Led Zeppelin II, ruppe i ponti, puntando decisamente sulla velocita` e
sulla violenza. Il loro rock suonava volgare e violento paragonato alla
musica che imperava nelle classifiche.
L'assolo alla batteria di Moby Dick (forse il piu` famoso della storia
del rock) e la sequenza di brevi canzoni della seconda facciata
(Heartbreaker) fecero epoca, anche se in realta` non inventavano
nulla che non fosse gia` sul primo album: comprimevano semplicemente quelle
intuizioni in un formato piu` commerciale.
(Molti brani erano copie di classici del blues, come Bring It On Home,
rubata a Willie Dixon, e The Lemon Song, che e` la classica
Killing Floor di Howling Wolf).
Whole Lotta Love (con le liriche tratte da You Need Love di Willie Dixon) e` l'archetipo del cliche'
emergente: sciabolate di chitarra e cannonate di basso a non finire mentre la
voce bestemmia e si contorce senza ritegno,
con un intermezzo di armonie psichedeliche e di urla affannate da orgasmo.
Ma l'ululato stentoreo che deflagra in un nevrastenico impeto di note non fa
altro che tuonare con l'eloquenza della frustrazione l'arcaico spasimo blues
ansioso ed affannato.
Plant aveva coniato un linguaggio "aperto" al canto e Page aveva scoperto
una dinamica altrettanto "aperta" per la chitarra. Entrambi erano figli del
blues, ma dopo averlo dilatato nel magma psichedelico.
III (1970) addolci` quel suono feroce e veemente,
che pure mieteva gia'
successi inenarrabili, annacquandolo con melodie folk e armonie psichedeliche,
conservando soltanto Immigrant Song del cesto hard; e allineando invece
la ballata tradizionale Gallows Pole e la tenerezza orientale di
Tangerine, rivelatrici delle due ispirazioni secondarie di Page
(la tradizione folk britannica e lo spiritualismo indiano).
Il riavvicinamento al folk e` piu` evidente sul quarto album,
Led Zeppelin IV (Atlantic, 1971), chiaramente suggestionato dal
repertorio tradizionale nelle ballate acustiche
Going To California e
Battle Of Evermore (con Sandy Denny),
soffuse e rifratte in nervosi effetti psichedelici.
When The Levee Breaks, un crescendo sferzato dal chitarrismo titanico di
Page e propulso da cadenze sfigurate di batteria e basso, rimane uno dei loro
capolavori.
Nonostante l'ennesima epilessi di Rock And Roll (con l'introduzione di
batteria rubata a Keep A Knocking di Little Richard),
e il baccanale caotico di Black Dog,
il complesso e` ormai avviato sulla strada di un soft-hard piu` meditato,
di cui e` leggendario esempio la lunga, mistica Stairway To Heaven:
la melodia e` preminente, il canto sofferto scodella tutto il repertorio
di intonazioni del canto nero, e Page ricama accordi solenni su accordi solenni
(per nulla simile a Taurus degli Spirit,
nonostante una causa del 2016).
Il misticismo gli aveva pero` preso la mano e la sua passione per il culto
esoterico di Aleiser Crowley non si sposava bene alle tendenze folk degli altri.
Lo spavaldo nervosismo di Page e il canto acuto e viscerale di
Plant, modulando l'enfasi blues al passo di una quieta sensibilita'
mistica, mostrarono sempre un'abilita` nell'estedere la loro musica capace
di conferirle dinamica, respiro ed emozione.
Il gruppo riusciva a vendere 4-5 milioni di copie a disco senza far fatica.
I dischi successivi furono ancor piu` distratti. I Led Zeppelin spesso si
limitavano a suonare un riff e una melodia per un po' di minuti, senza altro
interesse che dargli un titolo.
In 1972 Page moved to a new home: Crowley's former home on the shores of Loch Ness in Scotland.
Houses Of The Holy (Atlantic, 1973) e` un album fin troppo eclettico
e talvolta sembra ripudiare la loro carriera, ma annovera ancora alcuni numeri
da manuale (No Quarter,
Dancing Days e Over The Hills And Far Away).
Continuando nel delirio di ambizione,
il doppio Physical Graffiti (Swan Song, 1975) e` praticamente una
raccolta di brani estesi alla Stairway to Heaven, ma soltanto
Kashmir (un altro sfogo "mistico" di Page) ,
Boogie with Stu (una jam del 1971 con Ian Stewart al piano),
e Houses Of The Holy valgono i classici del passato.
Presence (Swan Song, 1976) segno` finalmente un ritorno alla grinta dei
primi tempi, con
Candy Store Rock,
For Your Life,
Achilles' Last Stand e il solito furto
(Nobody's Fault But Mine e` in realta` di Blind Willie Johnson).
Ma sono canzoni che sarebbero state molto minori sui primi quattro album.
I Led Zeppelin erano diventati il supergruppo modello
dell'hard-rock. Protagonisti di show entusiasmanti
(come testimonia il disco doppio dal vivo
The Song Remains The Same), erano i sovrani degli
stadi, ancor piu` dei Rolling Stones, pur continuando in studio a produrre
musica di routine.
Plant si ritiro` in isolamento dopo la morte del figlio. Passarono 18 mesi
prima che il gruppo si ritrovasse per incidere un nuovo disco,
In Through The Out Door (Swans Song, 1979),
e l'umore non era naturalmente il migliore.
Cio` nonostante,
In The Evening e` uno dei capolavori: dopo qualche accordo di raga,
Page sfodera un riff stentoreo, che continua imperterrito a contrassegnare il
blues lascivo di Plant.
Ad aver successo e` pero` una power-ballad confusa come Fool In The Rain,
che dopo qualche minuto di insensataggini sfocia in un febbrile calypso,
seguita a ruota dalla pomposa ballad All My Love.
Hot Dog scimmiotta ragtime e rock and roll.
I dieci, chiassosi minuti di Carouselambra, affogati in maree di
tastiere elettroniche, ricordano i Rush meno ispirati.
Sono brani davvero imbarazzanti per un gruppo di questa statura (ma anche
per gruppi di statura minore).
Bonham mori` il 25 settembre 1980 per overdose di alcoolici.
Negli anni precedenti sia Plant sia Page
erano stati vittime di tragedie personali.
La tragedia causo`
lo scioglimento di quella che era ormai diventata un'istituzione
Britannica (benche' trapiantata oltre-oceano).
Coda (Swan Song, 1982) e` una raccolta di rarita` e inediti.
Led Astray (Connoisseur, 1999) documenta i "furti" dei Led Zeppelin.
Con quasi cento milioni di album venduti, i Led Zeppelin sono uno dei massimi
successi commerciali della musica di tutti i tempi.
Nel 2000 avevano venduto 82 milioni di album.
|