Todd Rundgren


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Runt (1970), 6.5/10
Ballad (1971), 5.5/10
Something/Anything (1972), 7.5/10
A Wizard/True Star (1973), 7/10
Todd (1974), 7.5/10
Initiation (1975), 6.5/10
Faithful (1976), 4/10
Healing (1981), 6/10
Ever Popular Tortured Artist Effect (1983), 6/10
A Cappella (1985), 6/10
Nearly Human (1989), 6/10
Second Wind (1991), 5/10
No World Order (1993), 4/10
One Long Year (2000), 4/10
Utopia: Utopia (1974), 7/10
Utopia: Ra (1977), 6/10
Utopia: Oops Wrong Planet (1977), 5/10
Utopia: Adventures In Utopia (1980), 5/10
Utopia: Deface The Music (1980), 4/10
Utopia: Swing To The Right (1982), 4/10
Utopia: Oblivion (1984), 4/10
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No question that Todd Rundgren is one of the most innovative pop and rock musicians of all time. If too many of his projects lacked artistic inspiration to match his ambition, the ones that did work remain milestones. To start with, Rundgren played all instruments by himself on Something/Anything (1972), the first case of "do it yourself" production. On this monumental endeavour he mixed all sorts of genres, from soul to pop, from hard-rock to country-rock, from funk to gospel, from rhythm'n'blues to folk-rock. The identity crisis becomes his identity on the equally superficial A Wizard/True Star (1973). However, this album emphasized the pop-soul melodic element, and the propensity for the format of the baroquely-produced collage/suite. Todd (1974) completed the assimilation of electronics and of hard-rock, while setting his chamaleon-like musical persona on the stage of an imaginary music-hall. His next step was to invent a sort of futuristic heavy-metal music with the lengthy suites of Utopia (1974), a mixture of progressive-rock, techno-rock and shimmering studio sound. Rundgren was obsessed by a sort of titanic challenge that led him to continuously restart his career (he also produced the first video-disc and the first interactive album), but also condemned him to frequent failures. A living musical encyclopedia, Rundgren has few rivals when it comes to being "eclectic".
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Todd Rundgren e` uno dei musicisti piu` innovativi dell'intera storia della musica rock. Fu il primo a registrare un disco suonando tutti gli strumenti da solo, il primo a mescolare ogni sorta di generi su uno stesso album, il primo a usare la voce per simulare un intero complesso rock, il primo a produrre un video-disco, il primo a produrre un album "interattivo", etc. Rundgren sembra ossessionato da una forma di titanismo che lo porta a tentare le imprese piu` improbabili, ma che lo condanna anche spesso al fallimento. Le lunghe suite in cui sarebbe dovuta culminare la sua arte hanno messo in risalto l'incapacita` congenita di produrre una sintesi matura del suo eclettico enciclopedismo.

Todd Rundgren si fece le ossa nei Nazz, il complesso di Philadelphia che emerse nel 1968 dalla scena garage-rock. Rundgren era il chitarrista prodigio della pformazione (non ancora ventenne). I Nazz si rifacevano alla civilta` mod degli Who (Open My Eyes alla I Can't Explain) e alle armonie vocali dei Beatles (Hello It's Me). Best (Rhino, 1984) e` un'antologia dei Nazz.

Sciolto il complesso, Rundgren diede vita a una carriera solista tanto eccentrica quanto prolifica, che ne fece uno dei personaggi piu` influenti sulle generazioni successive (quantomeno come produttore e animatore).

I primi dischi solisti, Runt (Bearsville, 1970), interamente suonato da lui (eccetto la batteria), con il soul "dolce" di We Got To Get You A Woman e la gag zappiana di In The Clique) e Ballad (1971, con la ballata archetipica del suo stile pianistico, Be Nice To Me), sono raccolte di ritornelli aggraziati e ben orchestrati che prendono di mira i costumi moderni.

