Percy Adlon



7.1 Out of Rosenheim/ Baghdad Cafè (1987)
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Percy Adlon

Teatri e documentari televisivi fino al 1973; esordisce con un film su Walser, come venne scoperto in manicomio (Der Vormund Und Sein Dichter). Dirige, sceneggia e finanzia i suoi film in totale autonomia.

La popolarità giunge con Celeste (1981), sulla governante di Proust che racconta gli ultimi anni dello scrittore.

Letze Funf Tage (1982) narra gli ultimi cinuque giorni di una cospiratrice antinazista consolata da una oscura burocrate.

Schaukel (1983).

La fantasia tenera e irreale di Zuckerbaby (1985): una donna grassa e brutta, sola e depressa, si innamora di un conducente della metropolitana, lo pedina e lo spia per mettere a punto una strategia di conquista scientifica: ha successo e instaura un rapporto gioioso. La moglie la attacca e si riprende il marito (lei ci riprova con un altro).

Bagdad Cafè (1987)

Una grassa turista tedesca litiga con il marito nel mezzo del deserto. Esasperata, si prende la valigia e si incammina nel deserto. Il marito se ne va con l'auto. La moglie cammina sull'unica strada. Il marito arriva a un villaggio, fa benzina e si ferma al ristorante, "Bagdad Cafe`". Nessuno ha visto sua moglie. Il villaggio e` dominato dalla personalita` energica della proprietaria nera dell'hotel/ristorante, Brenda, che tratta il marito come un bambino finche' questi perde la pazienza e se ne va. Finalmente la grassa tedesca arriva al Bagdad Cafe` e prende una camera. Brenda si insospettisce quando va a far le pulizie nella sua camera e scopre oggetti per lei misteriosi. Decide di chiamare lo sceriffo. Il marito intanto si e` nascosto nelle vicinanze e la osserva con il cannocchiale. Lo sceriffo (pellerossa) va a interrogare la turista, ma non trova nulla di illegale. La tedesca e` una maniaca della pulizia e rimette in sesto persino l'ufficio di Brenda. Brenda invece va su tutte le furie, ma poco alla volta impara a rispettare l'austera tedesca. Le due diventano amiche e la tedesca rivitalizza l'hotel. Al cafe` si ritrovano i pochi abitanti del villaggio. C'e` il ragazzo nero che pratica il pianoforte giorno e notte, c'e` l'anziano pittore che vive nel deserto, c'e` la silenziosa tatuatrice, c'e` il barista messicano... Il pittore si invaghisce della nuova venuta e si offre di dipingerla. La vita procede cosi` con la tedesca che aiuta Brenda a gestire il cafe`, allietando il pubblico con i suoi trucchi di magia, e che si lascia dipingere in pose sempre piu` svestite al pittore. Ma un giorno lo sceriffo decide di intervenire: la tedesca non ha il permesso di lavorare e il suo visto di turista e` scaduto. La costringe ad andarsene. Brenda e` sul ciglio della strada a vederla partire sull'autobus. Il villaggio riprende il suo aspetto desolato, Brenda e` di nuovo irascibile e depressa. Ma la tedesca ritorna, trascinando la stessa valigia nella sabbia. Il Cafe` riprende la sua aria festosa. Anzi, Brenda e la tedesca allestiscono una rivista musicale. Il pittore chiede alla tedesca di sposarlo: in tal modo risolvera` anche tutti i problemi di visto. Il paesaggio e` desolato. La fotografia e` a forti colori. Ogni tanto un ragazzo lancia un boomerang che volteggia a lungo nell'aria. I personaggi sono altrettanti pezzi di deserto. La turista tedesca e` come un brutto fiore, ma un fiore che spunta all'improvviso nel deserto e ne cambia il panorama per sempre.