If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me.
|
Pierre Henry, nato nel 1927 a Parigi, allievo di Messiaen e Boulanger,
fu uno dei pionieri della musica
concreta. Nel 1948 faceva parte, infatti, del laboratorio parigino di Pierre
Schaeffer, l'ingegnere che, coadiuvato da scienziati come Abraham Moses e
da musicisti come Henry stesso, per primo utilizzo' i rumori della vita
quotidiana accanto agli strumenti tradizionali. Ai piu' celebri pastiche del
maestro Henry contribui' in modo determinante:
Symphonie Pour Un Homme Seul (1949), poema "concreto" sulla giornata di
un uomo qualunque (un ardito montaggio di eventi sonori, coreografato da
Maurice Bejart nel 1955), e l'opera Orphee' (1953) sono per meta' suoi (nel 1952
scrisse anche con Messiaen Timbres-durees).
I capolavori del primo periodo sono il Concerto Des Ambiguite' (1950)
per due pianoforti (il cui suono viene progressivamente distorto)
e la riveduta Symphonie nel 1953.
Nella Symphonie (in dodici movimenti) si sente un uomo camminare,
canticchiare, passeggiare, spostare oggetti, discutere animatamente con una
donna, mentre gli strumenti dell'orchestra gli rifanno il verso. Il tessuto
armonico e' totalmente sgretolato, le dissonanze abbondano, inserti incollati su
sequenze sinfoniche spezzano il ritmo.
Nel Concerto la gratuita' del dialogo fra i due strumenti ricorda certe
piece teatrali dell'assurdo: nessuna logica presiede alla
sequenza in cui i tasti vengono premuti e agli effetti elettronici che la
accompagnano, e in certi punti le dissonanze
si susseguono cosi' rapidamente da dare veramente l'impressione del rumore
quotidiano.
Altri lavori del periodo sono il Microphone Bien Tempere' (1952),
Antiphonie (1952),
la Musique Sans Titre (1951), la suite in quattro movimenti Astrologie (1953),
Spatiodynamisme (1955).
Seguendo gli sviluppi del Centro di Ricerche, Henry venne in contatto con gli
esponenti della scuola di Darmstadt e soprattutto con Varese, tornato a
Parigi nel 1954 per comporre Desert con gli ultimi ritrovati tecnologici
del Centro, nonche' con Maurice Bejart, per gli spettacoli totali del quale
comporra' diverse musiche: Haut Voltage (1956), Coexistence (1959),
Investigations (1959).
Saint-Exupery (Unidisc, 1959 - Fantome Phonographique, 2019) contains
a radio play by Luc Estang with electronic music by Henry about
the French writer Antoine de Saint-Exupery.
La rottura del 1958 allontana Henry da Schaeffer: da una parte (Schaeffer)
la catalogazione scientifica dei reperti, dall'altra (Henry) il naturalismo,
il colorismo, lo psicologismo. Su queste basi Henry compone
Le Voyage (1962), una lugubre suite elettro-acustica (composta con suoni
elaborati dell'orchestra)
che commenta musicalmente episodi del "Libro Tibetano dei Morti".
I nuovi capolavori sono la Reine Verte (1963),
le Variations Pour Une Porte et Un Soupir (1963) e
la Messe Pour Le Temp Present (1967).
Le venticinque Variazioni per sospiro e cigolio di porta del 1963
costituiscono il piu' rigoroso tentativo di costruire una sintassi "concreta".
La trasformazione continua a cui sono sottoposti i due rumori fornisce il materiale
per la costruzione di un ritmo e di una "melodia" concreti. Accurato e pignolo
lavoro "magnetico", le variazioni travolgono secoli di musica ostentando
la disinvoltura dei ritornelli.
La Reine Verte e' uno spettacolo in tre atti di Bejart che rappresenta la
lotta continua fra la Morte e l'Uomo. Henry compose una partitura di 25 quadri
che rimane probabilmente il suo capolavoro.
Una fitta trama elettronica e vocale e'
lacerata da rumori casuali e gag di varia natura (i versi animaleschi di
Danse Du Jeune Homme, per esempio).
Ma le trovate piu' originali ed avvincenti sono da cercarsi forse fra le
incursioni nel campo della musica di consumo, vedi Rock Electronique,
dove la base rock non esiste, il ritmo e' sostenuto da una pulsazione
meccanica, il riff e' elettronico, l'improvvisazione e' rumore metallico;
o il jazz stravolto di Les Insects (una batteria scatenata, un battito di
mani, fiati strozzati, un soprano che attraversa l'assolo di batteria, folate
elettroniche, un ronzio assordante di tastiere e percussioni).
La conversione al buddismo di Bejart influenza anche Henry, come si deduce
dalla Messe per percussioni, elettronica e strumenti indiani, di fatto pero'
una sorta di messa rock (contemporanea a quella degli Electric Prunes) appena
perturbata da disturbi elettronici. Esclusi i rumori naturali, domina la
strumentazione rock: batteria, organo elettrico, cantanti "volgari".
Psyche' Rock e' un capolavoro assoluto del rock sinfonico, una trascinante
sarabanda demoniaca che vive del contrasto violentissimo fra i rintocchi epici
delle campane, l'incalzare dei flauti marcianti e le stilettate debosciate del
synth, tutti sospinti da una cadenza martellante. Il resto e' spartito fra
jazz-rock organistici (Jericho Jerk, Teen Tonic) e rock and roll
vertiginosi (Too Fortiche).
Non a caso nel 1968 Henry collaborera' anche a Ceremony degli Spooky Tooth.
I maggiori lavori della maturita' sono Futuriste (1975) e Dieu (1977),
entrambi montaggi sonori appassionati ma ormai un po' obsoleti.
|