Rundgren suono` praticamente tutti gli strumenti (due anni prima di Mike Oldfield) sul monumentale Something/Anything (1972), dal quale riusci` ad estrarre anche l'hit Saw The Light. Archetipo di DIY (Do It Yourself), scritto, suonato, cantato, prodotto, da Rungren, l'album prende a prestito armonie dal soul (Dust In The Wind), dal beat (Couldn't I Just Tell You), dal boogie (Black Maria), dall'honky-tonk (Piss Aaron), dal funk (Some Folks Are Even Whiter), dal gospel (Slut), dal rhythm and blues (Wolfman Jack), dal folk-rock (The Night The Carousel Burnt) con la maestria di un consumato disc-jockey, sfruttando tutti i trucchi di produzione e di arrangiamento ed eccellendo nei brani piu` rockeggianti. A prescindere dall'ingegno e dalla bravura "mimica", il sound e` pero` ancora slavato e privo di personalita'. I veri spunti creativi si trovano nelle parti strumentali, sempre in bilico fra la gag da teatrino di periferia e la piece concettuale, come dimostra Breathless. Rundgren e` alla ricerca della nuova forma canzone, ma i brani cantati non saranno mai il forte del personaggio.

Il suo e` un rock fluente ma occasionale, qualche volta geniale e sempre sregolato, che spazia un po' su tutti i generi, dal blues all'elettronica, con modi da collezionista eccentrico e qualche volta parodistico. Le eccezionali doti di compositore leggero ne avrebbero comunque fatto una sicura star del Brill Building. A Wizard/True Star (1973) assume la crisi d'identita` a prassi senza vergognarsi di lasciar trasparire come sotto la megolamania sonora si celi il buon vecchio "Philly sound" (la lunga suite barocca di International Feel, che e` la sua Abbey Road, e Just One Victory per esempio); ma prepara anche gli sviluppi elettronici del suo eclettico professionismo (Dog Fight Giggle e Rock And Roll Pussy). Per quanto ancora naif, la musica di questo disco si allontana dalla forma-la canzone per assumere anzi sembianze decisamente trasgressive.

Todd (Bearsville, 1974) e` il capolinea di questa corsa all'invenzione del gia` noto, un album doppio nel quale questo Mozart di Philadelphia si munisce di potenti macchine elettroniche e passa in rassegna la musica di consumo di tutte le epoche (I Think You Know, A Dream Goes On Forever, Useless Begging, Spark Of Life), spassosi motivetti parodistici da cartoon o da vaudeville (An Elpees Worth Of Toons), nonche' un paio di intermezzi surreal-kitsch solo strumentali (Into The Chakras We Go, lungo pastiche per suoni elettronici, Drunken Blue Rooster al piano da saloon anni '30). Il forte del disco sono i due brani piu` aggressivi e pirotecnici, King Kong Reggae e Heavy Metal Kids, due fantasiose caricature alla Zappa. Espandendo il concetto del collage zappiano, Rundgren ha in effetti inventato una versione moderna del music-hall, il cui scopo finale pare pero` soltanto quello di mettere in risalto l'acrobatica abilita` strumentale dell'esecutore, che si alterna nuovamente a diversi strumenti e gigioneggia in particolare al sintetizzatore.

Utopia (1974), titolo sia del suo spettacolo futurista sia del suo gruppo di accompagnamento, e` il manifesto del nuovo corso: chitarrismo heavy-metal sfrenato, lunghe suite camaleontiche di progressive-rock, arrangiamenti sintetizzati da flash-rock, pretenziosi testi mistico/spaziali e, soprattutto, produzioni impeccabili. La sigla Utopia e` un incalzante pastiche che reinventa il concetto di fantasia melodica e di collage stilistico. La mostruosa The Ikon (circa mezz'ora), sulla falsariga degli Yes, e` un'esagerazione grottesca di quell'idea. Rundgren ha fatto tesoro delle esperienze precedenti e ha capito quale sia la sua vera vocazione, ma non ha perso il vizio di strafare.

Di li` in poi il sound degli Utopia ha perso poco alla volta consistenza, adagiandosi su marchiane saghe spaziali, con il sintetizzatore di Mike Powell sempre piu` in evidenza. Ra (1977) e` un concept ancor piu` ambizioso, che include la lunga Singing And The Glass Guitar, nel genere techno-rock di Alan Parsons. Love Is Action, su Oops Wrong Planet (1977), e Set Me Free, su Adventures In Utopia (1980), le imitazioni dei Beatles di Deface The Music (1980), Lysistrata, su Swing To The Right (1982), il suo disco piu` politico, Maybe I Could Change, su Oblivion (Passport, 1984) sono le canzoni meno banali.

