Brown, 6/10
Slow Motion Apocalypse , 6.5/10 Mass, 5/10 | Links: |
I Grotus, attivi a San Francisco, usano tutti gli accorgimenti della musica
industriale (i campionamenti di John Carson, le percussioni del cantante Lars
Fox, la chitarra di Adam Tanner), ma con un vero batterista (Bruce Boyd),
in modo che il ritmo del rock prenda il sopravvento sulle
frigide metronomie delle drum machine e che i campionamenti e l'elettronica
complementino la canzone, non viceversa.
L'album Brown (Spirit, 1991) esagera nel campionare il parlato, ma allestisce comunque una messinscena raccapricciante della societa` post-industriale. Fra le rovine tecnologiche della loro landa desolata si aggirano soltanto zombie e robot. La musica accompagna il racconto di Valhalla's Celtic Robbie e Full Metal Grotus con un misto di percussioni metalliche alla Test Dept e di sinfonismo decadente alla Foetus. Molti brani sono pero` tanto musicali quanto i collage dei Negativland.
L'EP Luddite (Spirit, 1992) introduce anche ritmi da ballo nella
potente miscela dei loro mini-drammi espressionisti.
Slow Motion Apocalypse (Alternative Tentacles, 1993),
mette a fuoco il progetto di un rock provocatorio
che utilizza l'elettronica (John Carson e Lars Fox) per aumentare la ferocia
delle chitarre (Adam Tanner) e fa leva sull'eclettico spettro ritmico
di Bruce Boyd.
Gia` il roccioso hardrock alla Jimi Hendrix di Up Rose The Mountain,
esaltato dal registro di canto roco e selvaggio di Fox, si fregia di inquietanti
intermezzi elettronici; e la fanfara caotica di Same Old Sauce
fa capire quanto il quartetto sia disposto a rischiare in materia di
cross-fertilizzazione dei generi. Il progetto e` quello di fondere grunge e
house (Hourglass), tentando per strada di coniare il raga-rock dell'era
dei rave (Shivayanama) e il raga-rock dell'era del grunge
(Kali Yuga).
L'EP Opiate The Masses (Alternative Tentacles, 1994) compie un'altra sterzata, questa volta verso la techno (Visnu Fulfillment) e l'ambient house (Afterglow Tantra). E` techno anche quello di Ebola Reston, sull'EP Handjob (London, 1995). Mass (London, 1996) sforna un altro affresco sociale e un altro studio crudele delle patologie cancerogene del fin de siecle. |
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