- Dalla pagina su Mitch Easter di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Shalini Chatterjee, che aveva suonato nei Vinyl Devotion di San Francisco, guida la band Shalini, che comprende Mitch Easter alla chitarra ed Eric Marshall alla batteria.
L'album con cui hanno debuttato, We Want Jelly Donuts (Parasol, 2000), è un lavoro pop, che si attesta nello stile dei Let's Active, ma con il leader che aggiunge una forte personalità (come mostrato nello scattante hard-rock di Creepy Emily e Destination Anywhere Else, o nel raga trance di This is Telluride) e una voce originale (che ricorda a sua volta Liz Phair, Deborah Harry dei Blondie e Nina Gordon dei Veruca Salt). La produzione modernista di Easter segna l'arrangiamento barocco di Telepathic World, i ritmi sincopati di Conviction Overturned, la carica chitarristica distorta di Desperate for Dawn, la psichedelia elettronica di Emotion Bomb. Nonostante lo sforzo, alla fine i pezzi più riusciti sono i brani più semplici, orecchiabili e retro-pop, Pandora at Sea e soprattutto Get Free, un esempio supremo di magia folk-rock.

Shalini Chatterjee ha anche pubblicato il primo e unico album con lo pseudonimo Econoghost, Anneu'ed! (125 Recs, 2002), un lavoro prevalentemente strumentale.


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