7.4 Joyless Street (1925) 7.0 Secrets of a Soul (1926) 6.0 Die Liebe Der Jeanne Ney (1927) 7.0 Pandora's Box (1928) 7.0 Diary of a Lost Girl (1929) 6.8 Westfront 1918 (1930) | Links: |
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Pabst cominciò come attore teatrale a Vienna; visse cinque anni a New York, dove
allestì anche alcuni spettacoli; e trascorse quattro anni in un campo di prigionia in Francia. Alla
fine della guerra tornò a Vienna nelle vesti di regista teatrale e mise in scena diversi drammi
espressionisti.
Esordì nella regia cinematografica nel 1923 con Der Schatz/ The Treasure, un film espressionista interpretato da Werner Krauss fra i cui simboli compaiono già il sesso e il denaro: il garzone di un fonditore di campane cerca un tesoro nascosto nella fucina, per conquistare la figlia del suo padrone. Al centro di Die Freudlose Gasse/ The Joyless Street (1925), il film che segnò l'avvento del realismo nel cinema tedesco, è una casa di piacere viennese, nel periodo più duro del dopoguerra; Grete (Greta Garbo) è una giovane di buona famiglia che ha perso il posto per non aver accettato le proposte oscene del suo principale, e che, disperata, accetta di prostituirsi; ma la sera stessa in cui mette piede nel bordello viene salvata da un americano; Asta Nielsen invece è innamorata di un impiegato al punto di diventare l'amante del suo principale, un ricco uomo d'affari; quando però scopre di essere tradita, uccide la rivale e finisce in carcere. Sono due carriere simili che si concludono in modi opposti. Il tema del film dovrebbero essere la condizione sociale del periodo (l'inflazione altissima, le code davanti ai negozi, il mercato nero, l'agio degli stranieri) esposta con freddo e impassibile documentarismo, e la condizione morale che ne consegue (vittime e profittatori della crisi). Per la prima volta l'ambiente del film è soprattutto la strada. Ma l'oggettività è sovente brutale (un macellaio, Werner Krauss, tenta di violentare la casta Garbo) e morbosa (le due donne sono entrambe obbligate a vendere il loro sesso a uomini anziani e ripugnanti). Pabst dichiarò il suo interesse psicoanalitico in Geheim Nisse Eine Seele (1926), primo resoconto onirico del subconscio omicida di un impotente (Werner Krauss) e poi spiegazione e cura delle sua ossessione. Die Liebe Der Jeanne Ney (1927, dal romanzo di Grenburg, sull'idillio fra una borghese francese e un comunista russo) fu la sua prima totale concessione al romanticismo. La trilogia sessuale iniziò con Abwege, e si precisò subito come una confessione erotica. Die Buchse Der Pandora (1929), tratto dalla tragedia di Wedekind, presentava Louise Brooks nei panni della fatale Lulu, ascesa dai bassifondi alla borghesia, che spinge l'amante a sposarla e poi al suicidio, diventa l'amante del figlio di questi e prostituta a Londra, finché Jack lo Squartatore la accoltella. In un'atmosfera decadente e ossessiva (bordelli, avanspettacolo, strade nebbiose, soffitte buie) la Brooks si riduceva a puro potere erotico, priva di coscienza o di piacere. Il borghese sposa Lulu, ma la notte stessa, trovando Lulu fra le braccia del suo ubriacone in un atteggiamento un po' troppo affettuoso, che gli fa capire il passato della donna e quanto in basso lui sia caduto sposandola, prende una rivoltella e le chiede di uccidersi. Lei rifiuta e nella colluttazione che ne segue a morire e` lui. Viene incolpata di omicidio (l'avvocato accusatore la descrive come una Pandora, irresistibile seduttrice ma portatrice del male) e condannata a quattro anni di carcere. Ma i suoi amici riescono a farla fuggire e le procurano un passaporto per una localita' esotica. Sul treno, a proteggerla e pagare le spese, c'e` il giovane, ormai totalmente suo schiavo. Anche la costumista, innamorata perdutamente di Lulu, li segue. Il giovane sperpera presto tutto il suo denaro al gioco. Lulu e` ricattata da un uomo che la vuole vendere a un egiziano e dallo stesso amico che ha bisogno di soldi per avviare la sua carriera nel cabaret. Il suo protettore la aiuta a uscire da tutti i guai: con l'aiuto della costumista riesce ad uccidere l'amico cabarettista e al giovane spiega come barare alle carte. Il giovane per un po' riesce a riguadagnare i soldi che aveva perso, ma poi viene colto in fragrante. I tre riescono a scappare, ma devono rifugiarsi a Londra, in incognito, senza soldi, tutti e tre ricercati. Finiscono per fare la fame. E a lei non resta che accettare il consiglio del vecchio ubriacone: prostituirsi. Si rassegna cosi` a scendere nelle strade nebbiose e a raccattare il primo passante. Questi in realta` in ha soldi, ma lei gli offre il suo corpo gratis. Lui e` pero' Jack the Ripper e la uccide. Tagebuch Einer Verlorenen/ Diary of a Lost Girl (1929) è la storia commovente di una giovane (Louise Brooks) che, sedotta da un garzone di suo padre, mette al mondo un bambino; il neonato viene affidato a una