B-52's
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B-52's (1979), 7/10
Wild Planet (1980), 6/10
Whammy (1983), 6/10
Bouncing Off The Satellites (1986), 5/10
Cosmic Thing (1989), 6.5/10
Good Stuff, 5/10
Just Fred , 4/10

Funplex (2008), 5/10

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Athens' new wave spawned the quirky dance-music with Sixties overtones of the B52's, basically a synthesis of the three leading phenomena of the time (new wave, disco-music and Sixties revival), superbly documented on B-52's (1979) by a surreal balance of two female singers reminiscent of the girl-groups, funky guitars and Farfisa-like electronic keyboards.
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I B-52's aprirono di fatto l'epoca d'oro del rock della Georgia, spostando il baricentro dalla borghesia metropolitana conservatrice di Atlanta alla comunita` artistica della cittadina universitaria di Athens. In questo enclave "liberal", a dominare erano personaggi come Jeremy Ayers (discepolo di Andy Warhol negli anni '60 e promotore della scena gay-decadente negli anni '70), sotto le cui ali protettive si formarono Keith Strickland, Ricky Wilson e Michael Stipe, e James Herbert (fotografo e docente d'arte), del cui cenacolo facevano parte Vic Varney e lo stesso Stipe. La gestualita` istrionica del primo e l'approccio "visivo" del secondo ebbero un'enorme influenza su Varney e Stipe. Il primo (oltre a suonare nei Method Actors e nei Tone-Tones) divenne il manager di un gruppo di ragazzi che si battezzarono B-52's. Il secondo divenne il cantante degli R.E.M..
Un'altra enorme influenza su questa generazione di musicisti furono i party di Athens. Athens era praticamente priva di night club, di discoteche e di televisioni private. L'unico passatempo notturno era rappresentato dagli innumerevoli e sempre piu` scatenati party, in particolari quelli di Barber Street, dove vivevano Peter Buck e Michael Stipe.
I B-52's divennero musicisti professionisti quando suonarono a un party di San Valentino nel 1977. Per quell'occasione scrissero le canzoni che fruttarono loro il primo contratto discografico.

All'inizio i B-52's erano soltanto una "novelty", uno scherzo per intellettuali, nell'ambito del rinnovamento formale della new wave. In fondo l'approccio tipicamente postmoderno della new wave favoriva la revisione in chiave eccentrica/bizzarra di stereotipi della musica di consumo. I B-52's presero di mira la civilta` degli anni '60, nei suoi aspetti piu` scipiti, e la civilta` della disco-music, nei suoi aspetti piu` esibizionistici. Dalla fusione di questi due immaginari (fra i piu` seducenti del secolo) nacque uno stile musicale che era al tempo stesso melodico, ritmato, arrangiato e parodistico. L'arrangiamento e la parodia erano forse le colonne portanti: il primo dovuto ai contrappunti canori di due cantanti femminili (striduli da girl-group) e alle tastiere elettroniche (che emulavano i Farfisa da spiaggia) e il secondo dovuto ai costumi e alle pose, che ossequiavano maliziosamente la provincia americana di un tempo (per esempio le pettinature vaporose dette B-52's), nonche' ai testi, sempre surreali e auto-referenziali, infarciti di trivialita` adolescenziali. Caratteristico della new wave era il maquillage finale, quel tocco gelido e impersonale che trasformava il kitsch in saggio filosofico. La canzoni erano come robotizzate, condotte a serrato ritmo funky ma senza linee di basso, e soprattutto senza il minimo entusiasmo.

Il gruppo (due ragazze e tre ragazzi) si formo` nell'ambiente universitario di Athens. B-52's (Warner Bros, 1979) produsse una manciata di classici per party, a partire da quel Rock Lobster (DB), il singolo androide (scansioni di tastiere) ed estatico (coretti femminili) che li lancio` nel 1979, un tour de force di trovate vocali che spazia dai cori gregoriani ai gorgheggi di soprano, senza mai perdere il ritmo da piper dell'organo Farfisa. Le scalpitanti e orecchiabili 6060-842, 52 Girls e Dance This Mess Away animavano il loro concitato teatro dell'assurdo. Planet Claire lo spingeva in un ambito piu` futurista, con rumori interplanetari, un ritmo stentoreo e tastiere che evocavano le colonne sonore di fantascienza. Lava aggiungeva un che` di epico alla base ipnotica.

