1) Prima di tutto, dimmi quello che vuoi sugli Orthrelm.

Gli Orthrelm sono Mick Barr alla chitarra e Joshua Blair alla batteria, suoniamo assieme da tre anni e veniamo da Washington DC e New York City.

2) Consideri la vostra musica più tecnica o schizofrenica?

"Schizofrenica" è molto più divertente come termine. Quando suoniamo la nostra musica, creiamo come una realtà alternativa solamente per me e Mick. Quando suoniamo dal vivo ci sentiamo proprio così. Comunque non considero nulla di ciò che facciamo troppo tecnico o difficile da suonare.

3) Cosa significa Orthrelm?

Non significa nulla, Mick lo ha inventato e per me andava bene. Non ha una definizione...

4) Le vostre influenze?

Io sono cresciuto in Washington DC e non ho potuto evitare l'influenza delle punk bands locali. James Canty dei Nation Of Ulysses è stato il batterista che mi ha impressionato più di tutti gli altri, ma non ho mai provato ha suonare come lui. Ho impiegato anni per imparare ad improvvisare del noise totalmente libero. Mi piace la musica classica moderna, Xenakis e Ligeti: qualcuno che ci ha visto dal vivo in Scozia mi ha detto che il nostro set ricorda il concerto per clavicembalo di Ligeti e io ne sono stato onorato. Mi piacciono molto anche i produttori hip hop, specialmente Timbaland, un dio che non prende ringraziamenti neanche quando li merita più di tutti gli altri, per quel che ne so. Se dovessi incontrare un musicista a cui stringere la mano con piacere sarebbe proprio lui. Infine, sono molto legato alle guitar band del Congo degli anni '70. Mick invece è cresciuto con molto più metal di me, ma comunque le influenze sono talmente tante che non è possibile elencare tutte, è molto difficile pensarci, soprattutto quando suoniamo (e le uniamo assieme).

5) Ti senti parte di una scena con i Locust, Blood Brothers, Holy Molar, Dillinger Escape Plan? Vi sentite dei rivoluzionari?

E' abbastanza difficile essere rivoluzionari, non è uno dei miei scopi. Mi sento legato a qualsiasi band che crede fermamente in ciò che suona, specialmente quando un gruppo non viene capito da un grande numero di persone, stimo moltissimo questi musicisti.

6) Riguardo alla Three One G [la label di "2nd 18/O4"], quali bands preferisci tra quelle che produce?

La 31G produce sempre cose stupende. I Locust sono fantastici, dei maestri. Siamo stato fortunati ad andare in tour con loro, mi spiace solo di non averli visti suonare ogni notte. Mi piacciono anche i Black Dice, le ultime cose sono le migliori.

7) Le vostre improvvisazione live sono già una leggenda, come ottenete quelle sensazioni magiche?

Non lo so, abbiamo impiegato un sacco di tempo a suonare la nostra musica lasciando perdere tutto il resto. Cerchiamo sempre di suonare le cose che amiamo, se uno di noi non apprezza totalmente una canzone o una parte di essa, di solito noi la eliminiamo. Sarebbe fantastico se gli altri gradissero ciò che stiamo facendo...

8) Vi sentite grindcore?

Proprio no.

9) In 2nd 18/O4 molti titoli sono incomprensibili, cosa significano?

Sono sempre invenzioni di Mick.

1) First of all, tell me everything you want about Orthrelm

Orthrelm is Mick Barr on guitar and Joshua Blair on drums. We have been playing together for around three years. We are either from Washington DC or New York City.

2) Is your music more technical or more schizophrenic?

Schizophrenic sounds so much more fun. I guess playing our music is a sort of alternative reality that mick and I enter. Definitely when playing shows it feels this way. I don't consider anything we do to be all that technical or difficult.

3) What means Orthrelm?

Orthrelm the word doesn't mean anything. It was a construction of Mick's and to my knowledge it does not have a definition.

4) Your influences?

I grew up in Washington DC so I can't avoid being influenced by punk bands from here. James Canty from Nation of Ulysses will always be the drummer who most impressed me, but I don't think I really tried to sound like him or anything. I spent a years improvizing a lot, totally free noise kind of stuff. I like modern classical with Xenakis and Ligeti being some of my favorites. Someone who saw us in Scotland told me that our set reminded him of Ligeti's harpsichord pieces and I was so pleased. I really like a lot of hip hop producers especially Timbaland who is a god as far as I am concerned and I know he will not get the credit he deserves for a long time. If I could meet one musician to shake their hand and thank them for their music it would be him. Lately I have been really into 1970's guitar bands from the congo. Mick grew up on metal much more than I did. He also is into music from around the world. We come together on that for sure. There is too many to even mention. Its hard to think about influences.

5) Do you feel part of a new scene with The Locust, Blood Brothers, Holy Molar, Dillinger Escape Plan? Do you feel revolutionary?

Its pretty hard to be revolutionary. That is not something that I have as a goal. I feel connected to any band that is doing something that they really believe in, especially when their vision might not be instantly accepted by large numbers of people. I respect that a lot.

6) Your favorite hardcore bands? And about 31g, do you like your label

companions?

31G has put out some great stuff. Locust is amazing. They are masters. We are so lucky to have toured with them as much as we have. I miss not seeing them play every night. I really like Black Dice, especially the newer stuff, they just get better.

7) Your improvisations on live performance are already legendary...how did you obtained those magic feelings?

I don't know. We have spent a lot of time practicing to play some of our music, not as much for other things. We try really hard to only play things that we both feel very strongly about. If one of us is not totally into a song or a section of a song, we usually just cut it out. It is great if others can appreciate what we are doing.

8) Do you feel grindcore?

Not at all.

9) In "2nd 18/O4" there are a lot of titles that i don't understand, where they come from?

More words that mick made up.