Summary
Girls Vs Boys, formed in Washington by Soulside's guitarist Scott McCloud, drummer Alexis Fleisig and bassist Johnny Temple, plus Edsel's keyboardist Eli Janney (Silas Greene) was one of the most original groups of the post-rock generation. Their hardcore roots were erased by Janney's bleak, noir, jazzy soundscapes on Tropic Of Scorpio (1992), a work that explored the morbid, expressionist backdrop of industrial music rather than its brutal undertones. Janney doubled on bass for the more cohesive Venus Luxure No.1 Baby (1993), which alternated between calm, atmospheric meditations and devastating bursts of power, the former radiating infernal spleen and the latter charging with atonal guitar and dissonant keyboards on top of spasmodic rhythms (hammering bass lines and catastrophic drumming). Nick Drake' mortal anemia met Big Black's harsh, abrasive psychodramas. Cruise Yourself (1994) and House Of GVSB (1996) focused on the ugliness of that sound, leveraging denser kaleidoscopes of sound effects.
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Il chitarrista Scott McCloud e il batterista Alexis Fleisig esordirono nei
Lunchmeat, che, in tre anni di attivita`, dal 1984 al 1986, riuscirono soltanto
a registrare un singolo. I ragazzi erano cresciuti nei quartieri abbienti di
Washington, ma erano stati sedotti dall'hardcore.
Il progetto successivo, i Soulside (con Bobby Sullivan al canto), ebbe vita piu`
longeva, producendo tre album di hardcore sperimentale: Soulside
(Sammech, 1987),
Trigger (Dischord, 1988) e Hot Bodi-Gram (Dischord, 1989).
Il loro hardcore era innovativo e moderato, tutto impostato sulla ritmica
di Fleisig e del bassista Johnny Temple.
Sul primo disco brani come Pearl To Stone e Other Side
dimostrano un buon senso del ritmo e della melodia. Quello di
Over + Out e It's A long Way Home From My Dreams e` in definitiva
un hardcore meditato e maturo, l'hardcore di adolescenti che stanno crescendo.
Sullivan s'improvvisa persino menestrello alla David Peel e, su una cadenza un
po' dub e un po' ska, intona la canzonaccia da pub You've Heard It Before.
Il salto di qualita` su Trigger e` impressionante: il quartetto e`
affiatatissimo, il sound granitico, con una chitarra non solo rumorosa ma
anche mobile e una batteria che e` dappertutto. Baby e K.T.T.K. sono degni
dei Fugazi, per intensita` e fragore. La gragnuola hardcore rallenta in
Prob!em Face e soprattutto Look per lasciar spazio a momenti di alto pathos.
I Soulside sono diventati uno dei migliori gruppi di "emo-core", e a due passi
dal "popcore", ovvero alle frontiere del genere.
Non e` certo la velocita` a caricare God City e Clifton Wall,
i gioielli drammatici di Hot Bodi-Gram; semmai un riff e una ritmica
insistenti, ma sornioni, quasi annoiati, che lasciano erompere l'energia
poco alla volta. Il lavoro di chitarra sul secondo promuove McCloud a maestro
dello strumento e prepara la strada per il futuro.
L'armonia concitata di Hatemusic, il cumulo di distorsioni di A Love Supreme
e la rarefazione psichedelica di Crazy sono ormai completamente fuori
dall'hardcore.
Ma la vera anticipazione di cosa sarebbe successo dopo si trova in Kill, un
brano (cantato da McCloud) in cui gli strumenti costruiscono un'atmosfera da
thriller.
Nel frattempo, intorno al 1987, il loro tecnico del suono e amico d'infanzia,
Eli Janney (all'anagrafe Silas Greene, anche tastierista negli Edsel), aveva
registrato alcuni brani in studio con Brendan Canty dei Fugazi al basso e
McCloud al canto. Quando i Soulside si sciolsero, Fleisig e Temple diedero una
mano a Janney e McCloud per registrare altri tre brani. Nel 1991 nacquero cosi`
ufficialmente i Girls Against Boys e nel marzo del 1992, senza che avessero mai
suonato in pubblico, usci` l'EP 90's Vs 80's (Adult Swim).
