- Dalla pagina su Common Sense di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Common Sense (Lonnie Rashied Lynn), rapper di Chicago, vantava testi superiori alla media per evitare i soliti stereotipi di machismo e violenza. Il suono di Can I Borrow a Dollar? (1992) e soprattutto Resurrection (1994), prodotto da Dion "No I.D." Wilson di Chicago, erano dolce jazz-hop che ben contrappuntava lo sfogo verboso.
One Day It'll All Make Sense (1997), accreditato a Common (non più Sense), e Like Water for Chocolate (2000) presentavano diversi ospiti (persino il trombettista jazz Roy Hargrove in quest'ultimo), ma si abbandonavano ad atmosfere pigre e rilassate.

Al contrario, Electric Circus (2002) fu un'opera audace ed eccentrica, che ricordava il soul psichedelico e il rock progressivo.

Be (2005) e Finding Forever (2007) erano album più banali.

Universal Mind Control (Geffen, 2009), prodotto principalmente dai Neptunes, prendeva di mira la pista da ballo.
The Dreamer/The Believer (2011), prodotto da No I.D. in uno stile completamente diverso (meno elettronico e più orientato al soul), contiene la collaborazione di Nas su Ghetto Dreams.


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