Italian singer-songwriter Paolo Conte wrote a few hits for popular Italian
singers: Azzurro (1968), Insieme a Te Non Ci Sto Piu` (1968), Tripoli '69 (1970). But they were hardly representative of his talent.
His early albums Paolo Conte (1974) and Paolo Conte (1975)
established his casual and warm style.
Un Gelato Al Limon (1979) and the jazzier Paris Milonga (1981) expanded his
horizons while improving the atmospheric arrangements.
Conte's understated crooning, that makes him sound like
a raspy bluesier (and occasionally wittier) Leonard Cohen, and
his elegant arrangements (frequently coopting Latin and African-American
cliches) evoke Nino Rota's soundtracks as well as Randy Newman.
Appunti Di Viaggio (1982) and especially Paolo Conte (1984)
delivered sets of impeccable songs by a veteran philosopher-chronicler-bard.
The double album Aguaplano (1987),
the eccentric and futuristic Parole D'Amore Scritte A Macchina (1990),
the nostalgic orchestral and jazzy tribute of Novecento (1992),
the erudite eclecticism of Una Faccia In Prestito (1995)
and the multimedia musical Razmataz (2000)
promoted Conte among the most innovative and consistently interesting
songwriters of his time.
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(Translation by/ Tradotto da Walter Romano)
Il cantautore italiano Paolo Conte scrisse una serie di hits per alcuni cantanti italiani: Azzurro (1968), Insieme a Te Non Ci Sto Piu` (1968), Tripoli '69 (1970). Ma queste canzoni non rendono appieno il suo talento. I suoi primi album Paolo Conte (1974) e Paolo Conte (1975) tracciarono il suo stile "casual" e caldo. Un Gelato Al Limon (1979) e il jazzistico Paris Milonga (1981) ampliarono i suoi orizzonti e perfezionarono i suoi arrangiamenti d’atmosfera. Il crooning minimale di Conte, che lo fa assomigliare a un Leonard Cohen più stridente (e a tratti più brillante) e i suoi eleganti arrangiamenti (con numerosi cliché latini e afroamericani) evocano le colonne sonore di Nino Rota tanto quanto Randy Newman.
Appunti Di Viaggio (1982) e specialmente Paolo Conte (1984) consegnarono una serie di canzoni impeccabili di un veterano filosofo-cronista-bardo.
Il doppio Aguaplano (1987), l’eccentrico e futurista Parole D'Amore Scritte A Macchina (1990), il tributo jazz orchestrale e nostalgico di Novecento (1992), l’erudito eclettismo di Una Faccia In Prestito (1995) e il musical multimediale Razmataz (2000) promossero Conte tra i più innovativi e interessanti cantautori del suo tempo.
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