Earth were the most extreme of Seattle's "doom-rockers". The titanic instrumental tracks of the EP Extra-Capsular Extraction (1991) and the album 2 (1993) relied on colossal drones and heavy rhythms seen through the distorted lense of Dylan Carlson's neurosis. Earth's music sounded like the casual jamming of extraterrestrial monsters. It merged elements of LaMonte Young's avantgarde minimalism and Eastern music's transcendental ecstasy and drenched them into gothic-scifi atmospheres. They were not "songs", they were hyper-psychedelic states of mind. Phase 3 (1995) and the more accessible Pentastar - In The Style Of Demons (1996) continued Carlson's virtual sampling of historical riffs of hard-rock in a more earthly setting.
Compared with their evil symphonies, Lou Reed's Metal Machine Music was classical music.
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Gli Earth sono stati uno dei gruppi piu` originali e creativi della storia
della musica rock, anche se forse nessuno dei loro dischi merita di figurare
fra i capolavori del rock.
L'idea di Dylan Carlson fu di focalizzare il microscopio su uno o due degli
elementi della musica rock e poi amplificare a dismisura quegli elementi.
Cio` che ottenne ha poco a che vedere con la musica rock, ma forse molto a
che vedere sia con la pittura astratta, sia la musica stazionaria di LaMonte
Young, sia con la teoria della relativita`
di Einstein. Si tratta infatti di suoni monotoni e dilatati che
rimettono in discussione i concetti di spazio, tempo e movimento.
Dylan Carlson formo` gli Earth nel 1990 a Olympia con due amici per imitare
i loro idoli dell'hard-rock. Con il passare del tempo il sound si concentro`
sulle minuzie sonore che piu` gli piacevano (un riff, una cadenza, un timbro)
e presto "divenne" soltanto quei reperti. Affascinato dalla musica indiana e
dagli esperimenti di LaMonte Young, Carlson scopri` che, insistendo su quegli
elementi, anche l'hard-rock conduceva all'estasi trascendente.
L'EP puramente strumentale Extra-Capsular Extraction (SubPop, 1991)
proponeva tre suite monolitiche e sonnolente di droni distorti e
ritmi pesanti, che trasformavano i Melvins in trance ambientale,
la Metal Machine Music di Lou Reed in musica classica.
1 ripeteva testardamente un riff dei Black Sabbath su cadenze marziali e
funeree, allungandolo progressivamente fino a farne un semplice ronzio.
Da quella truce ouverture si entrava in un mondo pregno di atmosfere
gotico-fantascientifiche, quello di 2, con la sua andatura da mostro
extraterrestre, e della sterminata 3 (diciotto minuti), un cerimoniale
dell'occulto con tanto di colpi di gong che si trascina stancamente fra
indicibili torture sonore, ancora una volta lasciando che la musica si
sfianchi da sola poco a poco. Imponente e spaventoso, il sound degli Earth
amplificava a dismisura quelli che normalmente sono istanti di musica
(un riff, una distorsione, un riverbero)
e proponeva un'insolita fusione fra hard-rock e musica ambientale.
Il bassista Joe Preston passo` poi ai Melvins
lasciando le redini del complesso a Dylan Carlson.
A Bureaucratic Desire For Extra-Capsular Extraction (Southern Lord, 2010)
reissued Extra-Capsular Extraction and rarities of the same period.
2 (Sub Pop, 1993), ovvero il primo album, si attiene a quelle direttive.
Il quarto d'ora di
distorsione in un timbro da armata panzer su Seven Angels e` soltanto
l'assaggino. Le altre due suite, Teeth Of Lions Rule The Divine e
Like Gold And Faceted, durano entrambe mezz'ora. La differenza fra l'una
e l'altra e` la differenza fra un "om" e un altro. Sono stati mentali piu`
che brani musicali, onde cerebrali piu` che discorsi compiuti. A differenza
della psichedelia, il suono torvo e opprimente di questi duetti di chitarre
sembra voler trivellare la mente piu` che espanderla. Persino i crescendo
vengono accuratamente evitati. Qualunque emozione e` ridondante, blasfema.
Il drone fastidioso continua a propagarsi identico per minuti e minuti,
usando come veicolo una minima frase melodica. Il terzo brano annulla anche
quella, restando a fluttuare in un limbo a due passi dalla musica eterna
di La Monte Young.
Phase 3 (registrato nel 1993 ma pubblicato soltanto nel 1995, con un
solo superstite della formazione originale, Dylan Carson) lascia
intravedere un po' di luce, se non altro nella
frammentazione dell'album in brani piu` concisi e (relativamente)
cantabili (Harvey, Lullaby, Song 4, Song 6), che, eseguiti con
altra orchestrazione, potrebbero essere brani new age per il modo in cui
accarezzano le note e si planano in estasi celestiali.
