- Dalla pagina su Ant-Bee di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Electronic Church Muzik (2010), in preparazione da dieci anni, annovera Jan Akkerman dei Focus, Peter Banks degli Yes, Peter Frohmader, Zoot Horn Rollo di Captain Beefheart, Bunk Gardner e Don Preston dei Mothers Of Invention di Frank Zappa, Daevid Allen e Gilli Smyth dei Gong, ecc.
Prima di tutto si sente l'influenza dei Gong più forte di sempre. La voce lamentosa di Smyth è usata con grande efficacia in Birth, la breve overture per battito di cuore e vento, Daevid Allen, d'altra parte, rappa The Language of the Body accompagnato dal sintetizzatore di Don Preston, le corna jazz libere di Bunk Gardner e l'inquietante musique concreta di Ant-Bee. L'influenza di Zappa è molto meno importante: Eye of Agomoto (con la formazione storica di Preston, Gardner, Jimmy Carl Black e Ant-Bee) è una gioiosa assurdità orchestrale jazz che ricorda Uncle Meat di Zappa, ma questa è l'unica reminiscenza dell'esperienza Zappa-iana.
L'album si dirama in tutte le direzioni: Mallard flies Towards Heaven è un dobro-driven (Zoot Horn Rollo) blues strumentale per jug-band; Flutter-bye Butter-fllye è un languido shuffle psichedelico con sfumature caraibiche; Endless Journey è una vignetta ambientale onirica con megattera alla voce (e Peter Banks alla chitarra), Frohmader guida la visione elettronica gotica di Alleluia piena di coro da monastero; Don't You Ever Learn? potrebbe essere una ballata di un primo album di Todd Rundgren; eccetera. Aggiungi le brevi escursioni di concrete-musique di Ant-Bee (in particolare le due parti di The Wrath), che punteggiano l'album come i miraggi punteggiano un deserto. Ant-Bee coverizza persino la canzoncina psichedelica di Alice Cooper Living (1969). Alcuni pezzi sono ridondanti, ma il solo respiro dell'immaginazione rende questo un inconfondibile album di Ant-Bee.
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