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Il primo ensemble elettronico della musica popolare venne fondato
a Ithaca, nella campagna dello stato di New York.
In quella zona (per l'esattezza a Trumansburg) viveva e lavorava Robert Moog, che aveva appena inventato il primo sintetizzatore commerciale.
Era il 1966. David Borden (Boston, 1938), che si era fatto le
ossa nel mondo del jazz di Boston mentre studiava composizione ad Harvard, era appena tornato
da Berlino, dove aveva studiato composizione, e aveva preso il posto di
compositore residente ("composer in residence") delle scuole del distretto di Ithaca
grazie a un grant della Ford Foundation per il Contemporary Music Project.
Borden non sapeva nulla di macchine elettroniche e Moog aveva bisogno di un
volontario che provasse a usare le sue senza conoscerne i principi di
funzionamento. Borden funse di fatto da "prova scimmia" per l'invenzione
di Moog. Nel 1968 Borden ottenne un posto di compositore-pianista alla
prestigiosa Cornell University, ma la ricerca all'universita` gli lasciava
abbastanza tempo libero da poter lavorare al sintetizzatore.
Borden uso` i primi, complessi modelli di Moog per tutte le sue composizioni.
Componeva principalmente per la compagnia di danza dell'universita`. Ai loro
spettacoli conobbe altri musicisti d'avanguardia, da John Cage a David Tudor.
Borden rimase affascinato dall'idea di eseguire musica elettronica dal vivo
(a quei tempi era piu` diffusa la prassi di registrare musica elettronica
su nastro) e formo` il suo primo ensemble. Una delle prime composizioni,
ancora concepita per uno spettacolo di danza, fu
Cloudscape For Peggy (1970), una suite ancora molto astratta,
immersa in lunghi droni che palesano influenze psichedeliche e che predatano
gli affreschi della musica cosmica.
Nel maggio del 1969 Borden e due amici suonarono
dal vivo con il nome Mother Mallard's Portable Masterpiece Company.
Era nato il primo ensemble di sintetizzatori della storia della musica.
La motivazione iniziale fu quella di eseguire composizioni dei musicisti
d'avanguardia che venivano snobbati dalla musica classica: John Cage, Robert Ashley, Morton Feldman, Daniel Lentz, Jon Hassell, Terry Riley, Philip Glass, Steve Reich, etc.
Ma presto il gruppo si concentro` sulle composizioni di Borden, il cui stile
abbandono` la
musica atonale che aveva studiato per avvicinarsi al minimalismo mistico
di Terry Riley.
Nell'aprile del 1970 nacque Easter, una delle composizioni piu`
importanti del gruppo. La suite si sviluppa a partire
da una cadenza robotica (un anticipo dei Kraftwerk) alla quale si sovrappone
un loop di vorticose frasi suonate in un timbro petulante (forse reminescenti di
Morton Subotnick).
Fu proprio Easter il primo pezzo eseguito al Minimoog (alla Trinity
Church di New York).
A quel punto c'erano soltanto tre musicisti che suonavano il Moog: Walter
Carlos, che lo aveva appena reso celebre, Richard Teitlebaum, e Borden.
Durante quell'intensa estate Borden conobbe e divenne amico di Steve Reich,
Philip Glass e soprattutto Gordon Mumma. Il suo trio intanto si era
stabilizzato con Steve Drews e Linda Fisher.
Nonostante il generale entusiasmo, il 1971 vide il fallimento dell'azienda di Robert Moog.
L'ensemble di Borden ebbe comunque diverse occasioni di eseguirsi a New York,
grazie alle importanti amicizie contratte nell'ambiente della danza.
Borden apri` la propria compagnia discografica con l'aiuto di una studentessa,
Judy Borsher, e pubblico` il primo album dei Mother Mallard's Portable
Masterpiece Company.
Mother Mallard's Portable Masterpiece Company (Earthquake, 1973),
riedito con inediti come 1970-1973 (Cuneiform, 1999), fu un disco
rivoluzionario, in quanto conteneva soltanto lunghe suite elettroniche.
Ceres Motion (1973), composta da Steve Drews, e` ancorata a un
tape loop che viene suonato anche alla rovescia. I suoi droni sono organizzati
in un lento crescendo che porta a un tripudio di pulsanti sfarfallii nel segno
del Terry Riley di Rainbow In Curved Air.
Music (1972) e` invece una tumultuosa e frenetica sinfonia urbana,
condotta a un ritmo travolgente, siglata da contrappunti swinganti, resa via via
piu` complessa dalla ripetizione minimalista di frasi e dalla sovrapposizione di
partiture (compresa una partitura per voce femminile che ripete soltanto la
parola "music").
Like A Duck To Water (Earthquake, 1976) fu il secondo e ultimo album
della formazione. La composizione piu` importante su questo disco e`
C-A-G-E, l'unica testimonianza rimasta di questi brani. Si trattava
di suite costruite su "do",
"la", "sol" e "mi" (in inglese "C", "A", "G",
"E") e influenzate dal minimalismo di Terry Riley.
Borden ne improvviso` molte ma ne registro` una sola.
Sul disco figurano anche alcune composizioni austere di Steve Drews
(Oleo Strut, la gioiosa, Riley-iana Waterwheel,
Downtown) e un paio di
scherzi leggeri
(All Set e soprattutto Harpsichord Truck).
