Summary.
Few musicians have been so influential and so unknown as JJ Cale.
His "laid-back" style became the standard of reference for most mainstream
music, but JJ Cale was never mainstream himself. The ultimate independent,
Cale was never much part of the music scene. His albums feature a subtle and
subdued production, that leaves the voice and the guitar in the middle of the
mix. The result is dreamy and hypnotic and will be imitated by bands such as
the Dire Straits.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
|
Uno dei piu` influenti musicisti degli anni '70, J.J. Cale (John Cale) e` anche uno dei
meno noti.
Personaggio schivo e modesto, tipico performer di provincia (Tulsa, Oklahoma),
Cale conio` uno stile "laid back" con una serie di soffici ballate
d'atmosfera, cantate in un
sussurro ipnotico, e accompagnate in modo pigro e languido
dalla chitarra, suonata con un picking a meta` strada fra country, blues e
rock and roll, con occasionali accenni di funk e jazz.
Quello stile divenne la quintessenza del "mainstream" degli anni '70 (per
esempio, Eric Clapton e i Dire Straits)
Compagno di strada di Leon Russell, lo segui`
a Los Angeles nel 1964.
Nel 1965 Russell gli fece incidere lo strumentale After Midnight,
che passo' del tutto inosservato.
Cale suono` per un po' con i futuri Delaney & Bonnie, formo` i
Leather Coated Mind con cui registro` un album
di rock psichedelico, A Trip Down Sunset Strip (Viva, 1967), che
contiene per lo piu` cover dei successi del periodo, e poi torno` a Tulsa.
Soltanto quando Clapton entro` le classifiche con un suo brano, Cale venne
riusci' a registrare un album, Naturally (Shelter, Dec 1971),
un disco di gran classe su cui spiccano lo
strascicato blues in sordina di Crazy Mama, la trepida serenata di
Magnolia e il blues a ritmo ferroviario di Call Me The Breeze,
invento` di fatto il sound morbido e professionale del post-bluesrock.
Cio` che contraddistingue i suoi dischi e` il fatto che la voce e gli strumenti
solisti non si ergono mai sopra al resto del sound. Sembra che la linea
melodica fluttui con la sezione ritmica e con gli arrangiamenti, invece che
guidarli.
Il secondo Really (Shelter, Dec 1972) fu una delusione, un disco
messo in insieme frettolosamente per speculare sul successo del prima,
con iniezioni non giustificate di country e rhythm and blues,
ma
Okie (Shelter, 1974) contiene due delle sue gemme:
il sinistro swamp-rock Cajun Moon e l'umilissimo blues
Anyway the Wind Blows.
I Lynryrd Skynyrd intanto si appropriarono di Call Me The Breeze.
I due classici di Cale (il primo e il terzo album) sono raccolti su
2 Great Pop Classics (Shelter, 1987).
Ogni suo album e` un prezioso album di vignette rustiche che testimonia del
ritmo piu` pacato con cui si svolgono le tragedie e le passioni della
vita nel Midwest.
Ogni album ha un tono introspettivo che lo distingue dai cantautori dell'epoca.
Cale si trasferi` a Nashville e registro` il mediocre
Troubadour (Shelter, 1976), che comunque sfodera
il riff sferzante di Cocaine (simile a quello di Sunshine Of Your
Love dei Cream).
L'album piu` dimesso della sua carriera,
#5 (Shelter, 1979),
e` anche il piu` vicino allo stile che stavano popolarizzando i Dire Straits
(Sensitive Kind) ma con una spruzzata di esotismo.
Cale si trasferi` di nuovo in California e provo` a proporre canzoni piu`
normali su Shades (MCA, 1981) e soprattutto su
Grasshopper (Mercury, 1982), forse il suo album di maggior successo
grazie all'orecchiabile City Girls,
al blues epilettico di Devil In Disguise,
al gospel caracollante di Don't Wait.
#8 (Mercury, 1983) si avvale anche di Richard Thompson e del suo allievo
Mark Knopfler e contiene
la languida ballata di Money Talks (1983).
Dopo uno iato di diversi anni,
Travel-Log (Silvertone, 1989), un "viaggio" attraverso la sua America,
ha un piglio piu` aggressivo
(No Time, What Kind Of Thing, Hold On Baby)
e contiene forse il materiale migliore dai tempi
dell'esordio (non fosse altro perche' composto nell'arco di cinque anni).
Shang-Hai'd e Lady Luck sono forse le canzoni piu` sofisticate.
L'arrangiamento di
New Orleans usa una parata Dixieland e una sezione d'archi.
#10 (Silvertone, 1992),
con Anyway the Wind Blows,
Closer To You (Delabel, 1994) ,
Guitar Man (Delabel, 1996)
sono sempre album eleganti e suadenti.
Any Way The Wind Blows (Mercury, 1997) e
The Very Best (Mercury, 1998) sono due antologie.
|