Pink Fairies


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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Il batterista John "Twink" Alder, che aveva fatto parte dei Fairies, complesso scandalosamente celebre per i capelli lunghi (nel 1964), dei Tomorrow, celebri per le sue sceneggiate decadenti, e dei Pretty Things, celebri per i loro atteggiamenti scontrosi, formo` nel 1969 i Shagrat The Vagrant con il percussionista Steve Took, appena licenziato dai T.Rex, e Mick Farren, che aveva appena sciolto i Deviants.

Nello stesso anno John Twink registro` una pietra miliare della psichedelia britannica, Think Pink (Polydor, 1970), un singolare melange di canzoni, brani strumentali e poesie, all'insegna dei raga (Coming Of Other Love), dei trip lisergici (Tiptoe On The Highest Hill), degli anthem generazionali (Rock'n'Roll The Second).

Altrettanto svagate e forse ancor piu` creative erano le partiture che non vennero pubblicate, e che saranno raccolte postume su The Lost Experimental Recordings (Get Back, 1999).

Poi Twink racimolo` i resti dei Deviants (il bassista Duncan Sanderson, il batterista Russell Hunter, il chitarrista Paul Rudolph) e formo` i Pink Fairies. Dopo il 45 giri dell'estate, The Snake, e diverse esibizioni ai festival alternativi, i Pink Fairies si concentrarono sul primo album, Never Never Land (Polydor, 1971), che contiene un paio di anthem (l'epica Teenage Rebels e Do It), all'insegna dell'hard-rock, e il piu` valpurgico sabbah psichedelico dell'era, il collage della seconda facciata che culmina nell'Uncle Harry's Last Freak-out (derivato da Billy The Monster dei Deviants).

Twink cerco` anche lo scoop storico con una formazione che annoverava Syd Barrett alla chitarra (gli Stars), ma il ritiro di questi segno` invece la definitiva chiusura dell'era psichedelica.

Poi Twink lascio` i Pink Fairies, che, ridotti a trio di hard-rock, registrarono What A Bunch Of Sweeties (1972), con Portobello Shuffle e Walk Don't Run, e il 45 giri Well Well Well.

Il chitarrista Larry Wallis (ex Entire Sioux Nation) subentro` a Rudolph e rifondo` i Pink Fairies in formato piu` radio-friendly. Kings Of Oblivion (1974 - Raceway, 2001) contiene gli ultimi classici del complesso, fra cui l'epica City Kids, I Wish I Was A Girl, Street Urchin, Chromium Plating.

Il Live At The Roundhouse (BigBeat, 1982), registrato con la formazione originale nel 1975, riporta il loro concerto d'addio con una versione orgiastica di quindici minuti di Uncle Harry's.

Spingendo ancora piu` a fondo le intuizioni "selvagge" dei Deviants, i Pink Fairies avevano funto da trait d'union fra l'underground e il punk.

Larry Wallis si uni` poi ai Motorhead.

Wallis, Sanderson, e Andy Colqhoun riformarono i Pink Fairies per registrare un mini-album intitolato Previously Unreleased (BigBeat, 1984), che in realta` contiene materiale nuovo. Wallis, Twink, Sanderson, Hunter e Andy Colqhoun riformarono i Pink Fairies un'altra volta in epoca punk per registrare Kill 'Em And Eat 'Em (Demon, 1987).

Twink, che aveva pubblicato in privato Apocalipstic (1984) e l'EP Space Lover (1986), tornera` sulle scene riscoperto prima dai Plasticland, con cui registrera` il mini-album You Need A Fairy Godmother (Midnight, 1989) e poi dalle frotte di neo-psichedelici britannici. Purtroppo sara` l'inizio di un periodo di rivisitazione della sua carriera attraverso album-remix mediocri come Mr Rainbow (Twink, 1990) e Odds And Beginnings (Twink, 1991).

Twink e Rudolph ri-ri-riformarono i Pink Fairies per registrare Pleasure Island (Twink, 1996), che contiene la sterminata jam Cargo In Jamaica.

Do It (Total Energy, 1999) e` un'antologia che comprende due versioni chilometriche di The Snake e Uncle Harry's.

Wallis died in 2019.

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