In the meantime, Utopia's original keyboardist, Jean Yves Labat, debuted solo with the synth-psychedelic M. Frog (1973), containing the Zappa-esque anthemic We Are Crazy, and then continued with Underwater Electronic Orchestra (1976), later revised as Transition #1 (1978). Utopia's second and main keyboardist, Roger Powell, had already released Cosmic Furnace (1973), one of the very first albums of solo synthesizer by a rock musician, and later he would release Air Pocket (Bearsville, 1980), lumped with the new-age movement.

Nel frattempo la carriera solista continuava all'insegna dell'imprevedibilita`. Initiation (1975), influenzato dal Buddhismo, contiene la scombinata A Treatise On Cosmic Fire, una suite (per quei tempi) colossale. Faithful (1976) ricostruisce meticolosamente in studio celebri motivi dei Beatles e dei Beach Boys (ma contiene anche Black And White e When I Pray). Hermit of Mink Hollow (1977) e` una raccolta di canzoni piu` umili, come Can We Still Be Friends e You Cried Wolf.

Nel 1979 Rundgren comincio` anche a sperimentare con la tecnologia video e produsse sia il primo video-disco (1979) sia il primo video-clip a mescolare musica e grafica (1981).

Venne poi un album di elettronica do-it-yourself come Healing (1981), contenente l'eponima suite in tre movimenti, l'effervescente Ever Popular Tortured Artist Effect (1983), con lo ska goliardico di Bang The Drum All Day, e la sua massima stravaganza, A Cappella (Warner, 1985), un album su cui imita con il canto (elaborato elettronicamente) un intero complesso rock (il gospel di palude Johnee Jingo, la disco-soul di Something To Fall back On). Nearly Human (Warner, 1989) e` un omaggio al soul orchestrale sul quale esegue "dal vivo in studio" The Want Of A Nail e soprattutto I Love My Life per coro di 23 voci.