balia e muore; lei finisce in un riformatorio e fa amicizia con un'altra ragazza; fuggono insieme, ma per vivere devono prostituirsi; della disgraziata si innamora un giovane conte scacciato dallo zio, che, quando lei eredita, alla morte del padre, spera di sposarla e di rifarsi una vita; ma lei li regala alla matrigna e lui si uccide; suo zio, pentito di non averlo perdonato, accoglie la giovane reietta e finisce per farne una donna rispettabile e sua moglie; come liberata da un incubo, ritorna al riformatorio per scagliarsi contro l'ipocrisia della rieducazione e portare via con sé l'amica. Gli ambienti squallidi e deprimenti (il retrobottega, il bordello, il riformatorio), le figure sordide che li abitano (il commesso cinico e ambizioso, l'istitutrice sadica e crudele) contrastano con la splendente Louise Brooks. La trilogia sessuale è fondata sui contrasti: l'impersonalità come metodo violata dal fascino di Louise Brooks; l'inerzia della protagonista che si traduce in dramma truculento per effetto della deriva del destino; il realismo d'ambientazione e il romanticismo dell'azione; l'oggettività del tema e l'espressionismo delle scenografie; la psicanalisi e gli stereotipi ripugnanti; l'adozione di temi scabrosi e la citazione di generi classici di Hollywood, il melodramma (suicidio per amore) e commedia (lieto fine). Latenti sono i riferimenti alle teorie di Wilhelm Reich sui rapporti fra autoritarismo e piacere sessuale. Uno stile tipico di Pabst è la fotografia attraverso una superficie (un vetro, una rete, una grata); in questo modo Pabst guarda la prostituzione, attraverso un prisma che dilata gli aspetti più luridi e atroci; la donna, glaciale e conturbante, affascina, ma non intenerisce. La trilogia sociale si apre con Westfront 1918 (1930). E' un film pacifista a tesi, che descriveva gli orrori della guerra al fronte e la miseria nelle città tedesche. Le scene crude dei feriti ammassati in un ospedale, della donna che si vende al figlio del macellaio per un po' di carne sotto gli occhi del marito, del soldatino iniziato al sesso da una francese, sono sovrapposte e intercalate, associate e dissociate, in un grande caos figurativo. The Three-penny Opera/ Die Dreigroschenoper (da Brecht) si modificò nelle mani di Pabst, che attenuò la polemica sociale ed esaltò tutto ciò che calzava con la sua tecnica di fondo (bordelli e stamberghe). Kameradschaft (1931) esalta la solidarietà fra operai francesi e tedeschi che si instaura durante un disastro minerario, nonostante fra le due parti si fosse stabilita della tensione. Il film è influenzato dal cinema sovietico sia nella descrizione di un ambiente di lavoro sia nella propaganda dell'internazionalismo proletario sia nel tono corale della cronaca. Politicamente Pabst è comunque un riformista, un borghese progressista che ha paura della guerra e che comprende i problemi dei ceti inferiori. Dopo aver diretto un Die Herrin von Atlantis (1932), onirico remake di Feyder's Atlantide, all'avvento del nazismo riparò in Francia, dove diresse Don Quichotte (1933), esercizio figurativo e ripiegamento definitivo nel fantastico, in mezzo a una manciata di film mediocri. Nel 1939 tornò in patria e aderì al nazismo. Nel dopoguerra in Austria girò film sul nazismo ideologicamente ambigui. After Du haut en bas/ High and Low (1933), he became more cosmopolitan, with the English-language A Modern Hero (1934), an adaptation of Louis Bromfield's novel, and several French-language movies: Cette Nuit-la' (1933), the spy film Mademoiselle Docteur or Salonique/ Street of Shadows (1937), Le Drame de Shanghai/ The Shanghai Drama (1938), an adaptation of Paul Gilbert's novel set in China during the civil war, Jeunes Filles en Detresse/ Girls in Distress (1939). Back in Germany, he directed during the war: Komoedianten/ The Comedians (1941), the biopic Paracelsus (1943), and Der Fall Molander/ The Molander Case (1945), an adaptation of Alfred Karrasch's novel "Die Sternegeige". Then in Austria he directed Der Prozess/ The Trial (1948), based on a murder case of the 19th century, Geheimnisvolle Tiefe/ Mysterious Shadows (1949), the war movie Duell mit dem Tod/ Duel with Death (1949), and Ruf aus dem Aether/ Call Over the Air (1951). Then he was in Italy for La Voce del Silenzio/ Voice of Silence (1953) and Cose da Pazzi (1953). Then back to Germany for: Das Bekenntnis der Ina Kahr/ The Confession of Ina Kahr (1954), Der letzte Akt/ The Last Ten Days (1955) on the last days of Adolf Hitler. Es geschah am 20. Juli/ Jackboot Mutiny (1955), on the fail plot to assassinate Hitler, Rosen fuer Bettina/ Ballerina (1956) and the comedy Durch die Waelder durch die Auen/ Through the Forests and Through the Trees (1956) La cinematografia di ghiaccio di Pabst era capace di accendersi soltanto attorno a una figura erotica immersa in ambienti squallidi. |
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