I Pulp si formarono a Sheffield all'epoca del boom del synthpop e tentarono per qualche anno di farsi largo nella mischia con un glam-rock antiquato che pero` aveva il merito di emanare claustrofobia e angoscia esistenziale.
Il singolo Low Flying Aircraft (Red Rhino, 1982), il mini-album It (Red Rhino, 1983), con My Lighthouse, l'album Freaks (Fire, 1986), con They Suffocate at Night e Master of the Universe, e gli altri atroci singoli Everybody's Problem, Little Girl e Dogs are Everywhere, poi raccolti su Masters of the Universe (Fire, 1995), sono prodotti di consumo (per quanto eleganti) per le discoteche decadenti, composizioni senza nerbo con testi anacronistici cantate dal registro dandy fuori moda di Jarvis Cocker.
Dopo uno iato di quattro anni dovuto all'instabilita` della formazione usci` Separations (Fire, 1991), con My Legendary Girlfriend e Countdown. L'album non era piu` originale dei precedenti, ma usciva al momento giusto (boom del Brit-pop) e riaccese l'interesse per il gruppo. La discografia fino a questo momento verra` antologizzata su Countdown 1992-1983 (Velvet, 1996).
Le sorti di Cocker cambiarono drasticamente con i singoli poi raccolti su Pulpintro (Island, 1993): O.U. (Gift records 1992), contenente anche Space, Babies (Gift records 1992), contenente anche Styloroc e Sheffield Sex City , e Razzmatazz (Gift records 1993), contenente anche Inside Susan. Rimescolando in maniera cinica ed elegante elementi quali eros, glam, romanticismo, elettronica e ritmi ballabili, Cocker inventava un "kitsch" molto retro` e finalmente personale. Le facce B dei singoli proponevano anche visioni piu` psichedeliche.
Il concept erotico His 'N' Hers (Island, 1994) non fece che esagerare quegli elementi, in particolare l'aspetto melodico (Lipgloss, Do You Remember The First Time) e quello sinfonico (She's a Lady, che ruba il ritornello a I Will Survive di Gloria Gaynor), e realizzo` finalmente i loro sogni di gloria. Le melodie si avvitano attorno a tastiere sensuali e si lasciano trascinare da un battito inarrestabile. Le liriche s'immergono nelle ossessioni della sessualita` adolescenziale. Cocker gigioneggia in squarci psicanalitici come David's Last Summer (sette minuti).
Meglio ancora fece Different Class, (ISland, 1995), sul quale troneggiano Common People (il loro massimo successo) e Disco 2000 (che ruba il riff alla Gloria di Tozzi). La briosa Misshapes, la minacciosa I Spy, la conturbante Underwear e la romantica Something Changed spiegano forse meglio la longevita` del gruppo.
L'evoluzione dei Pulp verso una forma di espressione piu` matura ha prodotto la complessa e inquietante analisi interiore di This Is Hardcore (Island, 1998). L'atmosfera di introversione di questo album, i testi angosciati e le melodie sinuose (come nella prolissa e melodrammatica This Is Hardcore) potrebbero essere indicativi di una grandiosa capacita` artistica, se il gruppo non continuasse a rifugiarsi in canzoncine accattivanti come Help The Aged e frigida disco-music come Party Hard. A Cocker manca il coraggio di diventare il cantautore sofisticato che sogna di essere, e si ritrova con una manciata di idee non completamente riuscite come The Fear e Glory Days.
We Love Life (Island, 2002) vanta la stessa produzione sontuosa e sexy dei precedenti due album, ma il materiale e` molto piu` fiacco.
Nel 2001 il chitarrista dei Pulp Richard Hawley pubblicò
Late Night Final (Setanta), primo album solista di rifinito artigianato pop à
la Scott Walker (Love of My Life). Seguirono Lowedges (Setanta, 2003) con Run
From Me e l’attacco chirurgico al revival anni ’50 di Coles Corner (Mute,
2005). Meno ispirato Lady's Bridge (Mute, 2007), nonostante Tonight the Streets
Are Ours, Valentine e Serious.
Tralasciando il kitsch delle sontuose parti orchestrali, l'album Truelove's
Gutter (2009) fu più sincero e con un ancor più spiccato senso del dramma;
lunghe tracce come Remorse Code e Don't You Cry sembrano una versione prog-rock
di Roy Orbison . Le doti narrative di
Hawley migliorarono ulteriormente con Standing at the Sky's Edge (2012), ad
esempio in The Wood Collier's Grave; purtroppo il lato musicale dell’equazione
è così frenato da rendere l'album più simile a una raccolta di novelle che di
canzoni vere e proprie.
Jarvis Cocker è anche Relaxed Muscle, il cui A Heavy Night
With (Rough Trade, 2003), sebbene a tratti sfasato e ingenuo, è di gran lunga
più originale di qualsiasi album dei Pulp.
Jarvis (Rough Trade, 2007), primo album solista di Cocker,
suona tanto familiare quanto la sfilza di ritornelli, arrangiamenti ed
interpretazioni vocali impiegati qua e là (Scott Walker e Phil Spector in
primis). I pezzi migliori (Don't Let Him Waste Your Time scritta per Nancy
Sinatra, I Will Kill Again, Black Magic, Baby's Coming Back To Me, Running the
World) spaziano lungo almeno 35 anni di musica rock, da Leonard Cohen a Joni
Mitchell a Belle And Sebastian passando per bubblegum, hard-rock e synth-pop.
Cambio di rotta per il successivo Further Complications (Rough Trade, 2009) con Cocker a virare verso l’hard-rock infettato dal glam (Angela).