Quel disco, pertanto, e` un episodio anomalo, un'introduzione alle idee, piu`
che alla musica, del nuovo complesso. Fra reminescenze di Velvet Underground,
minimalismo, hardcore e techno nasceva comunque qualcosa di estremamemte
potente ed eccitante, in un contesto tipicamente punk: Stay In The Car secerne
quel livello parossistico di violenza che restera` il loro marchio di fabbrica,
mentre la fusion paradossale di Angels (un hip-hop fortemente sincopato con
riff di heavymetal e gorgheggio di soprano) rimarra` un episodio senza seguito.
Jamie esprime la componente heavymetal del loro sound, Kitty-Yo quella
psichedelica e Skind quella "industriale". C'e` gia` un universo intero di
suoni che li separa dall'hardcore e dalla musica industriale.
Gli esperimenti di Janney si focalizzano meglio sull'album
Tropic Of Scorpio (Adult Swim, 1992) di due mesi dopo, nel quale viene ricostituita ufficialmente la
formazione dei Soulside, ma con Janney al posto di Sullivan.
Si tratta di un lavoro sperimentale, nato come esperimento di studio. Il gruppo
non aveva ancora cominciato ad esibirsi dal vivo e tutte le canzoni erano
state registrate praticamente senza essere state provate prima.
L'album impiega comunque arti e mestieri dell'avanguardia rock per costruire
atmosfere malate e morbose.
L'influenza principale e` pero` quella del jazz:
il ritornello oppressivo di My Night Of Pleasure e` immerso in un jamming
liquido e ripetitivo;
Everything I Do Seems To Cost Me $20 e Little Buccaneer fluttuano in un
lago di fraseggi jazzati, che si apre all'improvviso in rasoiate di chitarra
heavymetal.
Ma la vera natura del loro sound emerge nei campionamenti "industriali"
di Wow Wow Wow e Wasting Away, in cui la carica ritmica raddoppia sotto
il peso di uno sforzo collettivo (le chitarre arpeggiate meccanicamente alla
Sonic Youth, il basso martellante) e il canto deve farsi licantropo per non
essere travolto, e nel sabba tribale, elettronico e dissonante di Plush,
in cui finalmente il quartetto si libera di tutte le remore.
Il ruolo di Janney e` determinante: suona le tastiere come un Ravenstine
dell'hardcore, preoccupandosi che le tastiere siano coerenti con la violenza
degli altri strumenti, non che suonino come un organo.
Il futuro del gruppo si intravede altresi` in
Matching Wits With Flaming Frank,
una litania propulsa da un "drumming" intenso e travolgente.
Tutte le canzoni hanno la proprieta` di essere cupe e depresse,
cantate in maniera animalesca; di essere di fatto degli incubi kafkiani.
E` comunque un suono che non sa ancora di essere grande, che propende per
l'atmosfera morbosa piu` che per lo sconquasso armonico, che ha paura di
esprimersi al massimo delle proprie potenzialita`, che non e` ancora sicuro
della propria diversita`.
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(Translated from my old Italian text by Nicholas Green)
May 1993 saw the release of the single Bulletproof Cupid (Touch & Go), which, by making use of the same explosive hardcore harmonies with no regard for the conventions of rock music, creates an insanely incendiary, Big Black-esque atmosphere. The B-side Sharkmeat is a slow sonic collapse accompanied by hypnotic piano cadences; in short, another step toward the free and open structures of avant-garde jazz.
This is the introduction to Venus Luxure No. 1 Baby (Touch & Go, 1993),
an album recorded with more cohesion - placing a great emphasis on the rhythmic aspect (Janney alternates with the second bass, playing a kind of parallel rhythm) - and more conviction, leaving behind all memory of Soulside. The pounding cadences are accompanied by no less hallucinatory samples and keyboards; occasionally the bass and guitar emit melodic phrases, in consonance with the chords the others are battering out. The result is a handbook of horrific tribalisms of the post-industrial era, sounding more like Branca's symphonies than rock songs.