Music By David Borden (World Arbiter, 2003) collects more
1976-77 recordings by the ensemble.
Borden si concentro` sulla sua
Music For Amplified Keyboard Instruments (Red, 1981),
un lavoro programmatico come il suo titolo.
I quattro lunghi brani per pianoforte e sintetizzatori che lo compongono
salpano dalle intuizioni di Kraftwerk e Tangerine Dream ma abbracciano un canone
armonico che parte in realtà da Bach (la "toccata e fuga" barocca di
Esty Point) e arriva fino a Terry Riley (l'intenso mantra in chiave
minimalista di Enfield In Winter). Il disco comprende anche due parti
della Continuing Story Of Counterpoint, la nona e la sesta, due lunghi
excursus di iteratività, sfarfallii e crescendo che superano il
minimalismo o quantomeno lo riformulano in termini più popolari.
Il Continuing Story of Counterpoint richiederà in tutto
undici anni di raffinamento, dal 1979 al 1987.
Nel frattempo Borden ha scritto numerosi pezzi di altra natura.
Little Ruins (1984), uno dei primi
Anagram Portraits (brani composti per amici
i cui titoli sono anagrammi dei loro nomi) e` uno dei brani piu` accessibili
di Borden.
Vermeer Variations (1985), per clavicembalo e piccolo ensemble da camera,e` uno dei piu` sofisticati.
Ignorando la degenerazione romantica del minimalismo dovuta all'opera di
Glass ed esaltando la propria sensibilità rock, Borden e il suo ensemble
(sassofoni, tastiere, percussioni, chitarra e canto) producono una musica
propulsa da una pulsazione costante e possente, e costruita attorno a cicli
armonici elementari. L'album Anatidae (Cuneiform, 1987) contiene le
parti seconda, terza (con Rebecca Armstrong al canto) e quinta (con David Van
Tieghem alle percussioni) del Counterpoint.
Se la seconda, per sole tastiere, è legata a schemi geometrici un po'
freddi, la terza approda a una forma di mottetto minimalista che è
soave ed emotivo pur nella sua predeterminazione, e la quinta è persino
esuberante. La suite Anatidae, invece, impiega linee melodiche ed
effetti sonori in direzione new age.
Migration (Cuneiform, 1988) ripropone la quarta parte del
Counterpoint (composta nel 1983), forse la più ardua e complessa,
reminescente della musica sacra rinascimentale, mentre il concerto elettronico
di Enfield In Summer del 1984 (parte della serie Places, Times) e la world-music
di Trains (secondo movimento di una suite intitolata Edward Hopper) trapiantano il minimalismo
sul tessuto new age. Il disco contiene anche una delle Boston Elegies,
brani dedicati a musicisti jazz di Boston: Dick Twardzil (tratto da "The Boston Elegies").
L'opera magna di Borden e` stata infine riassunta su
The Continuing Story Of Counterpoint 9-12 (Cuneiform, 1988),
The Continuing Story Of Counterpoint 5-8 (Cuneiform, 1990),
e The Continuing Story Of Counterpoint 1-4 (Cuneiform, 1991).
Vista nel suo insieme, quest'opera per tastiere, fiati, chitarra e voce
e` uno degli studi piu` monumentali del contrappunto nell'intera storia
della musica occidentale. Per quanto paragonato ripetutamente alle tecniche di
Philip Glass, Terry Riley e Steve Reich, il "contrappunto" di Borden vive
di una dinamica molto piu` nervosa. Anche la In C di Riley era costruita
su un insieme di motivi indipendenti suonati in metri diversi e per periodi di
tempo diversi, ma il "contrappunto di Borden non ha pulsazione e non e` in una
chiave sola.
(Vedi la recensione dettagliata nella colonna di fianco).
La "prima" del Counterpoint completo si è tenuta a New York nella
primavera del 1989. L'anno dopo è stata la volta del suo esordio
all'opera, con l'oratorio Angels: Visions And Apparitions.
Cayuga Night Music (Linden, 1993 - Cuneiform, 2021),
una collezione di pezzi impressionisti tanto
eleganti quanto futili, sembra denunciare una crisi di confidenza.
Places, Times & People (Cuneiform, 1994),
oltre a riassumere Places, Times,
raccoglie alcuni degli Anagram Portraits
e delle
Birthday Variations, due serie di musiche occasionali dedicate ad amici
vari. La sua calligrafia elettronica è sempre suggestiva, anche se in
questo caso è messa al servizio di spunti mediocri. E' come se Borden
avesse esaurito con il Counterpoint tutta la sua energia creativa.
Austero e rigoroso nei suoi studi sul contrappunto elettronico e sulla
musique concrete, Borden è stato uno dei pionieri elettronici più
influenti sulla new age.
Nell'estate del 1998 David Borden ha resuscitato la sigla Mother Mallards
per un concerto eseguito con un ensemble di sette performer (quattro
sintetizzatori), un soprano, un chitarrista e un suonatore di strumenti a fiato.
Il gruppo ha eseguito Part Nine del
Continuing Story Of Counterpoint di Borden e la "prima" delle
Birthday Variations sempre di Borden.
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