L'album e` comunque ancora ancorato alle partitute titaniche di
Tibetan Quaaludes (sette minuti) e Site Specific Carniverous Occurrence
(otto minuti), entrambi suonati con l'intensita` di una sinfonia di Glenn
Branca;
ma entrambi si spingono oltre l'operazione di campionamento
virtuale dei riff storici dell'hard-rock, per mutuare (il primo) la
magniloquenza dei primi King Crimson e (il secondo) il caos psichedelico dei
Nice e dei primi Pink Floyd; ed entrambi vengono comunque lasciati fluttuare
dentro melodie piuttosto che riff minimali.
La sperimentazione non si arresta qui. Anche il ritmo viene messo in
discussione, se e` vero che la title-track (dodici minuti) non e` altro che
una sequenza di frequenze infrarosse di chitarra senza batteria, e l'ancor
piu` sterminata Thrones And Dominions (quattordici minuti) e` un incrocio
fra un assolo di Jimi Hendrix, un raga e un concerto d'avanguardia.
Pentastar: In The Style Of Demons (SubPop, 1996)
continua la progressione del gruppo verso la
fruibilita` con otto brani di durata media e sonorita` che evitano gli eccessi
astronomici dei primi lavori. Le chitarre di Dylan Carlson (il principale
compositore, anche alle tastiere), Ian Dickson e Sean McElligot disegnano
partiture strumentali che evocano atmosfere trascendenti piu` che riff da
pugno allo stomaco. L'effetto e` ipnotico piu` che adrenalinico.
Su questo album risalta soprattutto l'eclettismo del quartetto, capace di
alternare gli stili piu` svariati e antitetici fra di loro. In generale,
comunque, il lavoro si riallaccia alla tradizione psichedelica piu` che a
quella grunge. L'Introduction funge da manifesto, con l'incedere eroico
dei suoi tre accordi in 2/2, ripetuti fino alla nausea, e con un tributo
alla psichedelia dei Pink Floyd di A Saucerful Of Secrets quando Dickson
intona il suo inno al vibrafono (quello che nell'ultimo brano viene ripreso e
battezzato Coda Maestoso In F Minor). E` soltanto l'inizio di un lungo viaggio
negli orizzonti lontani dell'armonia rock, che procede con il raga ambientale di
Crooked Axis, nel segno di Seefeel e Spectrum e con i cicli in maniera
minimalista della figura mediorientale di Charioteer. Addirittura nella
sonata dissonante di Sonar And Depth Charge sembra di ascoltare il John Cage
per piano preparato (o quantomeno il Roger Miller piu` alienato).
In questa musica il canto ha un ruolo molto marginale. L'unica vera "canzone",
Tallahassee, tenta di divulgare il loro sistema armonico con un'accoppiata
alla Kyuss di melodia lisergica e scosse telluriche.
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070796LIVE (Autofact, 2005) is a limited-edition live album.
Living In The Gleam Of An Unsheathed Sword aka Dissolution III (Troubleman Unlimited, 2005) is also a live album, and shares one colossal track with
the previous one.
Both are disposable.
Legacy Of Dissolution (No Quarter, 2005) is a remix album.
Also disposable.
Hex Or Printing In The Infernal Method (Southern Lord, 2005),
was finally a real release, the first studio album in nine years.
Dispensing with the excesses of distortion and amplification,
Earth embraced a melancholy Ennio Morricone-like atmosphere (via a crisp guitar
twang and an arsenal of instruments), instead of the usual
Black Sabbath funeral, and folded their apocalyptic instrumental tides into
less harrowing structures.
The music is impressionistic and descriptive instead of being expressionistic
and destructive, but it rarely reaches the pinnacles of drama of their past
albums (notable exception the evocative Mirage, Dylan Carlson in excelsis).
Hibernaculum (Southern Lord, 2007) re-recorded some old Earth compositions in the Morricone-ian style of Hex, notably the
16-minute version of A Plague of Angels.
Basically, Earth produced a remix of their own music.
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(Translation by/ Tradotto da Ascanio Borga)
070796LIVE (Autofact, 2005) e' un album live ad edizione limitata.
Living In The Gleam Of An Unsheathed Sword aka Dissolution III (Troubleman Unlimited, 2005)
e' ancora un album live, ed ha in comune una traccia colossale col precedente.
Entrambi sono usa e getta.
Legacy Of Dissolution (No Quarter, 2005) e' un album di remix.
Anche questo usa e getta.
Hex Or Printing In The Infernal Method (Southern Lord, 2005),
fu finalmente un vero album, il primo disco da studio in nove anni.
Gli Earth aggiungono una melanconica atmosfera morriconiana (attraverso squillanti toni chitarristici ed
un arsenale di strumenti) alle loro apocalittiche maree strumentali.
La musica e' impressionistica e descrittiva invece di essere espressionistica e distruttiva, ma raramente
raggiunge i picchi di drammaticita' dei loro album precedenti (eccezione degna di nota l'evocativa
Mirage, Dylan Carlson in excelsis).