When the guitar refrain is catchy (as in the opener
In Like Flynn) the percussiveness of the other instruments only creates an atmosphere of rising tension, waiting for McCloud to explode in his titanic roar. The music of the most enthralling dances, Go Be Delighted and Let Me Come Back -
so angular, heavy, and tribal - harnesses the furious rush of Big Black and the haunting sounds of Sonic Youth in a context that seems more like voodoobilly or pow-wow.
Where he loses control, as in the extraordinary syncopations of Rockets Are Red and the powerful riffs of Learned It, McCloud
even shows himself to be a disciple of Hendrix and Beefheart (the soulful skronking of the guitar and the cannibalistic growl of the vocals). The desperate boogie of Billy's One Stop, with its din of repetitive keyboards, transposes the formula into venomous bile.
For the sake of contrast, there is no shortage of very slow inaudible ballads, such as Bughouse, or Lou Reed-esque heroin-addled ravings played in slow motion such as
Satin Down. Get Down is perhaps the most experimental track on the album, and the most like
Tropic Of Scorpio. The group deliberately favors this schizophrenic structure, this alternating between murderous madness and quiet madness.
The bulk of the arrangements are still Janney's doing, but Soulside's dazzling rhythm section deserves some credit. If the previous record was still a de facto solo record by Janney played with the help of some friends, this time Girls Vs Boys is a true ensemble.
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Nel maggio 1993 esce il singolo Bulletproof Cupid (Touch & Go), che,
impiegando la stessa tecnica di dinamitare le armonie hardcore senza alcun
riguardo per le convenzioni della canzone rock, crea un'atmosfera follemente
incendiaria, alla Big Black.
Sul retro Sharkmeat e` un lento collasso sonoro accompagnato
da cadenze ipnotiche del pianoforte, insomma un altro passo avanti verso
le strutture aperte e libere del jazz d'avanguardia.
E` l'introduzione a Venus Luxure No.1 Baby (Touch & Go, 1993),
album registrato con maggior coesione, ponendo un'enorme enfasi sull'aspetto
ritmico (Janney si alterna al secondo basso, suonando una sorta di ritmo
parallelo), e al tempo stesso con maggior convinzione, lasciandosi alle spalle
del tutto le reminescenze dei Soulside. Le cadenze martellanti
sono corredate da campionamenti e tastiere non meno allucinati.
Ogni tanto i bassi e la chitarra
emettono frasi melodiche, in consonanza con gli accordi che gli altri stanno
battendo.
Ne risulta un manuale di tribalismi orrifici dell'era post-industriale.
L'effetto assomiglia piu` a delle sinfonie di Branca che a delle
canzoni di musica rock.
Quando il ritornello della chitarra e` orecchiabile (come nell'iniziale
In Like Flynn) la percussivita` degli altri strumenti non fa che creare
un'atmosfera di tensione in crescendo, nell'attesa che
McCloud esploda nel suo titanico ruggito.
La musica delle danze piu` trascinanti, Go Be Delighted e Let Me Come Back,
cosi` tetragona, pesante e tribale, sfrutta l'impeto furibondo dei Big Black e
le sonorita` ossessive dei Sonic Youth in un contesto che sa piu` di voodoobilly
o di pow-wow.
Laddove perde il controllo, come nelle sincopi atomiche di Rockets Are Red e
nei poderosi riff di Learned It, McCloud
si rivela persino discepolo di Hendrix e di Beefheart (il singhiozzo soul della
chitarra e il ringhio cannibalesco della voce).
Il boogie disperato di Billy's One Stop, con il suo baccano di tastiere
ripetitive, traspone la formula in uno spleen infernale.