Aggiunte di Lino Terlati

Questo sembra essere un grande momento per Todd Rundgren. A 51 anni appen a compiuti il mago di Philadelphia sembra essere piu' attivo che mai. La recente apertura dei suoi archivi ha dato alla luce tre splendidi dischi dal vivo che catturano Todd in diversi luoghi e momenti della sua carrier a. Inoltre ha gia' pubblicato due mini-cd per gli abbonati del suo TR-i.c om e anche sull'arena produzioni, dopo la lodevolissima prova degli Splen der con Halfway down the sky, Todd sta gia' producendo i 12 Rods trio del Minnesota autore di uno psycho modernista album e di un mini-cd Gay? che fece scalpore, e a seguire ci saranno i nuovi lavori dei Bad Religion e quello di un esordiente Michael Gallagher. La carriera di Todd Rundgren si snocciola in piu' di trent'anni, in cui l 'Elfo di Philadelphia ha aperto diversi interessanti capitoli ricchi di v oltafaccia, sperimentazioni, liriche oltraggiose e poetiche ed arrangiame nti sublimi, cristallini e unici che hanno sempre contraddistinto le sue opere come un marchio di fabbrica a cui difficilmente tanti hanno attinto , senza raggiungere mai i risultati notevoli di Mr.Runt. E anche un disco dal vivo come il recente Live in Chicago '91 pubblicato per la giapponese Nippon Crown ne e' la conferma. Ma anche se alcune sue bellissime canzoni avrebbero potuto essere ai vert ici delle hit-parade, Todd si e' permesso questo lusso solo con due soli albums Something/Anything? del 1972 e Adventures in Utopia del '80, trasc inati dai rispettivi singoli I saw the light, Hello it's me e Set me free
Infatti sembra proprio che a Todd il successo stia stretto, infatti i cap itoli successivi degli album piu' venduti A wizard, a true star e Deface the music non erano dischi commerciali anche se grandissime opere che sen za ombra di dubbio hanno anticipato fenomeni musicali o addirittura sono andati contro le mode. Todd Rundgren e' un poliedrico musicista, polistrumentista, innamorato di diversi generi musicali che vanno dal beat al blues, alla ballata, alla hit-single, alla musica spaziale,elettronica, al progressivo,al free-jazz , dal rap alla bossa nova, tutti rappresentati in ogni capitolo della su a carriera. Todd Rundgren e' anche un grande istrione durante i suoi spettacoli; miti co rimane il suo look sconvolgente con cui si presento' nel 1973 durante una serata a Midnight Special, capelli multicolori, e farfalle disegnate in fronte, make up pesantissimo, e giacca di piume di pavone,confronto a lui Marylin Manson e' soltanto un suo allievo, oppure le sperimentazioni e l'amalgama che bands come Tortoise o Ozric Tentacles presentano, Rundgr en li anticipo' piu' di venticinque anni fa con il capolavoro Todd Rundgr en's Utopia. All'inizio della sua carriera solista Todd subito dopo lo scioglimento d ei Nazz (di cui recentemente sono stati pubblicati due nuovi Cd inediti) si concentra in ballate e scarni rock'n'roll con testi molto poetici che narrano storie suburbane vissute da vero innamorato,ritratti in bianco e nero di teenagers che fuggono da casa, vecchie fotografie virate color se ppia. Ma gia' in quegli album ci sono tracce come I'm in the clique da Ru nt 1970 che lanciano un prologo per il divenire della musica futurista e complessa di Todd Rundgren. L'album seguente The ballad of Todd Rundgren sembra non voler contaminare territori nuovi, tutto e' all'insegna del po p, canzoni fragili che vengno eseguite con elementi classici come chitarr a, piano ,basso e batteria, senza grandi stravolgimenti, regalando pero' emozioni uniche in pezzi come Boat on the Charles, molto jazzata e con qu ei sassofoni da brivido. Ricordiamo che l'album fu inciso con i futuri Ti n Machine, Hunt e Tony Sales alla sezione ritmica, che le foto interne fu rono scattate dagli Sparks,band di cui Todd produsse il primo album per l a sua etichetta Bearsville,e che alle percussioni era presente il grande Norman Smart ex Mountain e futuro fondatore della magica band di mimi Hel lo People di cui Todd produsse i notevoli albums The handsome devils e Br icks,rispettivamente del 1974 e del 1975. In tutta l'opera di Todd sono evidenti le influenze di Gilbert and Sulliv an ed in genere tutta l'operetta, la musica nera, il soul di Phialdelphia , caratteristiche che perdurano per tutta la sua discografia ma che all'i nizio erano evidentemente pu' marcate. Altro grande impegno che non va assolutamente dimenticato e' il lavoro co me produttore per altre bands che si snocciola attraverso dischi per Paul Butterfield, Janis Joplin,Badfinger, Grand Funk Railroad, Daryl Hall & J ohn Oates, Roadmaster,Meat Loaf, Steve Hillage, Patti Smith, Tubes, Rick Derringer, Cheap Trick, Moondogs, Xtc,Zerra One, Rubinoos, Lords of the N ew Church, Laura Nyro,Pursuit of Happiness, Hiroshi Takano, Splender, Bad Religion, Felix Cavaliere, etc.etc. Todd Rundgren ha scritto grandissime canzoni con complicate melodie, part iture strumentali complesse, stacchi da capogiro e a volte appesantisce u n po' la struttura delle canzoni con un wall of sound intricato, dove per o' ogni piccolo elemento sembra guidato da un robot, la perfezione di ese cuzione e' una delle caratteristiche di qursto genio. Inoltre come sempre ,anche recentemente Rundgren guarda i fenomeni sociali delle nuove gener azioni e studia i nuovi fermenti musicali cosi' su TRTV vol.1, primo mini -cd venduto solo via Internet ai suoi abbonati del PatroNet, fa la sua co mparsa Mary & The holy ghost, brano con sussulti acid-jazz e ritmica fren etica intervallata da voci da chiesa allucinanti, e nel nuovissimo TRTV v ol.2 c'e' invece Jerk una canzone avveneristica su una base techno ipnoti ca ossessiva, e cosa particolare e' che Todd invece di cantare con un mic rofono da studio, ha cantato attraverso un microfono da computer del valo re di 20 dollari, il risultato e' sconvolgente e la voce pare che proveng a da un megafono obsoleto.

