Charalambides è una band di Houston formata nel 1991 da Tom Carter, già chitarrista di Mike Gunn, isnieme alla moglie Christina Carter. Il duo ha debuttato con la cassetta di 100 minuti Our Bed Is Green (Mutual Admiration Society, 1992 - Wholly Other, 1995), una collezione caotica di raga psichedelici, ballate stralunate e tape manipulation d'avanguardia.
Union (Siltbreeze, 1994) segna un progresso nella composizione
basata sulla tape-manipulation: la Carter integra in modo molto omogeneo
un wordless singing, samples di registrazioni gospel recordings e freak-outs
chitarristici.
Nel 1993 si unisce al duo un terzo membro, Jason Bill, e ed esce la
cassetta Historic Sixth Ward (1994 - Siltbreeze, 1996 - Time Lag,
2002), che segna l'abbandono dell'approccio rumorosamente radicale in favore
di una forma surreale di folk psichedelico.
La qualità allucinata della loro musica è meglio attestata
dal loro quarto album, il doppio Market Square (Siltbreeze,
1995), un glorioso tributo ai Red Krayola e ai Popol Vuh più deragliati.
Il singolo Devils (Playtime, 1995) segna un ritorno alla ballata folk-rock.
Sulla compilation Harmony of the Spheres (Drunken Fish, 1996) i Charalambides contribuiscono con Naked In Our Deathskins, un lungo raga pieno di suspence di chitarre dissonanti, strimpellate per irradiare in ogni direzione dei toni abrasivi. L'inno della cantante cresce tra le rovine fino ad essere risucchiato da un vortice di distorsioni.
Jason Bill registra Via St Louis (Drunken Fish, 1998) insieme
a Jack Rose dei Pelt.
L'album si apre con gli 11 minuti di feedback chitarristico di Revolution
Of The Stars e Sting Of The Yellow Jackets è sulla stessa
falsa riga, solo più rumorosa e veloce.
You Are Not Of My People
presenta degli archi suonati al limite, pizzicati e segati senza pietà.
E anche se King George County ruba la melodia di Wish You Were
Here dei Pink Floyd, i duetti tra sassofono e accordion dimostrano
il genio di Bill.
Jason Bill è attivo anche in un duo insieme a Caroline Vickers,
i Migrantes, di base a Tucson (Arizona), il cui Moon Journals (Eclipse,
2001) offre una soffice psichedelia, nella vena del David Crosby di If
I Could Only Remember.
Anche Christina Carter ha un suo progetto parallelo, e Scorces (Wholly Sided, 2001), presenta sonorità più sperimentali.
I Charalambides tornano con Houston (Siltbreeze, 1999), di cui
Dancing
e specialmente Midnight Chants cono meri livelli di rumori
e voci.
L'album è stato seguito da un CDROM di 40 minuti in edizione
limitata,
Yih (Carbon, 2001) e dall'album Songs From the Entopic
Garden Volume Two (Time-Lag, 2002), un tributo ai Popol Vuh. La band
torna ad essere il duo di partenza, foramto da Tom e Christina Carter.
Tom Carter suona anche nei Primordial
Undermind.
Being As Is (Crucial Blast, 2002) è un altro
CD-ROM in edizione limitata, e il sound sta scivolando verso una languida
forma di slo-core.
Unknown Spin (Kranky, 2003) è un esperimento d'avanguardai
improvvisato dal vivo insieme a Heather Leigh Murray (chitarrista che suona
la pedal-steel).
Unknown Spin, una piece di 30 minuti, inizia con
una dei toni di chitarri disgiunti che si accumulano languidamente in un
universo informe. Lentamente, le wordless vocals delle due cantanti si
uniscono in una sinfonia spettrale. Scompaiono nello stesso modo in cui
compaiono, non lasciando traccia. Quel che resta (venti minuti) è
l'ipnotico contrasto in slow-motion tra l'aggrazziato tintinnio di una
chitarra e il drone dissonante dell'altra. Anche se quieta, mansueta e
non strutturata, la piece ha la sua forza emotiva che nasce da un flusso
di coscienza. Sfortunatamente, le tracce più brevi sembrano ripetere
la stessa idea. Le voci hanno più magia in Skin of Rivers
e i chitarristi danno maggior suspence in Magnolia, ma, fondamentalmente,
l'album ha già "tessuto" tutto nell'eponimo monolite.