The fire-power of
Dave Mustaine's Megadeth
was no less terrifying than Metallica's on their first album,
Killing Is My Business (1985).
The hyper-realism of Peace Sells (1986) opened new avenues for the
genre, while a new and versatile line-up crafted Rust In Peace (1990),
Mustaine's emotional zenith,
as well as the pretentious Countdown To Extinction (1992).
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Dave Mustaine e' forse il personaggio piu` carismatico dello "speed-metal"
fondato da Metallica e Megadeth, forse anche perche' Mustaine e` l'unico
ad aver fatto parte di entrambi i gruppi.
Nel 1983 abbandono` i Metallica e formo` i Megadeth, un quartetto con una
seconda chitarra e una sezione ritmica.
La potenza di fuoco del
primo album, Killing Is My Business (Combat, 1985), ha poco da
invidiare ai capolavori del gruppo gemello.
Gli anthem del genere sono
i forsennati galoppi chitarristici di Loved To Death
e Rattlesnake; ma al tempo stesso brani come The Skull Beneath The Skin
dimostrano come si possa nobilitare lo speedmetal con progressioni
che devono certamente qualcosa a Led Zeppelin e Who. Nonostante il
sensazionalismo esasperato della title-track, l'album mette in luce gli
aspetti piu' positivi del genere.
La parentela con i Metallica e` evidente in un brano come
Mechanix che e` praticamente identico a Four Horsemen dei
Metallica.
Mustaine non e' un gran che' di cantante o di compositore, ma nondimeno
Peace Sells (Capitol, 1986)
si presenta come un'opera a tema (le forme del male)
fortemente drammatica e unitaria. Wake Up Dead, Black Friday
(una cronaca raccapricciante degli atti di un serial killer),
la title-track (con i suoi ammiccamenti ai Cream)
hanno messo a frutto la lezione del disco precedente, ampliando la propria
struttura a dismisura e proiettando in tal modo piu' che semplice irruenza.
Epilettica in My Last Words, tempestosa e satanica in Conjuring, concitatissima in
Devil's Island (i veretici tecnici del disco, il terzo la quintessenza
del thrash), senza mai
concedere nulla alla melodia, la musica dei Megadeth si erge come un monumento
all'angoscia della societa' moderna.
So Far So Good (Capitol, 1988) e` una delusione se paragonato al disco
precedente. Lo strumentale Into The Lungs Of Hell e la carica
corazzata di Set the World Afire tengono alto il livello di
adrenalina, ma due due power-ballads,
Mary Jane e In My Darkest Hour (la piu` drammatica delle due)
annunciano un gruppo ben piu` moderato.
Mustaine deve risolvere problemi di stupefacenti prima che il gruppo possa
registrare un nuovo album. Il risultato e` il loro lavoro piu` compatto e
organico, Rust In Peace (Capitol, 1990), forse anche grazie
all'ingresso del batterista Nick Menza (di formazione jazz)
e del chitarrista pirotecnico Marty Friedman, che fu protagonista nel 1983 di
un mini-album dei Vixen, Made In Hawaii (Azra), nel 1987 della
Speed Metal Symphony (Shrapnel) con i Cacophony e nel 1988 di un album
solista interamente strumentale, Dragon Kiss (Shrapnel).
E' di Friedman l'assolo da brivido di Lucretia.
Facendo leva sul talento della nuova squadra, Mustaine valorizza il suo asso
nella manica: la tensione emotiva. Holy Wars, Rust In Peace
(i due brani titanici che fungono da introduzione ed epilogo)
e Hangar 18
(la canzone piu` radio-friendly e anche la piu` "pesante")
sono cosi' dominate dal terrorizzante iper-realismo
che fu di Peace Sells.
Mustaine rimane un mediocre cantante, ma l'energia sprigionata
da queste canzoni vive di vita propria.
Il segno che i tempi stanno cambiando e` nel fatto che le canzoni migliori
sono quasi tutte ai confini del thrash:
siano la melodrammatica Five Magics (altra puntata della loro saga
dell'occultismo), l'orecchiabile (per i loro standard)
Poison Was The Cure, la power-ballad Tornado Of Souls
(con un celebre assolo di Marty Friedman),
la funerea Dawn Patrol,
Infatti Rust In Peace rimarra` come il canto del cigno non solo dei
Megadeth, ma dell'intero movimento thrash.
L'album sfoggia comunque una perfezione tecnica
che soltanto i Metallica possono eguagliare.
Ancor piu' apocalittico,
Countdown To Extinction (Capitol, 1992)
specula troppo sulle tematiche altisonanti
che gli sono abituali (l'orecchiabile Symphony Of Destruction,
The Architecture Of Aggression, la title-track) fino a risultare semplicemente
noioso.
Sweating Bullets e` una sceneggiata a meta` strada fra musichall
e Stray Cats.
Nell'insieme l'impeto si e' alquanto attenuato, a favore di una maggior
ponderazione tecnica.
Meglio il nuovo lavoro solista di Friedman, Scenes (Shrapnel),
lontanissimo dallo speedmetal e semmai in piena new age (vi collabora Kitaro).
Youthanasia (Capitol, 1994) rappresenta invece un mezzo compromesso
per questo gruppo di incalliti ribelli.
Train Of Consequences (molto Guns N Roses) e
Elysian Fields ammiccano alle classifiche.
A Tout Le Monde e` una power-ballad che, con un po' di tastiere, sarebbe
perfetto Rush sound.
Cryptic Writings (Capitol, 1997),
continua lungo la china commerciale di Youthanasia (Capitol, 1994).
Il baricentro del disco e` ancora melodico (Trust, I'll Get Even With You
e soprattutto il boogie con echi Merseybeat di
Almost Honest) e due mediocri appendici thrash e qualche hard-rock alla
Led Zeppelin con un minimo di grinta in piu` (Have Cool Will Travel) non
bastano a redimere i Megadeth dalla mediocrita` del pop da classifica.
La power-ballad Use The Man e` arrangiata con strumenti d'orchestra.
Il batterista Nick Menza si mette in luce nelle introduzioni di
Trust e Sin. Il basso di Dave Ellefson lancia Mastermind
e il chitarrista Marty Friedman sfoggia un paio di assoli da manuale.
La conversione all'hardrock melodico da classifica e' forse il tentativo
disperato di salvare una carriera che non e' mai riuscita a decollare.
Mustaine si e' ripulito, ha messo su famiglia e vorrebbe semplicemente riuscire
a "sfondare".
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