Comunque e' con i dischi Something/Anything?, A wizard ,a true star, e To dd che la genialita' di Rundgren viene fuori, dischi consigliati a tutti, specialmente il doppio Todd che ha il pregio di contenere una delle canz oni che resistera' senz'altro all'usura del tempo e dello spazio nei seco li a venire The last ride. Una canzone da brividi fin dall'inizio, narra la corsa di un motociclista che per arrivare prima a casa incontra la mor te, e gli strumenti talmente calibrati, sembra ad un certo punto che davv ero si affievoliscano sul selciato, e ad un certo punto e' difficile cont raddistinguere dove finisce il sax pazzesco e dove inizi la chitarra di R undgren in uno dei suoi assoli meraviglia piu' riusciti. Todd Rundgren non ha mai guardato le leggi di mercato, ha sempre fatto di testa sua e rimane un grande outsider, riscuotendo pero' sempre grandi c onsensi. Come nel 1985 in piena era Duran Duran, Todd a sorpresa e con gr ande indignazione della Warner Bros, da alle stampe A cappella un intero album di sole voci , tutte sue, e senza accompagnamento strumentale, regi strato fra le mura di casa. Una grande opera dove le musiche hanno una progressione armonica e dove i l Fa diesis di Pretending to care fa accaponare la pelle. In altri episod i solo un tappeto di percussioni ed echi esaltano la profondita' di una c anzone intensa come Lost horizon. E Bobby Mc Ferrin e' ancora lontano, q uindi rimane per l'epoca un'opera alternativa nel vero senso della parola

E la tournee' e' memorabile, Todd per riproporre A Cappella dal vivo inventa e coordina la Eleven Voice Orchestra, 11 coristi fra cui il defun to Gary Windo a incantare e tessere melodie maestose su di un palcoscenic o diretti dal magico Todd. La vita artistica di Todd Rundgren e' poi sempre un cambiamento di reside nza. Parte da Philadelphia con i Nazz per poi traferirsi a Los Angeles do ve rimarra' fino all'incisione nel 1972 di Something/Anything?. All'inizio del 1973 Todd Rundgren sente che la sua musica deve arrichirsi di suoni urbani ,nervosi, caotici e chi meglio di New York poteva rappre sentare un ideale scenario dove proiettare i suoi suoni? Cosi' forma gli Utopia e costruisce insieme a Mark Moogy Klingman il Secret Sound Studios , sala parto di A wizard, a true star, Todd, Todd Rundgren's Utopia, Initiation(con frequ enti capatine ai Media Sound di Philadelphia),Another live e Faithful. Il periodo degli Utopia dal 77 all'85 invece lo trascorre a Lake Hill sem pre nello stato di New York, ma in campagna.

E nell'85 puntualemte cambia ancora e si trasferisce a Sausalito vicino a San Francisco dove nasce Nearly human , il disco piu' soul di Todd incis o con artisti del calibro di Randy Jackson,Clarence Clemons, Narada Miche al Walden, Bobby Womack, i Tubes e componenti dei Mr.Big. Nuovamente cambia nel 92 e si trasferisce alle Hawaii, dove attualmente v ive con Michelle Gray e dove ha preso forma il Patronet ed il sublime Wit h a twist album in perfetto stile bossa-nova. Todd ha sempre poi permeato tutto il suo lavoro cn una gustosa auto-ironi a, non si e' mai preso sul serio e ne fa un personaggo carico di sense-hu mour come confessa in Emperor of the highway, tratto da The ever popular tortured artist effect ultimo album pubblicato per la Bearsville nel 1983

Ma l'amore, il sesso, la trasgressione rimangono argomenti puntuali nelle liriche di Todd e sul nuovo Live in Chicago '91 viene per la prima volta pubblicata la pornografica J esse canzone che fu bandita dalle radio e messa sotto censura nel 1992. S olo ora vede la luce, ed in essa Todd accusa senza mezzi termini il senat ore Jesse Helms, la moglie di Al Gore, Tipper e il Papa Giovanni Paolo I I. La canzone e' una tranquillissima protest-song acustica, ma le liriche so no oltraggiose," I wanna fuck you, Jesse Helms, Tipper Gore and John Paul two" canta disincantato Todd. Il sesso Todd lo rappresento' bene in No 1 lowest common denominateur tr atto da Todd nel 1973.