Non mancano, per amor di contraddizione, ballate lentissime e impercettibili,
come Bughouse, deliqui eroinomani di un Reed suonato al ralenti` come
Satin Dead. Get Down e` forse il brano piu` esperimentale, piu` simile a
Tropic Of Scorpio. Il gruppo predilige volutamente questa struttura
schizofrenica, questo alternarsi di follia omicida e di follia quieta.
Il grosso degli arrangiamenti sono sempre frutto di Janney, ma
alla frastornante sezione ritmica dei Soulside va parte del merito.
Se il disco precedente era ancora di fatto un disco solista di Janney suonato
con l'aiuto di alcuni amici, questa volta i Girls Vs Boys sono un vero
complesso.
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Il singolo Sexy Sam del 1994 riprende con immutati genio e maniacalita`
quelle cadenze ossessive.
Il terzo album, Cruise Yourself (Touch & Go, 1994),
sposa l'impeto selvaggio del primo con la
raffinata vena jazzata del secondo. I due estremi sono rappresentati da
Raindrop, suonata tutta all'attacco, a tutto volume,
e da Glazed-Eye, con la sua lunga e sofisticata apertura delle tastiere e
con il suo motivetto inquietante, sgraziato dalle bizze percussive di Fleisig.
A dare il tono al compromesso della maturita` e` invece Tucked-In,
tetra e minacciosa come di rito, ma tutto sommato tenue e sfiatata
(e liberamente ispirata a Serious Of Snakes dei Wire).
E` un complesso meno ostico quello di My Martini,
i cui ricami "acidi" delle tastiere e il cui coro "spaziale"
sembrano usciti dal rock psichedelico degli anni '60.
L'alternanza fra brani aggressivi e brani miti e' una delle costanti dei loro
dischi, ma nel 1994 a suonare stentati sono i primi:
le cadenze parossistiche di Cruise Your New Baby FLy Self
non sono sostenute da un'adeguata gragnuola di riff blindati, da folate
di accordi abbastanza brutali; la ritmica poderosa di From Now On non
prova a sfruttare fino in fondo le staffilate improvvise di chitarra e quel
canto urlato, lugubre e fatalista.
Mentre sull'altro fronte tutto riesce piu' facile: luccicano le
figure dissonanti e il contrappunto incalzante di tastiere e chitarra in
Don't Got A Place; in Explicitly Yours Janney declama un delirio
psicopatico in un'atmosfera da film noir.
Un plauso alla sezione ritmica, davvero superba, e al chitarrista, un maniaco
pericolosissimo allo strumento.
Rinunciando agli eccessi percussivi e dissonanti del primo, apocalittico, album,
all'energia bestiale di quelle eruzioni sonore, i Girls Vs Boys hanno forse
trovato un'altra via, non meno suggestiva, al rinnovamento del rock, ma
una via che e' ancora da mettere a fuoco.
Nel 1995 Scott Mc Cloud e Johnny Temple avviano anche il progetto parallelo dei
New Wet Kojak.
House Of GVSB (Touch And Go, 1996)
segna un'ulteriore raffinamento di questo sound polimorfo,
che non e` piu` ne` violento ne` morbido, ma semplicemente spaventoso.
L'attacco supersonico di Super-Fire riporta ai climi piu` infuocati del
gruppo, ma il vero nocciolo del brano, cio` che ne costruisce l'atmosfera,
sono gli accordi stonati e le distorsioni intermittenti. Il brano
ha due anime: il canto di McCloud, in questo caso
un colloquiale stanco e derelitto, che esprime il significato letterale
del brano, e il sottofondo di baccano chitarristico, fra ronzii galattici alla
Helios Creed e staccato da martello pneumatico, che ne esprime il
significato metaforico.
Il contrappunto strumentale di Click Click e` particolarmente sgradevole,
in continuo movimento, molto piu` espressivo che il canto.
Ancora l'interazione fra canto e strumenti domina Crash 17, in cui questa
volta McCloud canta sensuale e decadente su una ritmica incalzante.
