Yanni
(Copyright © 1999 Piero Scaruffi | Legal restrictions - Termini d'uso )

Optimystique (Yanni, 1980) (Varese Sarabande, 1984) (Private Music, 1989) 6.5/10
Keys To Imagination (Private, 1986) 6.5/10
Out Of Silence (Private, 1987) 6/10
Chamaleon Days (Private, 1988) 5.5/10
Niki Nana (Private, 1989) 5/10
Reflections Of Passion (Private, 1990) *** anthology
In Celebration Of Life (Private, 1991) * anthology
Dare To Dream (Private, 1992) 6/10
In My Time (Private, 1993) 6/10
Live At The Acropolis (Private, 1993) 5/10
In The Mirror (Private, 1997) *** anthology
Tribute (Virgin Records, 1997) 5.5/10
Steal The Sky(Rhino, 1999) 5/10
Links:

Il greco Yanni Chryssomallis (nato in Grecia, laureato in psicologia negli USA, autodidatta, residente a Los Angeles) è forse l'esponente più celebre e carismatico dell'elettronica melodica.

Il primo disco, Optimystique, esplose con fragore nel mondo bucolico della new age con i suoi bozzetti elettronici molto melodici, cadenzati ed arrangiati, talvolta ispirati all'orchestra di Richard Clayderman (Butterfly Dance), talaltra violentemente funky-soul (The Sphinx). Yanni era soprattutto capace di lanciarsi in vertiginose fantasie pianistiche, accelerando a rotta di collo qualche spunto mozartiano (The Magus, Strings) o detonando partite bachiane in progressioni esaltanti (Twilight).

Dopo un Keys To Imagination che confermava senza aggiungere nulla la formidabile energia dei suoi tour de force romantici (vedi le travolgenti Nostalgia e Santorini) e il fascino esotico delle sue digressioni pittoriche (vedi Port Of Mystery), nell'album Out Of Silence Yanni si rivelerà soprattutto emulo del Vangelis sinfonico e iper-romantico di Chariots Of Fire e i suoi temi più celebri saranno allora After The Sunrise, eroica e sinfonica, The Mermaid, struggente melodia di tintinnii elettronici, la romantica Within Attraction.

Yanni tenterà anche l'armonia più ritmata da discoteca (con l'album Chamaleon Days), ma perdendo gran parte del suo fascino (ad eccezione delle fantasie orchestrali di marca "cajkovskyana" A Word In Private e Reflections Of Passion). E giungerà con le elegie strappalacrime di Niki Nana allo stereotipo sentimentale delle orchestre leggere, con il pianoforte ormai in primo piano e due concentrati di tenerezza come Quiet Man e First Touch.

Dare To Dream rappresenta forse il vertice barocco della sua carriera. E' un album molto più riflessivo, che concede di meno allo spettacolo. Aria, scritta con Malcom McLaren, è una composizione vocale basata su un'aria (appunto) di Delibes. You Only Live Once e Desire sono forse i pezzi più vivaci di un disco che cerca in tutti i modi di non esserlo. Once Upon A Time, A Love For Life e To The One Who Knows sono le melodie piu` cristalline.

In My Time riduce ulteriormente l'impatto, trascurando i ritmi a favore del pianoforte. La musica si fa sempre più personale e sempre meno esibizionista. Le sonate per pianoforte e bisbigli di orchestra d'archi sono concentrati di tutto il pathos che era stato diluito nei pomposi arrangiamenti dei dischi precedenti.
Tutti i brani sono condotti dai suoi caratteristici temi cantabili, tanto spontanei da parere ovvi. Yanni non ha pertanto difficoltà a muoversi fra gli stati d'animo più svariati, da In The Morning LIght, immerso in un raccoglimento da salmo religioso a Only A Memory e Before I Go, che trasudano nostalgia. Dal profondo dell'animo (la struggente One Man's Dream) al gesto più superficiale (il banale ritornello pop di To Take To Hold) Yanni domina con disinvoltura mezzo universo della new age. Anche in questo stile relativamente spoglio Yanni riesce a dare saggi di incontenibile sensazionalismo: Enchantment sfoggia una delle impennate epiche per cui è celebre, Felitsa si lancia in una galoppata romantica alla John Tesh e In The Mirror ricorda le rapsodie più vertiginose della sua carriera.

Tutti i suoi ultimi album sono stati grandi successi di vendite.

Lussureggiante, flamboyant, passionale, lo stile di Yanni è certamente uno dei più influenti della new age elettronica.

Devotion (Private, 1997) is an anthology.

Steal The Sky(Rhino, 1999) fu la colonna sonora di un documentario televisivo del 1988.

If English is your first language and you could translate this text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
What is unique about this music database