Ma invece quello che e' proprio un commentario socio politico e' Swing to the right del 1982, un disco da amare con una copertina rivoluzionaria c he riproduce all'infinito la stessa copertina. Vedere per credere. Altre volte e' il misticismo ad interessare Todd, altre volte si scaglia contro la religione bigotta come in Fascist Christ canzone meraviglia di No world order il primo cd interattivo della storia del rock, dove l'asco ltatore puo' cambiare gli arrangiamenti a suo piacimento. No world order e' di nuovo un'opera dove Todd raggiunge lo zenith creativ o come avvenne negli anni '70. Le canzoni sono tutte incise in non-stop, e l'album e' full imersed dentro ad un rap tecnologico e cibernetico, che racchiude in se tutte le correnti musicali come se fossero gettonate in juke-box all'idrogeno venusiano nel 3000. E Todd per la prima volta dal v ivo mette in scena uno spettacolo dove il pubblico e' protagonista salend o sul palco e suonandolal chitarra con lui su di un palco circolare costr uito a mo' di astronave, ed e' con questi spettacoli che Todd fa la compa rsa anche in Italia suonando in due meravigliosi concerti a Modena e a Pe rugia nel 1994, ache se il debutto in terra italiana avvenne due anni pri ma come membro dell'effervescente Ringo Starr All Starr Band, shockando p er la frenesia schizofrenica e l'ironia il pubblico di Viareggio. Todd e' uno scopritore di talenti, infatti nel 1983 decise di produrre Ju les Shear un cantautore a cui nessuna credeva .Ma il piccolo Todd come se mpre fece di testa sua e anche se l'album Watch dog passo' praticamente i nosservato, fu un grande disco: molti ,compresa Cindy Lauper e Doug Pow ell riconobbero le grandi doti di autore di Shear tanto da fare cover di molti suoi pezzi. Todd suono' anche la chitarra in due rock'n'roll scarni e produsse uno s plendido disco di rurali ballate a meta' tra i Beach Boys, i Cars e Jess e Colin Young.

Gli anni '90 hanno anche visto Todd Rundgren protagonista delle cronache rosa, sua figlia Liv improvvisamente non lo riconosce piu' come padre nat urale, ma bensi' adottivo e cambia il nome in Tyler prendendolo dal padre naturale Steve Tyler,leader degli Aerosmith, ma ci sono molti dubbi su questo fatto e comunque Liv Tyler all'anagrafe e' ancora Liv Rundgren, fi glia di Todd Rundgren e della modella e cantante Bebe Buell.

Le ultimissime notizie ci dicono che in questi giorni Todd ha completato il lavoro di produzione alle Hawaii con 12 Rods. Il lavoro uscira' per la Virgin e i ragazzi sono molto soddisfatti e noi siamo molto incuriositi perche' il lavoro di Todd Rundgren ,sia a volte con alti e bassi e' sempr e stato carico d'ispirazione. Todd apparentemente ha sempre prodotto canzoni che piu' che altro sono un viaggio all'interno delle piu' svariate situazioni quotidiane; le sue ca nzoni riflettono evidentemente molto tempo passato ad esplorare la propri a anima e la propria mente. Personalmente non e' stato il percorso di Todd che mi ha ispirato ma il s uo esempio di immergersi in qualunque situazione musicale e non egli trov i, sia buona o cattiva, e alla capacita' di filtrare tutto attraverso la sua personalita' e creare grandi pagine sonore. Non e' un lavoro facile. Change myself tratto da 2nd wind e' il manifesto di questo processo lavorativo ed un gi oiello compositivo e svela la difficolta' che si trova a scavare nella v ita quotidiana. Soprattutto quando la musica ha una qualita' altissima di esecuzione e composizione.

