Il chitarrista Tim Harrington lascio`
i Masters Of Reality dopo il primo album e formo`
i Bogeymen con il batterista Vinnie Ludovico.
There's No Such Thing As (Delicious Vinyl, 1991) e` pero` poco piu`
che un tour de force personale del chitarrista.
Harrington da solo ha poi coniato con
Master Frequency And His Deepness (Triple X, 1996), in particolare
Signify e
Grey Skies, la versione blues dell'aggro, o la versione aggro del blues.
La sua chitarra brucia a fuoco lento sulle cadenze strascicate delle drum
machine e del sintetizzatore. Ma il metodo si presta anche per altre,
suggestive, escursioni: il dramma psicanalatico di Material Outcast,
dilatato e deformato da sparuti accordi spaziali, la world-music di
Backward Prayer, per tintinnio di percussioni e droni di flauto, la
ballad notturna di Pet Theory, uno swing
rallentato fino a morire e infarcito di campionamenti stranianti e di rumori
violenti, la languida psichedelia di Coming On Again, a passo funereo e
accarezzata da litanie mediorientali.
Il disco finisce con uno strumentale, Drink It Up, che unisce una
glaciale partitura d'avanguardia e una nostalgica fisarmonica parigina e
suggella la geniale "fusion" atemporale dell'artista.
Piu` che brani sono collage di suoni "trovati". La composizione avviene tramite
il campionamento piu` che tramite ritornelli e riff. Harrington riesce
soprattutto a trasformare il suo virtuosismo d'arrangiamento in pittura
atmosferica. La ciliegia sulla torta e` rappresentata dal fatto che i suoi
esperimenti siano ancorati al blues, che e` poi la madre di tutte queste
musiche.
Shinola (Delicious Vinyl, 1996) e` un disco molto piu` convenzionale
di blues-rock da classifica.
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