Uno dei migliori dei cantautori del Texas degli anni '70 fu Guy Clark,
laconico interprete di ballate romantiche "sudiste", cioe` bieche e
vigorose, che fonde canto "talking" e ritmica arcaica con uno spiccato
senso per lo svolgimento drammatico della narrazione.
Prima ancora di registrare un album, Clark ebbe successo con
La Freeway (1973) nell'interpretazione di Jerry Jeff Walker.
Fin dal primo album, Old Number One (Clark, 1975), un eclettico talento
compositivo ne ha imposto l'ampio e variegato repertorio, comprendente
alcuni brani gia` celebri,
la fatale ed epica L.A. Freeway (1972)
e l'elegia del loner Desperadoes Waiting For The Train (1973),
piu` nuovi capolavori fra cui
l'honky-tonky saltellante di Rita Ballou,
il country vaudeville marziale di Texas 1947,
lo spiritual dolente di She Ain't Going Home,
la parabola patetica di Let Him Roll,
perfetti nella scelta
dei tempi e degli arrangiamenti (un'armonica funerea,
un coro gospel, una slide o un violino malinconici e i rintocchi solenni
della batteria).
Dopo essersi ripetuto con il jump blues di Texas Cookin',
su Texas Cooking (1976),
sembro` perdersi nel sound un po' anonimo di Guy Clark (Warner, 1978),
che peraltro vanta One Paper Kid,
Houston Kid e Comfort And Crazy.
Le ballata liriche e ironiche di The South Coast Of Texas (1981), da
Lone Star Hotel a South Coast Of Texas, lo riportarono in auge,
ma dopo Better Days (1983), una raccolta confusa che spazia dalla
terribile Barlow Knife alla comica Homegrown Tomatoes,
Clark abbandono` le sale di incisione.
Old Friends (Sugar Hill, 1989) e` esemplare del suo country affettuoso
e impeccabile (Old Friends, Hands, To Live Is To Fly,
Immigrant Eyes).
Le atmosfere delle canzoni di Clark sono ancora quelle pacate e dimesse
dei bivacchi di cowboy, con lunghi brividi di armonica, violini incantatori
e tintinni soffusi di chitarra a conciliare i suoi autunnali racconti di vita.
Il tono e` quello di un vecchio cowboy filosofo, lento e meditativo, che mai
si lascia andare a passioni violente. Clark esalta i valori positivi della
Frontiera, usando lo stereotipo invece che farsi usare da esso. La sua voce
piatta e nasale, per nulla spettacolare o melodrammatica, non potrebbe essere
piu` lontana dalla virile retorica dei tenori country.
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One of the towering figures of the Texas school,
Guy Clark, was also one of the least
prolific. Old Number One (1975) introduced a laconic and romantic
country balladeer who injected archaic feelings into his strong narrative scaffolding.
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