Todd Rundgren non e'neanche un musicista cerebrale, una volta imparato il suo sound, ti sembra di essere sempre a casa quando lo ascolti. Probabil emnte se quel lontano giorno del 1973 non avessi letto quell'articolo di Maurizio Baiata in un vecchio CIAO 2001 e non avessi ascoltato Todd non s arei arrivato ad amare la musica in un modo cosi' forte e viscerale. Certamente ci sono altri musicisti che hanno tentato strade simili a Rund gren (Bowie, Zappa, Beefheart, Brian Eno,David Byrne, Beck) ma appunto pe r questo la sua figura e' giusto porla sopra ad un piedistallo. Riesce ad essere geniale e a rimanere un comune essere umano. E farmi ved ere piu' chiaramente cio' che c'e' di giusto e sbagliato nel panorama mus icale mondiale. Come il recente The New America dei Bad Religion appunto da lui prodotto. Tutti pensavano che questo nuovo album dei Bad Religion prodotto da Todd Rundgren avrebbe cambiato in qualche modo lo stile del noto gruppo punk c aliforniano, avvalendosi senz'altro di moderne tecnologie. Ma a parte il pezzo I love my computer arrichito da suoni futuristici, tutto il resto e` il vecchio caro stile punk dei Bad Religion. Ma un cambiamento c'e` sta to ed infatti la bellezza delle armonie vocali, la precisione quasi robot ica di tempi e controtempi si fonde con la rabbia del punk creando cosi` un quadro molto imponente .La mano di Todd Rundgren si sente soprattutto in A world without melody che ha pesanti vibrazioni del suono Utopia/To dd Rundgren e particolarmente nella title track New America, una My Sharo na dei Knack degli anni 2000 con grandi cori quasi sinfonici e con un rif f subito memorizzabile che portera` ai primi posti delle classifiche qu esta band. New America il pezzo omonimo ha anche un affascinante rullata di batteria di Bobby Schayer che rimanda al Keith Moon degli Who, tutto s ommato una canzone che ha le caratteristiche per diventare un potenziale hit. Todd Rundgren e` sempre stato un idolo soprattutto del cantante Greg Gr affin ed infatti nel corso degli anni e soprattutto in albums come Strang er than fiction ci eravamo accorti delle loro contaminazioni prog-rock e cosi` l'incontro con il produttore di Philadelphia e` stato un naturale evolversi degli avvenimenti, come se fosse gia` predestinato tutto. Se mpre provocatorie le liriche di Graffin come in It's a long way to the Pr omised Land, Whisper in Time,A streetkid named ddesire,New America e Don' t Sell Me Short. Non c'e` un momento di stasi in questo granitico album che continuera` a portare alto il nome dei Bad Religion che a differenza di molte bands come i Nirvana, gli Offspring, Husker Du non hanno avuto quella grandissima popolarita`, ma non sono nemmeno scomparsi rapidament e. I colpi dei Bad Religion sferzano ancora l'aria con decisione, e con l'ai uto di Todd Rundgren si fanno ancora pi ovo album di Todd aspetta dietro l'anglo, ma questa e` un'altra storia.


Un'altra grande novita` di quest'ultimo periodo e` la pubblicazione di Music For The Eye, primo libro scritto da Todd, anche se non e` proprio cosi`
Infatti il libro rappresenta una delle migliori selezioni del video Grokgazer con splendide immagini appunto su carta stampata. Una golosita` psichedelica che solo Todd che la psychedelia l'ha vissuta in lungo ed in largo poteva fare. Il termine "Grok" fu coniato dal grandissimo scrittore di fantascie nza Robert Heinlein e significa un messaggio comprensivo non verbale, appunto generato da immagini. Ricordiamo di Robert Heinlein lo splendido romanzo Fanteria dello spazio. Questo romanzo ha ispirato anche una delle pi fra il nostro eroe delle sette note e quello d'inchiostro, e gia` il cerchio si chiude. Comunque gli episodi di Nathan Never ispirati allo splendido romanzo sono il n. 11 "Fanteria dello spazio" e il n. 12 "L'ultima battaglia" entrambi disegnati dal grandissimo Roberto De Angelis. Speriamo che quelli della Bonelli attingano di nuovo dai manoscritti di Heinlein, ma torniamo adess o al nostro Todd. Chi compra Music for the Eye e` benvenuto in una sinfonia di sensuali vibrazioni visive. Queste immaggini impressionanti sono create con un software psychedelico dal profeta del rock Todd Rundgren e dal techno yogi pioneristico David Levine. Collettivamente questo duo e` conosciuto dagli aficionades di cyberdelia come Utopia Grokware, Inc.

Second Wind (Warner, 1991) is a collection of new pop and soul ballads recorded live. No World Order (Forward, 1993) was the first interactive album in the history of music (the listener can combine short techno and rap fragments provided by Rundgren to make up her own songs). One Long Year (Epic, 2000) is a stylistic collage almost entirely assembled on the computer.

The artist of Liars (Sanctuary, 2004) is still the same artist of A Wizard/True Star. His eccentric rock vignettes are still among the most original ever.

(Tradotto da Stefano Iardella)

Second Wind (Warner, 1991) è una raccolta di nuove ballate pop e soul registrate dal vivo.
No World Order (Forward, 1993) è stato il primo album interattivo nella storia della musica (l'ascoltatore può combinare brevi frammenti techno e rap forniti da Rundgren in modo tale da poter comporre le proprie canzoni).
One Long Year (Epic, 2000) è un collage stilistico quasi interamente assemblato al computer.

L'artista di Liars (Sanctuary, 2004) sembra ancora lo stesso artista di A Wizard/True Star. Le sue eccentriche vignette rock sono ancora tra le più originali di sempre.

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