I Zoviet France sono stati per anni uno dei gruppi piu` radicali degli anni
'80, un ponte ideale fra la musica industriale degli esordi e il rumore libero
degli anni '90. A differenza di quasi tutti i complessi "industriali" della
loro generazione, i Zoviet France furono anche un modello di coerenza,
continuando a proporre musica terribile e austera invece di ripiegare
sulle banalita` della musica da ballo o del "folk apocalittico".
Ben Ponten e Robin Storey formarono gli Zoviet France quando si sta gia`
spegnendo la "moda" di
Throbbing Gristle e
Cabaret Voltaire.
Il loro collettivo
abbraccio` l'estetica "do it yourself" del punk nel contesto di
una musica elettronica influenzata dal minimalismo di Terry Riley,
dalle produzioni dub di Lee Perry e dalle musiche etniche.
Le loro composizioni sono in gran parte basate su un
drone ciclico che emana da loop e strumenti etnici, una tecnica semplice
che produce un flusso sonoro ipnotico e suggestivo. Ogni album contiene
un elemento caratterizzante (tipicamente un campionamento) che ricorre
dall'inizio alla fine.
Vennero accomunati alla "musica industriale" per mancanza di altre etichette.
Formatisi a Newcastle, cominciarono a suonare cinque anni dopo
i Throbbing Gristle. Pur dimostrando gli stessi
difetti della scuola (in particolare un'inesauribile prolissita` e una testarda
ripetizione di poche idee), i Zoviet France si affermarono come uno dei gruppi
piu` ortodossi e meno puerili.
Ma gran parte dei loro dischi sono monocordi, e terribilmente simili l'uno all'altro (l'attrazione principale dei
dischi sono in effetti le copertine, quelle si` originali e fantasiose).
L'album Garista
(registrato nel 1982, ma stampato soltanto nel 1990 da Charrm),
l'EP Hessian (Red Rhino, 1982)
e l'EP Norsch (1983), erano opere selvagge, al confine con la
musica concreta, il dub e la world-music piu` tribale.
Ma tecnica della maturita` consiste invece
in un minimalismo elettronico ossessivo che ha per
obiettivo la trance (come nella musica indiana e in quella ambientale)
piuttosto che lo shock.
L'elettronica non e` quella lussureggiante della
musica cosmica tedesca o quella ferocemente espressionista dei Throbbing Gristle, ma una variante
"povera", artigianale, "lo-tech" di questa seconda.
La loro interpretazione "lo-fi" delle tecniche dell'avanguardia dadaista e
della musique concrete e` meglio definita sui doppi album
Mohnomishe (1983) e Eostre (1984), che sono tanto monumentali
quanto banali, sviscerando senza grande acume ma con molta determinazione
le proprieta` elettroacustiche del sound.
Nel frattempo erano state pubblicate anche diverse cassette.
Il doppio album su cassetta
Popular Soviet Songs And Youth Music (1985, Staalplaat, 1995) raccolse parte di cio`
che era rimasto inedito, con molti field recordings: quel lungo excursus di quasi tre ore evidenzia piu` i limiti che i pregi
dell'operazione, l'autoindulgenza con cui i Zoviet France consegnano ai posteri anche le sciocchezze piu`
puerili.
Lo stesso discorso vale per Loh Land (Staalplat, 1988), raccolta di
registrazioni dello stesso periodo (1985),
che pero` recupera il lato piu` selvaggio
della loro musica, il loro folle tribalismo pagano.
Il meglio del loro repertorio continua ad uscire forse su EP, come Gris
(No Man's Land, 1985), che segna il ricongiungimento con l'elettronica guidata dal sequencer
dei Tangerine Dream.
La Music For A Spaghetti Western (Klanggalerie, 2005), composta nel
1986, rimase incompiuta.
I Zoviet France pubblicano poi la tetralogia (intolata collettivamente
"Charm, Ceremony, Chance, Prophecy", ovvero "CCCP") di
Misfits, Loony Tunes And Squalid Criminals (Red Rhino, 1986),
Gesture Signal Threat (Red Rhino, 1986),
A Flock Of Rotations (Red Rhino, 1987),
Assault And Mirage (Red Rhino, 1987)
in cui compiono una rapida conversione di rotta verso una musica meno ostica
e piu` atmosferica (particolarmente They're Eating The Passengers sul primo).
Al gruppo si era aggiunto nel 1987 Mark Spybey, che avrebbe pero` abbandonato nel 1989.
Il culmine delle loro abilita` di manipolatori di suoni e` rappresentato dalle suite
degli ultimi anni '80: Shamany Enfluence e The Death Of Trees, su Shouting At The Ground (Red Rhino, 1988),
Cair Camouflet, su Look Into Me (Charrm, 1990).
Ma la loro arte assomiglia
troppo a un collage confuso di citazioni da Nocturnal Emissions, Current 93, Cranioclast e cosi` via.
A partire da Just An Illusion (Staalplat, 1990) verranno alla luce
anche velleita` etniche e ballabili.
Shadow Thief Of The Sun (DOVEntertainment, 1991) si
adagera` in una trance/dance orientaleggiante.
Vienna 1990 (Charrm, 1992), Collusion (Mute, 1992)
e What Is Not
True (Charrm, 1993) sono raccolte postume di registrazioni dal vivo.
Robin Storey dara` poi vita ai Rapoon.
Il progetto successivo di Mark Spybey
e` quello dei Dead Voices On Air.
I Zoviet France hanno dichiarato che esiste un rapporto di uno a venti fra il
materiale che hanno pubblicato e il materiale che hanno composto. Purtroppo esiste la stessa proporzione
fra il materiale che valeva la pena di pubblicare e quello che hanno pubblicato.
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The early collages (1982) by Zoviet France
were even more savage than Nurse With Wound's, evoking
a cross between "musique concrete" and tribal music.
The monumental double-albums Mohnomishe (1983) and Eostre (1984)
reduced the impact of their "wall of noise", but retained the two key elements
that set Zoviet France apart: a trance-oriented approach and "lo-fi" electronics.
The tetralogy of "Charm, Ceremony, Chance, Prophecy" ("CCCP"), begun with
Misfits, Loony Tunes And Squalid Criminals (1986), marked a move towards
a less hostile and more atmospheric sound.
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