If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
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Mel Brooks debuted with a demented comedy,
Springtime for Hitler (1968) or The Producers (1968).
Max, a failed theatrical producer (Zero Mostel), has to romance old ladies in
order to finance his projects. Leo, a shy, naive, neurotic accountant (Gene
Wilder), catches him in the act but then conjures up a theory that a producer
can make more money with a flop than with a hit.
The secret is to raise a lot of money to produce a play that will survive only
the opening night: the unspent money is for the producer's to stash away.
Thus they embark in a desperate projet: discovering the worst playwright of
all times ("Springtime for Hitler", written by a fanatical nazi),
hiring the worst director (a transvestite with an amazing record of flops)
and the worst actor in the world (an absent-minded hippy nicknamed LSD).
Max also hires a young blond receptionist who doesn't understand English.
Certain that this play will never survive the premiere, they raise the money
from the old ladies promising hefty returns. Alas, the audience loves the
show, seeing it as a parody of nazism. The producers are ruined. Worse: the
author, the only one who hates the production, wants to kill them.
Desperate, the producers and the author try to blow up the set, but fail.
At the trial, they are found "incredibly guilty".
In jail, they organize the same show again and... the same scam (having
convicts instead of old ladies fund the show).
Silent Movie (1976)
Il film e` esattamente cio` che s'intitola: un film muto. Brooks si ispira
liberamente alle comiche degli anni Venti, a Stan Laurel, Mack Sennett,
Marx Brothers e cosi` via. La storia e` semi-autobiografica e auto-parodistica:
un regista in disgrazia si propone di salvare i propri studio e di rilanciare
la sua carriera con un film muto. L'idea sembra panzana, ma il boss degli studio
si lascia convincere. Brooks, accompagnato dai fedelissimi Marty Feldman (in
tenuta da aviatore) e Dom DeLuise, da` la caccia alle star di Hollywood
che vorrebbe assoldare (prima Burt Reynolds e poi James Caan). La notizia giunge
alle orecchie del padrone degli studio rivali, quello che vorrebbe comprare
gli studio di Brooks, durante un'animata e comica riunione del board. Il
perfido si mette subito in viaggio verso Hollywood. Cio` motiva Brooks a
reclutare altre star (Liza Minnelli e Anne Bancroft). Il boss dei suoi studio
finisce in ospedale e i tre vanno a trovarlo (marciando in maniera militare
per i corridoi dell'ospedale, con una comica scena di Feldman che cerca invano
di prendere l'ascensore). Gli comunicano che hanno intenzione di reclutare
il mimo francese Marcel Marceau, a cui telefonano dalla camera d'ospedale.
Marceau fa il suo numero di mimo e pronuncia l'unica parola del film ("no").
Incontrano per caso Paul Newman, che e` confinato su una carrozzella, e si
lanciano al suo inseguimento su altrettante carrozzelle per i sentieri del
parco (una parodia delle sue ambizioni di pilota di auto da corsa).
Brooks si innamora di una ballerina e, quando gli amici lo convincono che si
tratta di una spia del rivale, Brooks diventa un alcoolizzato e abbandona il
progetto. Ma i due amici e la donna lo ritrovano fra i barboni e lo convincono
a riprendere il progetto. Il film viene finalmente completato. La sera della
prima, pero`, gli uomini del cattivo rubano il nastro del film. Mentre la
ballerina intrattiene il pubblico con un estenuante strip-tease, i tre
recuperano il nastro e, dopo un rocambolesco inseguimento, arrivano in
sala di proiezione con la pellicola avvolta attorno al corpo di Feldman.
Il film e` un successo e gli studios sono salvi. Brooks e la ballerina possono
sposarsi.
Tutto avviene nella maniera piu` comica, secondo i principi delle gag a
ripetizione. La colonna sonora e` altrettanto parodistica, condita di tutti
gli sterotipi del caso.
E` anche un tributo al varieta` e al musical, perche' e` infarcito di numeri
di ballo alla Broadway.
Molte delle gag c'entrano poco con la trama del film,
sono semplicemente divertimenti di lusso di uno smaliziato commediante che le
doveva infilare da qualche parte. E gran parte degli incontri con gli attori
famosi sono semplicemente delle occasioni per prenderli bonariamente in giro,
come si fa fra amici.
Spaceballs (1987) is a parody of Star Wars but also a self-referential film (in which at one point the characters rewind the film itself and then
forward it).
Parodia di "STAR WARS".
Il perfido Dark Helmet e` stato inviato in una missione dal presidente
del pianeta Spaceballs a rapire la bella e buona principessa del pianeta
dove l'aria e` ancora pura, in modo da poter poi ricattare il re e ottenere
un po' della sua aria per l'iper-inquinato Spaceballs. Per sfuggire alle
nozze con l'ultimo principe rimasto, un perfetto idiota, la principessa
scappa con il suo fedele robot su un'astronave. Su una terza astronave un
bel giovine e il suo assistente uomo-cane sono nei guai perche' devono dei soldi
a un gangster, mezzo uomo e mezzo pizza.
Quando la principessa viene attaccata da Dark Helmet, chiama
il padre, il quale offre una ricompensa al bel giovine per salvarla.
Il giovane trae in salvo la bella e poi fugge inseguito dall'astronave di
Dark Helmet. Mentre il presidente (Mel Brooks) si trastulla nel palazzo reale
con le sue gemelline favorite, i quattro fuggitivi precipitano in un pianeta
che e` un grande deserto e vengono condotti da monaci bambini nel rifugio
segreto di un vecchio saggio (Mel Brooks). Nel rifugio in realta` vengono
costruiti i gadgets del film "Spaceballs" (per tutto il film ci sono
riferimenti al film stesso, che a un certo punto viene persino
ri-proiettato dall'inizio sul video della stazione Spaceballs e a un certo
viene persino spento per sbaglio).
Rapita la ragazza, Dark Helmet ottiene dal re la combinazione segreta.
Il presidente e Dark Helmet partono subito alla volta del pianeta per
rubargli l'aria, proprio mentre giovane e cane arrivano a liberare la
principessa. Si lanciano all'inseguimento e riescono ad evitare che i
malvagi risucchino tutta l'aria del pianeta con il loro gigantesco
aspirapolvere. Il giovane affronta poi Dark Helmet, che gli rivela di
non essere per nulla imparentato con lui (in "Star Wars" e` suo padre),
e, grazie all'amuleto ricevuto dal saggio, riesce a sconfiggerlo colpendolo
all'inguine (durante il duello viene colpito un cameraman che sta girando il
film). Fa esplodere l'astronave e scappa con la principessa e i partner.
Il pianeta e` salvo.
La principessa e` di nuovo in chiesa per sposarsi con l'unico principe
rimasto. Ma il saggio compare al giovane e gli rivela che anche lui e`
un principe, che puo` cosi` sposare la sua bella.
La testa della stazione spaziale del presidente malvagio precipita su un
pianeta abitato dalle scimmie e si conficca nella spiaggia (scena del
"Pianeta delle scimmie").
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