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I Dag Nasty nacquero nel 1985 come un supergruppo del punk della East Coast,
forti di Brian Baker (ex-Minor Threat) alla chitarra e Dave Smalley (ex DYS)
al canto.
Il primo disco, Can I Say (Dischord, 1986), proseguiva il pop-hardcore dei Minor Threat senza grande fantasia. Wig Out At Denkos (dall'album omonimo del 1987) fu il primo risultato significativo ottenuto dal gruppo, una volta limati gli eccessi hardcore a favore di una produzione piu` pop. Field Day (Giant, 1988) fu l'album della definitiva consacrazione presso il pubblico dei college: Trouble In e Dear Mrs Touma sono canzoni piacevoli e ben arrangiate, che le stilettate metalliche di Baker riempiono di tensione emotiva, e la filastrocca alla Richman di Under Your Influence promette sviluppi ancor piu` interessanti. Invece il gruppo si sciolse per consentire a Baker di lanciare i piu` fortunati Junkyard. Baker si aggiunse ai Junkyard quando il gruppo, formato in Texas dall'altro chitarrista Chris Gates (dei Big Boys), si trasferi` a Los Angeles, dove il loro hardrock all'antica (con sfumature "sudiste") li fece inserire per un po' nella "street generation" dei Guns And Roses e Jane's Addiction. L'album omonimo (per la Geffen) del 1989 contiene Hollywood, Blooze e Hot Rod e la ballata Simple Man. Due anni dopo esce Sixes, Sevens & Nines (Geffen), che scorre lungo le stesse direttrici di anonimo revival. L'album di reunion del 1992, Four On The Floor (Epitaph, 1992), confermera` la sostanziale mediocrita` del gruppo, ancorato a una forma musicale che i Bad Religion avevano inventato e portato a ben altre vette espressive. La formazione originale si e` riunita di nuovo per registrare Minority Of One (Revelation, 2002) |
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