Il gruppo emigro` a New York nell'aprile 1979, lasciando la scena di Athens che aveva contribuito a far esplodere. Wild Planet (Warner Bros, 1980) scodello` ancora l'irresistibile voodoobilly di Private Idaho e Devil In My Car, sempre nel segno di un irreprimibile impulso al ballo. Strobelight potrebbe essere un rock and roll delle Go-Go's. Ma Quiche Lorraine indulge nei loro stereotipi futuristi con un ritmo stanco e Party Out Of Bounds proprio non riesce a trascinare al ballo. Cio` non toglie che il sound avesse raggiunto l'apice di sofisticazione. Il gruppo funzionava come un complesso apparato i cui ingranaggi erano perfettamente assemblati, la chitarra di Ricky Wilson accordata alla batteria di Keith Strickland, le armonie mantriche, hawaiane e gregoriane di Kate Pierson e Cindy Wilson accordate agli interventi umoristici di Fred Schneider.

L'incontro con il nevrotico Byrne, in occasione dell'EP Mesopotamia (Warner Bros, 1982), ebbe l'effetto di deprimere il gruppo, che si irrigidi` improvvisamente in un sound freddo e disumano, dove l'umorismo degli esordi si faceva prendere da concettose ambizioni di funk etno-elettronico (Mesopotamia, Throw That Beat In The Garbage Can).

Dopo un tiepido Whammy (Warner Bros, 1983), con Whammy Kiss e Trism, ma dominato da fiacche cantilene come Legal Tender e Song For A Future Generation (non a caso scelte come singoli), la morte di Wilson (ottobre 1985), che con Strickland suonava ormai tutti gli strumenti, pose di fatto fine all'epoca d'oro del gruppo. Schneider aveva gia` inciso il suo primo album solista, Shake Society (WB, 1984).

Quando finalmente usci`, Bouncing Off The Satellites (Warner Bros, 1986) dimostro` la crisi creativa del gruppo con pallide imitazioni degli anni '60 come Summer Of Love e She Brakes For Rainbows.

Proprio quando sembrava venuta l'ora di seppellire la sigla, il gruppo resuscito` miracolosamente con Cosmic Thing (Reprise, 1989), album destinato a diventare il loro best-seller. Vi figurano la loro canzone piu` accattivante dai tempi di Rock Lobster, e cioe` Love Shack, nonche' l'orecchiabile Roam, uno show personale di Pierson, e la ballad Deadbeat Club. Il trucco sta nel rimpiazzare il fascino dei ritmi al fascino dei vocalizzi (qui ridotti a una minestrina insipida di "whoops" pellerossa e cori da "cheerleader").

Reduci dal trionfo artistico e commerciale di Cosmic Thing, ma, privati anche di Cindy Wilson, i B-52's (ovvero Strickland, Pierson e Schneider) approdano a Good Stuff (Reprise, 1992), che e` tutto fuorche' una speculazione sul successo del precedente. L'atmosfera esuberante da party perenne che regnava sovrana su Cosmic Thing cede il posto a un amaro spleen esistenziale che stende un velo onirico sulla brillantezza del sound e contrasta "brechtianamente" con l'assunto nonsense della loro musica. La ballata Revolution Earth e l'ode hare-krishna Dreamland nascono da questa ebbrezza tarpata. Fanno eccezione i brani piu` funky, la title-track (continuazione di Roam in forma di dialogo fra i due cantanti), la scenetta comica di Hot Pants Explosion e Tell It Like It I-I-Is, che sono di nuovo all'insegna del puro divertimento.

Purtroppo Schneider tenta di nuovo la carriera solista con un altro orrendo disco, Just Fred (Reprise, 1996), nonostante lo spreco di grandi complessi d'accompagnamento come Six Finger Satellite e Shadowy Men On A Shadowy Planet.

Se i B-52's sono sempre stati un complesso insolito, per la prevalenza dei cantanti (tre) sugli strumentisti (due), adesso l'equazione e` completamente sbilanciata, con due cantanti, Kate Pierson e Fred Schneider, e uno strumentista, Keith Strickland (sempre piu` alla chitarra).

Pierson, in particolare, e` ormai una virtuosa del vocalizzo onomatopeico. La sua influenza sul canto femminile e` cresciuta nel tempo. Pierson ha inventato uno stile che sostanzialmente e` quello della corista ma portato in primo piano, a far da cantante principale. Il suo e` pertanto un canto quasi tutto di contrappunto, e quasi sempre ironico. Il suo registro, inoltre, e` infantile e amatoriale, l'antitesi della cantante virtuosa, ma si prende delle liberta` che sono invece di un'audacia armonica con pochi rivali. Nel complesso quest'arte vocale di contrasti, di contraddizioni, di gesti stranianti, ha inventato una "terza" via al vocalismo femminile: ne' il gorgheggio aulico, ne' il canto confessionale, ma una sorta di novelty in contropiede, imprevedibile, fantasiosa, eccentrica.

I B-52's ebbero il grande merito di inventare una forma di rock cerebrale che speculava sulla sintassi della musica da ballo utilizzandone i segni linguistici a fini semiotici.

Nude On The Moon (Warner Bros, 2002) is a two-disc anthology.

Funplex (2008) was a mediocre reunion album featuring Eyes Wide Open.

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