E in Disco Six Six Six (anche su singolo) si compenetrano una cantilena ipnotica con un
assordante contrappunto di organo acid-jazz e di chitarra distorta ad oltranza.
Nella seconda parte il gruppo si rivolge a sonorita` piu` accessibili, come
The Kinda Mzk You Like, ballad crepuscolare con tracce di Dinosaur Jr e
Nirvana, o Wilmington, con un ritornello fatalista e cambi di ritmo alla moda.
Ma anche in questi momenti piu` facili prevale il loro istinto terrorista: il
boogie depravato alla Stooges di Another Drone In My Head e`
propulso da una vibrazione extraterrestre di chitarra.
Il disco contiene molte licenze poetiche
(Zodiac Love Team e` forse la ballad psichedelica piu` sballata di sempre,
la nenia eroinomane di Life In Pink e` snervante oltre misura)
e alla fine suona classico nel suo essere cosi` anticlassico.
Il tutto sempre infiorettato da innumerevoli dissonanze e da un repertorio
infinito di piccole disfunzioni d'arrangiamento.
Intanto Temple e` anche diventato un editore di libri a New York.
Freakonica (Geffen, 1998) e` il loro album piu` professionale,
al tempo stesso altisonante ed elegante. Le ritmiche calcolate, le
turbolenze periferiche e il canto filtrato sono pero` soltanto vestigia
del loro passato. Quelli di Freakonica sono mostri in frac. I GVSB
sono ancora maestri di un sound atmosferico, ma senza brividi.
Le cariche minacciose di riff in Park Avenue (degna del grunge),
la "groove" pneumatica in Black Hole (stritolata in una
timbrica particolarmente malvagia delle chitarre),
le "stecche" vertiginose di Cowboy's Orbit,
rappresentano la quintessenza
della loro arte. Peccato che nel proseguio venga diluita in tutti i modi.
La cadenza ballabile e la dovizia di effetti nuociono invece che giovare a
Pleasurized, che finisce per sembrare una parodia di Siouxsie Sioux e
Joy Division.
sintomatico della crisi di identita`, che infatti li spinge a cercare
ispirazione a casaccio, dai Nine Inch Nails (Exorcisto)
ai Deep Purple (Vogue Thing).
Se non sono piu` riusciti a eguagliare i due capolavori, i Girls Against
Boys hanno comunque sempre mantenuto un elevatissimo livello qualititativo,
sia nel campo del rock irruente sia nel campo del rock atmosferico. A entrambi
hanno regalato grandi intuizioni (il doppio basso, la chitarra atonale, gli
ammiccamenti glaciali al jazz e al blues, le improvvise esplosioni di energia
hardcore) che eserciteranno un'influenza enorme sulle generazioni future.
Per quanto i loro stili
siano diametralmente diversi, l'operazione dei Girls Vs Boys e` simile a quella
compiuta un decennio e mezzo prima dai
Pere Ubu: anche allora si tratto` di
ridefinire il ruolo di elettronica, ritmo e canto nell'ambito della musica rock.
Anche allora il risultato fu spettacolare e rivoluzionario.
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With You Can't Fight What You Can't See (Jade Tree, 2002)
the band returns to its harsh, abrasive, devilish roots,
pushing the guitars to the forefront and leaving the keyboards in the
background. All The Rage and a few others display all the rage of their
early days. The problem is that we heard this before, and one wonders why it
took them ten years to get back to what they were doing. It's like admitting
that something went wrong along the way.
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(Translation by/ Tradotto da Luca Cantoreggi)
Con You Can't Fight What You Can't See (Jade Tree, 2002) la band torna alle proprie radici stridule, abrasive e infernali, spingendo le chitarre in prima linea e lasciando le tastiere in sottofondo. All The Rage e alcune altre canzoni mostrano tutta la rabbia degli esordi.
Il problema è che questo lo abbiamo già sentito e uno si chiede perchè abbiano impiegato
dieci anni per ottenere quello che già stavano facendo. E' come ammettere che qualcosa è andato storto lungo il percorso.
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