Hibernaculum (Southern Lord, 2007) ri-registra alcune composizioni piu' vecchie degli Earth nello
stile morriconiano di Hex. Sostanzialmente, gli Earth producono un remix della loro propria musica.
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The Bees Made Honey in the Skull of the Lion (Southern Lord, 2008) was
a follow-up to The Hex in the same "light" vein, but less fragmentary.
It further focused on melody and dynamics, adding guitarist Bill Frisell to
the mix.
and allowing keyboardist Steve Moore more freedom.
Catatonic guitar notes sculpt the funereal blues of
Omens and Portents I - The Driver, a towering monolith that hardly
changes at all during its nine-minute course.
Miami Morning Coming Down II is the most daring piece: a
minimalist pattern of piano a guitar is detonated by huge guitar twang and gospel organ and the organ remains the surviving sound at the end of the internecine slaughter.
The gothic march of Omens and Portents II - Carrion Crow is the product of a triangular geometry between the cascade of guitar tones, the steady drumming and the confused mass of reverbs in the background (including piano).
The jams stretch out for eight or nine minutes, taking their time to forge an
identity. Unlike in the past, though, they transcend the funereal method
to actually achieve a sense of life.
The Bees Made Honey In The Lion's Skull (a slow-motion carillon
with piano and sitar) and
Engine of Ruin even display a guitar melody. And just accelerate
Hung From The Moon to obtain a gentle serenade.
If Hex was Earth's country album, then Bee is their blues/gospel album.
The new sound of Earth owes more to Ennio Morricone's soundtracks and
Calexico's atmospheric roots-rock than to Black Sabbath.
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(Translation by/ Tradotto da Tobia D’Onofrio)
The Bees Made Honey In The Skull Of The Lion (Southern Lord, 2008) è il seguito di The Hex nella stessa vena "leggera", ma meno frammentario. Si focalizza maggiormente su dinamiche e melodie, con l’aggiunta del chitarrista Bill Frisell (Omens and Portents I: The Driver, Miami Morning Coming Down II, Engine of Ruin) e con la maggiore libertà concessa al tastierista Steve Moore (se Hex è l’album country degli Earth, allora Bee è quello gospel). Le improvvisazioni si allungano fino a otto o nove minuti, prendendo il tempo necessario a forgiare un’identità: a differenza del passato, però, si mette da parte la logica lugubre per raggiungere, in realtà, un sentimento vitale.
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Radio Live (Southern Lord, 2009) documents a live performance.
Angels Of Darkness, Demons Of Light I (Southern Lord, 2011) continued the progression (or regression) towards an even more introverted and atmospheric sound, not even remotely related to their doom-metal.
Angels Of Darkness, Demons Of Light II (Southern Lord, 2012) is an appendix to the previous album, a bit too monotonous after the
lethargic drum-less and atypical overture His Teeth Did Brightly Shine.
Dylan Carlson launched Drcarlsonalbion with
Edward Kelley's Blues (Tapeworm, 2012),
containing only two colossal jams, Edward Kelley's Blues for field recordings and guitar and Drunk On Angelspeech,
an esoteric sermon for guitar and mellotron that constitutes an intriguing
experiment on trance and noise but goes on far too long;
and with the "folk" album
La Strega And The Cunning Man In The Smoke (Latitudes, 2012), featuring
vocalist Teresa Colamonaco of Screaming Tea Party and fellow guitarist Jodie Cox.
Drcarlsonalbion's third album Gold (2014) was a film soundtrack: 24
atmospheric distorted guitar melodies that hark back to
Jimi Hendrix and Neil Young but with country-ish overtones.
Earth returned with
Primitive And Deadly (Southern Lord, 2014), whose main novelty was that it added
vocals to a couple of tracks. The trio this time featured
Carlson, drummer Adrienne Davies and bassist Bill Herzog of
Sunn O)))).
The album opens with the
ritualistic esoteric heavy doom of Torn by the Fox of the Crescent Moon,
perhaps a way not to scare old fans away.
Then it boasts
Mark Lanegan
wailing like Neil Young in the
slow-burning blues jam There Is a Serpent Coming,
which sounds like a slow-motion version of Cream.
The voice of
Rabia Shaheen Qazi, oscillating between ethereal and hymnodic,
does a more intriguing job in the ten-minute
From the Zodiacal Light, but the music is little more
than a waltzing version of
Jimi Hendrix's Voodoo Child.
The second instrumental, Even Hell Has Its Heroes, displays an
Ennio Morricone-ian fascination with
martial pace, funereal bells, and assorted fatalistic nuances.
The melodic element is even stronger in
Rooks Across the Gate, thankfully with minimal vocal contribution
by Lanegan, that ends, again, in a funereal march.
The Earth is no longer flat.
Earth's guitarist Jodie Cox joined
Sex Swing
for their second album, Type II (2020).
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