- Dalla pagina su Buzzcocks di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
I Buzzcocks furono una delle formazioni piu` dotate del punk-rock britannico e sarebbero state altrettanto influenti dei Sex Pistols sulle generazioni future. Se i Sex Pistols aprirono la corrente "hardcore" del punk-rock, i Buzzcocks aprirono quella "punk-pop". Entrambi erano figli dei Ramones, ma isolarono di quel gruppo visionario due elementi diversi: da un lato la violenza, dall'altro la melodia.
I Buzzcocks si erano formati a Manchester. Howard Devoto (canto), Pete Shelley (chitarra), Steve Diggle (basso) e John Maher (batteria) approfittarono del boom del punk-rock per pubblicare il singolo ormai storico Orgasm Addict (ottobre 1977), e soprattutto l'EP Spiral Scratch (New Hormones, 1977 - Mute, 1999), che sarebbe comunque importante perche' fu una delle prime incisioni "indipendenti". Il brano Boredom valeva anche in se', essendo uno degli inni punk piu` epici del periodo. Le canzoni che il gruppo aveva composto nel 1976 verranno pubblicate soltanto un quarto di secolo dopo su Time's Up (Mute, 1999).
Quando Devoto se ne ando` (per formare i Magazine), Shelley prese il comando e i Buzzcocks presero a sfornare canzoni molto piu` melodiche della media. Se le liriche parlavano ancora dell'angoscia adolescenziale dei ragazzi, le musiche svelavano invece l'influenza di Kinks e Who, da What Do I Get (febbraio 1978) a I Don't Mind (1978), con coro epico alla Clash, e Ever Fallen In Love (1978), il loro massimo hit e la loro romanza pop per eccellenza.
Gli album
Another Music In A Different Kitchen (UA, 1978) e
Love Bites (UA, 1978) sfiguravano in confronto a tale dovizia di
melodie memorabili.
A ritornelli facili e sentimentali come Promises si
contrapponevano brani dalla struttura piu` complessa come
Everybody's Happy Nowadays, vagamente psichedelico, o
Harmony In My Head, sospinto da un riff "duro", o
Something's Gone Wrong Again, un boogie decadente.
I primi otto singoli vennero raccolti su Singles Going Steady (IRS, 1979).
Shelley aveva ormai raggiunto la maturita` e le canzoni intellettuali di A Different Kind Of Tension (UA, 1979), in particolare You Say You Don't Love Me e I Believe, ne facevano gia` uno dei piu` creativi cantautori inglesi del momento.
Vide la luce anche l'album che Pete Shelley aveva composto nel 1974, Sky Yen (Groovy, 1979), un'opera sperimentale di musica elettronica.
Iniziatori della scena di Manchester, i Buzzcocks fusero Beatles e Stooges in un "punk pop" poetico (invece che polemico) e patetico (invece che epico).
Dopo che i Buzzcocks si sciolsero, Shelley e Diggle si separarono.
Diggle formò i Flag Of Convenience, che hanno registrato alcuni brani orecchiabili (New House, Back Of My Mind e la hit Life On The Telephone) prima di sciogliersi e resuscitare come FOC (Exiles, 1988).
Pete Shelley iniziò una carriera come solista dapprima con l'album sperimentale Sky Yen (1980), registrato nel 1974, e poi nel regno della musica dance elettronica con Homosapien (Arista, 1982), che include il successo minore Homosapien.
Furono seguiti da XL1 (Arista, 1983), con Telephone Operator.
Heaven And The Sea (Mercury, 1986) è passato quasi inosservato.
Trade Test Transmission (Essential, 1993), il primo studio album dei Buzzcocks in 14 anni, è una raccolta di canzoncine punk oneste anche se un po' datate (Innocent, Never Gonna Give It Up, Who'll Help Me Forget, Palm Of Your Hand).
Pete Shelley e Steve Diggle sono gli unici due membri sopravvissuti della formazione originale.
All Set (IRS, 1996) aggiunge più brani pop (Totally From The Heart, Give It To Me, Hold Me Close, Back With You), ma ormai il sound sembra quello di un John Lennon ottantenne che suona ancora i suoi vecchi ritornelli.
Modern (Go Kart, 1999) è la fine del percorso: il duo di compositori ha esaurito le proprie forze e può solo sfornare dejavu come Thunder of Hearts.
Buzzcocks (Merge, 2003) era persino peggio mentre Flat-Pack Philosophy (2006) è stato un diligente workout power-pop.
Pete Shelley è morto in Estonia il 6 dicembre 2018, all'età di 63 anni.
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