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In Chicago, the dominant shouter was
Chester "Howling Wolf" Burnett.
A disciple of Charlie Patton in his native Mississippi, Wolf had already
recorded How Many More Years (august 1951), Moaning At Midnight (august 1951)
and Saddle My Pony (april 1952),
and developed the symbiosis between his
funereal vocals and Willie Johnson's heavy (and sometimes distorted) guitar riffs, the archetype of
the guitar-voice dialogue in the electric age.
Even more influential were the recordings with
Hubert Sumlin on guitar, such as Evil Is Going On (may 1954),
Smokestack Lightning (january 1956), based on Charley Patton's Moon Going Down, and
his Killing Floor (august 1964), plus countless Willie Dixon songs.
His savage, seismic and vetriolic blues implied not only a different message
but a different way of communicating altogether.
He was perhaps the first artist to figure out how to make thoroughly modern experimental music by emphasizing the authentic, most primitive elements of ancestral music; how to reconnect with the original creativity of the human soul.
If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me. |
Howlin' Wolf (Chester Burnett)
imparo` il blues da Charley Patton nel nativo Mississippi, dove
lavoro` come bracciante fino allo scoppio della guerra. Nel Dopoguerra si
trasferi` come disc-jockey a Memphis, dove fece comunella con l'armonicista
James Cotton e con il pianista Ike Turner.
In breve amplio` la band fino a comprendere due armoniche (Junior Parker, o
Cotton, piu` se stesso), piano, batteria e chitarra. In brani come
How Many More Years (august 1951),
Moaning At Midnight (august 1951)
e
Saddle My Pony (april 1952)
Willie Johnson fece risuonare un pesante riverbero di riff chitarristico
che, accoppiato al funereo vocalizzo di Wolf, divenne l'archetipo del
dialogo fra canto e strumento nell'era elettrica.
Nel 1952 i Chess lo chiamarono a Chicago, dove rivaleggio` a lungo con Waters, pur rappresentando uno stile piu` compromesso con il boogie amplificato di Memphis e piu` lontano dalle origini rurali, basato piu` sull'irruenza che sulla tecnica. Affidato a Willie Dixon, e con il fido Hubert Sumlin alla chitarra (che era subentrato a Johnson nel 1954), Wolf ricatturo` lo spirito di Memphis in Evil Is Going On (may 1954), Smokestack Lightning (1january 956, based on Charley Patton's Moon Going Down) e la sua Killing Floor (august 1964), e pubblico` nel 1961 il miglior disco di blues di Chicago, Howlin' Wolf (Chess 1469, 1961), che contiene due brani di Wolf, Who's Been Talking (june 1957) e Tell Me (june 1957), e una sorta di "greatest hits" di Dixon registrati in diverse sessions: june 1960 (Wang Dang Doodle, Back Door Man, Spoonful), may 1961 (Down in the Bottom), june 1961 (Shake for Me, Red Rooster), december 1961 (You'll be Mine), etc. Nei primi anni '60 i brani firmati da Willie Dixon tradivano anche l'influenza del rock'n'roll. Il suo tour del 1964 in Gran Bretagna ispiro` gran parte dei complessi rock dell'epoca (in particolare i chitarristi, che appresero molto da Sumlin). I suoi grugniti, torbidi, aspri, selvatici, gravidi di libidini erotiche palesi, di consumazioni carnali, di lascivie irreprimibili, e al tempo stesso di rabbia, orgoglio, amarezza e sarcasmo, aggredivano ogni nota con un'irruenza e un'esuberanza tanto rozze e sanguigne quanto lucide ed argute. Le grevi dosi di volgarita` e di caricatura, le bestemmie abrasive, le smorfie al vetriolo, gli ululati e i ringhi debosciati, erano il frutto del traumatico adattamento della comunicativita` blues al violento clima lirico del ghetto metropolitano. Il suo blues sismico e` l'ultimo grande testamento eroico della civilta' nera. Going Back Home (Syndicate Chapter) contiene incisioni del 1948-58. |
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