If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
|
Mikhail Romm debuted with the
silent movie
Pyshka (1934), an adaptation of Guy de Maupassant's "Boule de Suif",
photographed by Boris Volchek.
I due film su Lenin
del 1937-39, sempre fotografati da Volchek, posero le basi per il film agiografico di marca "Zdanov-iana", al tempo stesso
esaltazione dei capi storici e celebrazione del potere delle masse, su un tono non solo epico ma soprattutto
dialettico.
Il melodrama Mechta/ Dream (1943) e` uno dei suoi migliori (e uno dei migliori del cinematografo Volchek).
Celovek No 217/ Person No 217 (1944, commovente quadro di vita nei campi di concentramento) fu
l'ultimo film decoroso del regista prima dell'exploit del 1962,
Deviat' Dnei Odnogo Goda/ Nine Days in One Year,
analisi dell'angoscia dell'uomo moderno portata su più piani paralleli (privato, pubblico, etico,
ideologico): uno scienziato che lavora a una centrale atomica in Siberia è colpito da radiazioni, un
ragazza lo sposa per dovere morale e per compassione, mentre è innamorata di un comune amico,
anch'egli scienziato; i due scienziati parlano del progresso e del bene che potranno fare
all'umanità i loro esperimenti; ma le radiazioni hanno scatenato dei processi irreversibili anche
nel fisico dello scienziato, che deve essere ricoverato, lasciando i due innamorati soli. E' un film senza
finale: come lascia in sospeso la storia d'amore fra i due amici, e la lotta contro la morte del coraggioso
scienziato, così lascia in sospeso ogni giudizio sul progresso.
Ubiistvo na Ulitse Dante/
Murder on Dante Street
(1956) was again photographed by Volchek.
Obyknovennyi Fashizm/ Ordinary Fascism (1965) è un film di montaggio sul
fascismo, saggio di psicoanalisi sul fascino esercitato dalla violenza reazionaria.
|