Chicago Transit Authority (1969), 7/10 Chicago II (1970), 7/10 Chicago III (1971), 7/10 | Links: |
I Chicago Transit Authority vennero alla luce durante la moda del "pop-jazz",
scoperti dal produttore James Guercio (a Los Angeles, non a Chicago),
ma in realta` avevano ben altro da dire.
Formati nel 1968 con una formazione a sette
(Terry Kath al canto e alla chitarra,
Peter Cetera al basso, Robert Lamm alle tastiere,
Danny Seraphine alla batteria, Walter Parazaider al sassofono,
James Pankow al trombone, Lee Loughnane alla tromba),
il loro album di debutto,
Chicago Transit Authority (Columbia, 1969 - Rhino, 2002), era
fortemente politicizzato e si riallacciava ai movimenti di protesta di quegli
anni (di cui anzi ambiva a fungere da audio reportage).
Era anche un album doppio di musica sperimentale, che fondeva jazz-rock,
pop, swing, hard-rock e acid-rock.
Il disco sfodera la creativita` selvaggia dei capolavori dell'epoca, anche se compressa in strutture piu` hard-rock, e persino melodiche, che free-form. Brillano anzi numeri nello stile orchestrale di Tin Pan Alley, come Beginnings, Questions 67 And 68 e Does Anybody Know What Time It Is, ma fanno loro contraltare rhythm and blues travolgenti come Listen. Sono canzoni che vivono di un insolito equilibrio/squilibrio, sferzate da riff lancinanti, cullate da ritornelli orecchiabili, frenate da ritmi sincopati e propulse da fiati stodenti. Dagli influssi psichedelici avevano invece origine i chilometrici assoli dissonanti alla Hendrix (sette minuti consecutivi quello di Terry Kath in Free Form Guitar) e la jam strumentale dal vivo Liberation di sedici minuti. Kath sfodera uno stile fra i piu` originali e sconvolgenti dell'epoca, che continua l'esperimento di Hendrix in un contesto piu` hard-rock e, ovviamente, jazz. Il secondo album, Chicago II (Columbia, 1970), anch'esso doppio (caso piu` unico che raro nella storia del rock), continuava gli esperimenti con un balletto in sei movimenti, Girl In Buchannon, e la Suite For A Girl In Buchannon, ma presentava anche un sound piu` accessibile (25 or 6 to 4, Make Me Smile). Continuando in quella schizofrenica missione, Chicago III (Columbia, 1971), sempre doppio, presentava da un lato la lunga Elegy, la fantasia psichedelica Hour In The Shower in cinque movimenti e la Travel Suite in sei parti, e dall'altro le ballate Colour My World, Free e Lowdown. Piano piano erano scomparse le velleita` politiche di Robert Lamm (autore di gran parte del primo materiale) e quelle sperimentali di Kath. Fiutando il "re-alignment" nell'aria, Guercio li avvio` all'MOR, dando sempre piu` risalto al crooning di Peter Cetera. Chicago V (Columbia, 1972) si apre con un brano sperimentale, A Hit By Varsse, ma annovera soprattutto il loro primo grande hit, Saturday In The Park, che sara` seguito da Feelin' Stronger Every Day e Just You 'n' Me, su VI (1973), Wishing You Were Here e Searchin' So Long, su VII (1974). Il decimo album getto` il saio e abbraccio` decisamente la ballata romantica con If You Leave Me Now (1976), scritta da Cetera. Dopo un periodo di crisi seguito alla morte di Kath (vittima di una "Russian roulette"), il gruppo si riprese sotto la guida del nuovo produttore David Foster (che firmo` anche molti dei loro hit) e diede vita al periodo piu` fortunato della propria carriera. Grazie a Hard To Say I'm Sorry (1982), Hard Habit To Break (1984), You're The Inspiration (1984), Will You Still Love Me (1987), I Don't Wanna Live Without Your Love (1988), Look Away (1988), You're Not Alone (1989), What Kind Of Man Would I Be (1989), i Chicago diventarono la dance-band romantica per eccellenza, abili artigiani della melodia corale e dell'arrangiamento rock-orchestrale. Cetera, lasciato il gruppo nel 1985, diventera` anzi uno dei balladeer piu` gettonati delle discoteche (Glory Of Love, 1986, Next Time I fall, 1986). |
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Chicago was one of the most experimental bands to come out of the ephemeral "pop-jazz" school of the late 1960s. Their first album did coin a unique crossover style and experiments continued for a couple of albums. Alas, the band will soon move towards commercial music and embrace a successful brand of romantic rhythm and blues. |
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