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Elio Petri, grande saggista del cinema politico Italiano, si
formò alla scuola di de Santis.
Dopo L'Assassino (1961), un giallo che rivolta la
squallida personalità di un borghese sospettato dell'omicidio della sua ex-amante,
I Giorni Contati (1962) lo segnalò critico attento della società contemporanea e discepolo
attento dell'esistenzialismo antonioniano e bergmaniano, sia per la tematica dell'incomunicabilità
sia per lo stile antispettacolare.
La vicenda è malinconica e pessimista: un anziano
vedovo minato dalla solitudine e dal terrore della morte, abbandona il lavoro e decide di godersi gli ultimi
anni della propria vita; uscito dal guscio che lo ha isolato dal resto del mondo, va alla scoperta della
gente; ma l'egoismo e l'incomprensione di tutti gli confondono le idee; sempre più solo non riesce
a comprendere il senso della vita; finiti i soldi, e resistito alla tentazione di commettere una truffa, torna
mestamente al suo lavoro; e pochi giorni dopo muore: aveva davvero i giorni contati.
Ma è soltanto nel 1967 che Petri si cimenta con la politica, riducendo
per lo schermo un romanzo di Sciascia sulla mafia, A Ciascuno il Suo/ To Each His Own/ We Still Kill the Old Way (1967).
Dopo la parentesi horror-esistenziale di Un Tranquillo Posto di Campagna (1968), dove un pittore di successo fugge dalla donna che lo
controlla, si rifugia in una villa disabitata, si innamora del fantasma della padroncina e finisce in
manicomio, Petri vara il suo programma volto a un cinema spettacolare che affronta però temi di
impegno civile, un cinema impegnato nell'analisi dei mali sociali attraverso vicende paradossali e humor
beffardo, secondo la scuola cecoslovacca.
Indagine su un Cittadino al di Sopra di ogni Sospetto (1970)
è un pamphlet caricaturale sugli apparati repressivi dello Stato che si può leggere anche
come parabola kafkiana e pirandelliana di un mostro che sfiora il fanatismo maniacale.
Un commissario di polizia sadico e nevrotico
(Volontè) il giorno stesso della promozione uccide l'amante che lo ha tradito con un giovane
contestatore e sfida apertamente i colleghi e lo studente che lo vorrebbero denunciare; per quanto siano
schiaccianti siano le prove, e nonostante la sua confessione, non viene incriminato.
Un altro apologo grottesco,
La Classe Operaia va in Paradiso/ The Working Class goes to Heaven (1971), riflette sui temi dell'alienazione indotta dalla civiltà industriale.
Allegorico alla maniera di Modern Times, il film conclude brechtianamente con un messaggio a combattere la società dei consumi e a maturare coscienza politica.
Un cottimista sfrenato (Volontè), inviso ai compagni e
coccolato dal padrone, cade in disgrazia quando perde un dito sul lavoro: l'amante lo abbandona, il
padrone lo licenzia, i compagni gli voltano le spalle; ma i sindacati gli ridanno il posto, però
viene distaccato alla catena di montaggio; sogna un paradiso degli operai.
Stimoli Brecht-iani e commedia all'Italiana si ritrovano in
La Proprietà non è più un Furto (1974);
Altro slogan altro mostro: un bancario affetto da una strana
allergia al denaro abbandona il posto e decide di dedicarsi a una crociata contro i ricchi; prende di mira
un macellaio, al quale ruba il denaro, l'auto, la donna, ma che, quando perde la pazienza, lo uccide.
Dopo la riduzione di un altro romanzo di Sciascia, Todo Modo (1976),
che
rappresenta lo sfascio del regime Democristiano, Petri termina precocemente la propria carriera con
Buone Notizie (1979), dal titolo sarcastico, l'ennesimo grottesco che ha però l'aria di
una confessione personale.
Nevrotico humor nero, è una parabola sulla confusione e sull'incomunicabilità, sulla frustrazione e sull'alienazione, nel cui protagonista bisogna riconoscere una controfigura del regista stesso.
Un impiegato assiste distratto e impotente alle catastrofi
mondiali dai televisori dell'azienda; eroticamente è un frustrato; un suo amico, pornografo
incallito, soffre di mania di persecuzione, e la moglie chiede aiuto all'impiegato per farlo internare,
offrendogli in premio sé stessa; in clinica il disgraziato viene ucciso per davvero e al funerale la
vedova ridacchia fra le tombe; scoperto che l'amico era l'amante della propria moglie, l'impiegato apre il
testamento in cui spera di trovare la spiegazione del mistero: ma dentro non c'è nulla.
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