Ray Lynch
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The Sky Of Mind (Music West, 1983) 6.5/10
Deep Breakfast (Music West, 1984) 6.5/10
No Blue Thing (Music West, 1989) 7/10
The Music Of (Music West, 1990) *** anthology
Nothing Above My Shoulders (Windham Hill, 1993) 5/10
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Il texano Ray Lynch, per sette anni liutista di un quartetto di musica rinascimentale a New York, si convertì in California prima al buddismo e poi ai suoni elettronici. Proprio per i suoi confederati buddisti compose le prime opere, che poi sarebbero confluite nell'album Sky Of Mind.

Quella raccolta di sei suite melodiose e fiabesche ne fece un pioniere dell'elettronica melodica. Lo stile era visibilmente classico, dall'adagio barocco di Quandra (aperto da rintocchi di gong e da un quartetto d'archi, prima di librarsi nell'assolo mistico del flauto) alla commossa Pavane. La religiosità dell'opera trapelava soprattutto da The Temple, avvolta in un gorgo di "om". La sua elettronica non era brillante: Lynch prediligeva un timbro "grasso" e ponderoso al sintetizzatore, in sintonia con l'argomento "sacro" delle sue suite.

A farne una star della new age fu l'album successivo, Deep Breakfast, Abbandonate le ambizioni neo-classiche e l'intenso raccoglimento degli esordi, il secondo disco propende per una cantabilità festosa, quasi folk, e per andamenti cadenzati. Rhythm In The Pews e soprattutto Celestial Soda Pop sfoggiavano ritornelli più i più memorabili dell'epoca, mentre nei piccoli poemi drammatici di The Oh Of Pleasure, Your Feeling Shoulders, Pastorale, Tiny Geometries venivano a galla anche sublimi doti di arrangiatore. La sua musica era la quintessenza del melodismo classico, ma eseguita con la nonchalance del menestrello di corte.

No Blue Thing portò anche i frutti economici, in quanto rimase in testa alle classifiche di vendita per due anni. La title-track stabilisce lo schema a cui si attengono quasi tutte le altre "canzoni": un tema cantabile, semplice e lineare, suonato in un timbro gioviale, intervallato da brusche impennate degne di un rondò. L'ingrediente fondamentale era la melodia, ma l'arrangiamento classicheggiante aveva il potere di moltiplicare l'effetto. The True Spirit Of Mom And Dad riciclava un ritornello elettronico sulla falsariga della "Nona" di Beethoven rivista da Walter Carlos intrecciato a un violino tzigano.

Brani come Clouds Below Your Knees, con il violino struggente di prassi, sono chiaramente ispirati alle sonate romantiche. Proprio dai contrasti fra classico e new age hanno origine i momenti migliori. Lynch lambisce anche i salmi estatici di Kitaro (Drifted In A Deeper Land), l'epos fatalista di Ennio Morricone (Here & Never Found) e il bozzettismo rurale di John Fahey (Homeward At Last).

Nothing Above My Shoulders, che usa l'orchestra sinfonica di San Francisco, eccelle soprattutto nel certosino lavoro di arrangiamento, dal quale scaturiscono tanto la facile Over Easy quanto le creazioni più magiche di Her Knees Deep In Your Mind e Mesquite.

I suoi poemi hanno una qualità domestica che li distingue dalle più pretenziose sinfonie cosmiche e che li ancora a un universo crepuscolare degno di Frank Capra.

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