Sheep On Drugs
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Greatest Hits , 5/10
On Drugs , 4/10
Double Trouble , 4/10
One For The Money , 4/10
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Fra i fenomeni piu` commerciali del rave meritano una citazione agli Sheep On Drugs (il cantante King Duncan X e il chitarrista/tastierista Dead Lee 303), che, con la loro gioviale parodia della scena rave, aggiornarono i fumetti dei Carter The USM all'era cyberpunk. Fondendo techno, pop e rap, i singoli Catch 22/ Drug Music (1991), Motorbike/ Mary Jane (1992) e 15 Minutes Of Fame (1993) sono, da questo punto di vista, brani irresistibili.

L'album Greatest Hits (Island, 1993) e` un'inutile souvenir dall'inferno, ma 15 Minutes Of Fame e From A To H And Back Again ristabiliscono le distanze fra questi cattivi delle discoteche e i buoni di "Madchester". Nel frattempo il loro show e` cresciuto. La parodia della scena rave si avvale adesso anche del Grand Guignol del glam-rock, del nichilismo del punk-rock e della farsa del musichall (nonche' di una linea di preservativi).

L'album On Drugs (Island, 1994) e` pero` ancor piu` stentato del primo (Slim Jim forse la gag migliore).

Gli EP Suck (Drug Squad, 1994), con Come Fly With Me, e Strapped For Cash (Drug Squad, 1995), con X-Lover, verranno raccolti su Double Trouble (Invisible, 1996).

One For The Money (Invisible, 1997) segna la conversione alla moda del momento, il drum & bass, con le sue canzoni di retroguardia (Joyrider, Crime Time, The Money Machine).

Never Mind The Methadone (Invisible, 1998) e` una raccolta di remix, fatti con la serieta` di un musicista d'avanguardia.

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