Scott Johnson (1952), chitarrista originario del Wisconsin,
si trasferi' a New York per diventare scultore, e per le sue sculture
prese a comporre colonne sonore elettroniche. Nel 1983 esordi' su disco con
John Somebody, una suite in tre movimenti
electric guitar, woodwinds, percussion, and tape
che fonde rock e avanguardia classica,
piu' precisamente le manipolazioni di nastri di Steve Reich e i riff di heavy-metal, usando "speech patterns" come mattoni della composizione.
In seguito si e' rivelato acuto orchestratore di ensemble misti (il tipico
trio rock piu' fiati), per esempio nella partitura Before Winter, per
il balletto di Boston.
Nel 1987 ha composto il suo primo quartetto per archi,
Bird In The Domes, un poutpourri di influenze di Schonberg e di Chuck
Berry.
Patti Hearst (Nonesuch, 1988) was the soundtrack to a Paul Schrader film.
La sua importanza non sta soltanto nell'aver introdotto la chitarra elettrica
negli auditorium. Johnson ha anche inventato una tecnica per comporre
quelle che lui chiama "canzoni involontarie": si tratta di manipolare
registrazioni di voci (che parlano, che ridono, che piangono
e cosi' via) finche' esse non acquistano una qualita' musicale.
How It Happens (1993) is scored for a string quartet and sampled vocals.
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