Elton John


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Empty Sky (1969), 5/10
Elton John (1970) , 6.5/10
Tumbleweed Connection (1970), 6.5/10
Friends (1971), 5/10
Madman Across The Water (1971), 6.5/10
Honky Chateau (1972), 6.5/10
Don't Shoot Me (1973), 5.5/10
Goodbye Yellow Brick Road (1973), 6.5/10
Caribou (1974), 5/10
Captain Fantastic (1975), 6/10
Rock Of The Westies (1975), 4.5/10
Blue Moves (1976), 4/10
A Single Man (1978), 4/10
Victim Of Love (1979), 4/10
21 at 33 (1980), 4/10
The Fox (1981), 3/10
Jump Up (1982), 3/10
Too Low For Zero (1983), 3/10
Breaking Hearts (1984), 3/10
Ice On Fire (1985), 3/10
Leather Jackets (1986), 3/10
Reg Strikes Back (1988), 3/10
Sleeping With The Past (1989), 3/10
The One (1992), 3/10
Duets (1993), 3/10
Made In England (1995), 3/10
The Lion King (1994), 4.5/10
The Big Picture (1997), 3/10
Aida (1999), 4/10
Road To El Dorado (2000), 4/10
Songs From The West Coast (2001), 3/10
Peachtree Road (2004), 3/10
The Union (2010), 4/10
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Elton John (Reginald Dwight) fu uno dei massimi talenti melodici della seconda meta` del ventesimo secolo. In collaborazione con il paroliere Bernie Taupin, ha scritto alcune delle melodie piu` memorabili del suo tempo. Purtroppo ha messo il suo talento al servizio del pop piu` corrivo.

John modello` la sua voce, al tempo stesso duttile e glaciale, tutt'altro che roca e passionale come quelle dei bluesmen, sul soul leggero della Tamla e della Philly. L'accompagnamento di pianoforte non potrebbe essere piu` lineare, modellato a sua volta sulle frasi solenni del gospel (ma senza nessuno degli orpelli blues/jazz dei grandi organisti gospel, jazz e rock) e sul battito incalzante dell'honky-tonk (ma senza la frenesia psicopatica dei grandi pianisti boogie).

Formatosi nella blues band di Long John Baldry, si affermo`, come cantante e pianista, nel circuito dei cocktail lounge. Incontro` Taupin nel 1966 e per un paio d'anni il duo si limito` a scrivere canzoni pop per altri cantanti. John debutto` in proprio con Lady Samantha e l'album Empty Sky (Uni, 1969). Due eventi determinanti cambiarono la situazione nel 1970: l'assunzione di Paul Buckmaster, l'arrangiatore orchestrale che avrebbe architettato i contrappunti sentimentali alle sue melodie, e un concerto dal vivo in cui John strabilio` con la sua tecnica al pianoforte. L'album Elton John (Uni, 1970) lancio` definitivamente l'astro nascente con Sixty Years On, Your Song, Take Me To The Pilot, Border Song. Tumbleweed Connection (1970), con Country Comfort e Burn Down The Mission, la colonna sonora di Friends (1971), registrata tre anni prima, e Madman Across The Water (1971), con Levon e la romantica Tiny Dancer, entrarono simultaneamente nei Top 10 delle classifiche di vendita.

Con l'uscita a cataratta di Honky Chateau (1972), forte del funk-boogie Honky Cat, della patetica Rocket Man, della solenne ballad Mona Lisa And Mad Hatters, di Don't Shoot Me (MCA, 1973), con la melodia mediterranea di Daniel e il rock and roll acrobatico di Crocodile Rock, del doppio Goodbye Yellow Brick Road (MCA, 1973), con il brillante honky-tonk di Bennie And The Jets, il selvaggio boogie di Saturday Night Is Alright, la nostalgica title-track e Candle In The Wind (destinata a diventare la canzone piu` venduta di tutti i tempi), e di Caribou (MCA, 1974), con la veemente The Bitch Is Back e la tenera Don't Let The Sun Go Down On Me, tutti stipati di ritornelli orecchiabili, divenne chiaro che Elton John era un talento prodigioso. Piano e orchestra d'archi contrappuntavano i toni fatalisti del canto in modo da accentuare la commozione romantica.

Per adeguarsi all'improvvisa stardom, John si diede all'esibizionismo piu` "glam", sbadierando la sua omosessualita`, indossando pelliccia e tacchi alti, e saltando sul pianoforte come un bambino viziato (ma soprattutto con occhiali ogni sera piu` bizzarri, tratti dalla sua collezione privata).

Il concept album autobiografico Captain Fantastic (1975) fu il primo album di tutti i tempi ad esordire al primo posto in classifica (Philadelphia Freedom, Someone Saved My Life). Stessa sorte spetto` a Rock Of The Westies (1975), che annovera Island Girl. Il massimo successo del periodo (e una delle sue melodie piu` classiche) fu il duetto con Kiki Dee Don't Go Breaking My Heart (1976), un'impeccabile miscela di chitarra funky, orchestra d'archi e battito disco. Questo secondo periodo d'oro termino` con Blue Moves (Rocket, 1976), un album molto malinconico e in sordina paragonato ai suoi standard (Sorry Seems To Be The Hardest Word).

A Single Man (1978), il primo album senza Taupin, fu anche il suo primo insuccesso commerciale. Victim Of Love (1979) fu il secondo.

La reunion con Taupin frutto` 21 at 33 (1980) e l'hit Little Jeannie.

The Fox (Geffen, 1981) e Jump Up (1982) furono album anonimi, in cui John si cimentava con i generi alla moda (persino la disco-music). Too Low For Zero (1983), con I'm Still Standing, Breaking Hearts (1984), con Sad Songs, Ice On Fire (1985), con Nikita, Leather Jackets (1986), con Heartache All Over The World, Reg Strikes Back (MCA, 1988), con I Don't Wanna Go On With You Like That, Sleeping With The Past (1989), che ricrea lo stile del soul degli anni '60 (Healing Hand), tennero accesa la fiamma, ma erano ben poca cosa rispetto agli anni d'oro.

Nel 1990 John entro` in una casa di cura per tossicodipendenti e si trasferi` negli USA, dove apri` una organizzazione di carita` a favore della ricerca sull'AIDS. Ne usci` forse piu` maturo ma non piu` ispirato: The One (1992), Duets (1993) e Made In England (1995) sono fra i suoi album peggiori. Meglio la colonna sonora di The Lion King (1994).

Ormai divenuto una personalita` storica, John continuera` a sfornare dischi con cadenza annuale senza pretendere di fare anche della musica: The Big Picture (1997), il musical Aida (1999), la colonna sonora Road To El Dorado (2000), le Songs From The West Coast (universal, 2001), Peachtree Road (Rocket, 2004).

Greatest Hits (MCA, 1974), Greatest Hits II (MCA, 1976) e Greatest Hits III (MCA, 1987) sono stati altrettanti best-seller.

To Be Continued (1990) e` un box-set antologico.

The Union (2010) was a collaboration with fellow singer-songwriter and pianist Leon Russell, and his best album in a while. (Translation by/ Tradotto da xxx)

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