- Dalla pagina sui King Missile di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
In Breve:
I King Missile hanno supportato il poeta sarcastico John Hall con un gruppo di musicisti iconoclasti (il chitarrista Stephen Tunney, il percussionista David Licht, il bassista Kramer). È stata la personalità eccentrica di Tunney a scrivere Fluting On The Hump (1987) e soprattutto They (1988), prima di andarsene per dare vita a Dogbowl, mentre il romanticismo surreale del frontman in stile Jonathan Richman era poco più che un intellettuale divertissement.
Bio:
I King Missile avevano già all'attivo due album, Fluting On The Hump
(Shimmy Disc, 1987 - Instinct, 2004) e They, quando Stephen “Dogbowl” Tunney li sciolse.
La loro storia aveva avuto origine all'inizio degli anni '80 nel Lower East Side di Manhattan. John Hall era un poeta influenzato da Ginsberg e Burroughs e dedito a "spoken performance" nei cafè dell'East Village. Insoddisfatto di quella forma, decise di formare un gruppo con il chitarrista Dogbowl e di dedicarsi esclusivamente a rifare brani altrui in modo demenziale. Gli You Suck divennero presto una delle leggende di New York con una meritata fama di virtuosi della cover. Quando la cover irriverente divenne di moda, Hall e Dogbowl decisero di cambiare genere: assunsero il sassofonista Alex Delaszlo e il batterista R.B. Korbet e diedero vita ai King Missile. La defezione di Dogbowl, che si sentiva stretto nei panni di gregario, causò la fine prematura dell'esperienza.
La nuova formazione costruita da Hall con l'aiuto dell'onnipresente Kramer, con il chitarrista Dave Rick dei Phantom Tollbooth e dei Bongwater e il polistrumentista Chris Xefos dei When People Were Shorter And Lived Near The River (WPWS), venne concepita specificamente per accompagnare musicalmente le sue novelle surreali.
Mystical Shit (Shimmy Disc, 1990 - Instinct, 2004) vanta un
sound moderno e vario che è fondamentalmente un acid-rock melodico eseguito
ed arrangiato con quel tanto di humour che basta a farne un fatto trasgressivo
(ma non abbastanza da farne un evento rivoluzionario). Il compromesso piace e
nei college dilagano quel sermone dell'assurdo che è Jesus Was Way Cool
(per attore e solo pianoforte) e una scenetta comica come Gary And Melissa
(per attore e sola chitarra).
Hall è un Jonathan Richman ancor più verboso e ancor più commediante.
Le canzoni (quelle cantate, non parlate) sono molto meno avvincenti, a parte
Rock And Roll Will Never Die (un falso inno, ovviamente), la
psichedelica She Didn't Want e il garage-rock di Love You More,
trascinanti e pungenti come da manuale degli anni '60.
I King Missile cercano di fare concorrenza a Dogbowl: non manca loro il
talento strumentale e canoro, di cui anzi abbondano, manca il genio.
Il successivo The Way To Salvation (Atlantic) del 1991 adotta un sound ancor
più "mainstream", un hardrock che talvolta (Life) imita la progressione di
accordi alla Neil Young e talaltra (I Wish) sconfina nel "jingle jangle".
Rick suona ora la chitarra con uno stile al tempo stesso potente e comico (come
Zappa); Zefos si alterna al basso e alle tastiere; sono i loro strumenti a
pennellare l'inno hippie di My Heart Is A Flower, forse il brano migliore.
Il pezzo più gettonato del disco è però
The Boy Who Hate Lasagna And Could Jump Over A Church, esattamente
come Detachable Penis lo è del successivo Happy Hour (1992): sono
barzellette (poco musicali) che uniscono un eccentrico tema psichedelico a un
testo nonsense di Hall. Sul secondo, aperto dalla parodia harekrishna di Sink
e chiuso dal deliquio allucinogeno della title-track,
la vena melodica è in effetti al culmine (fra le più orecchiabili si conta
almeno Trapped e fra le armonie più bizzarre Vulvavoid).
Le musiche sono ormai tutte dei comprimari (Rick, Xefos e il batterista
Roger Murdock), con Hall impegnato a cesellare testi (più o meno) comici.
In realtà le recitazioni di Hall finiscono per guastare le felici intuizioni
e il jamming creativo del power-trio.
Il successo alle radio alternative comunque continua e anzi aumenta, facendo
dei King Missile il vero fenomeno underground dei primi anni '90.
Nel 1991 Hall si è anche concesso il lusso di registrare un disco in coppia con Kramer, Real Men (Shimmy-Disc), in cui fa ciò che sa fare meglio: recitare versi liberi sul sottofondo musicale intessuto dal partner. Musicalmente, il disco è pertanto di Kramer.
Nel frattempo Rick e Xefos continuano a suonare anche con i WPWS (i cantanti Kim Rancourt e Joey Defilippis, i chitarristi Bob Meetsma e David Raymer, il veterano batterista David Licht) che hanno inciso due "album-cover": Bobby (Shimmy Disc, 1989), un tributo sarcastico al crooner di musica leggera Bobby Goldsboro, Porgy (Shimmy Disc, 1991), la loro versione del celebre capolavoro dei Gershwin, e Bill Kennedy's Showtime (Shimmy Disc, 1994), un'altra raccolta di cover.
Hall toccò invece il fondo con King Missile (Atlantic, 1994).
Lo spoken-word di John Halla sua Body Has A Head (Manifatture Criminali, 1996) è in realtà per la maggior parte musicato da Jane Scarpantoni al violoncello e Sasha Forte al violino. Solo The Bunny Who Wanted To Be A Rat ripete la magia delle novelties dei King Missile.
Hall ha poi riformato la sua band, ribattezzandola King Missile II per Failure (Shimmy Disc, 1998), King Missile III per The Psychopathology of Everyday Life (Instinct, 2003) e Royal Lunch (Important, 2004) e King Missile IV per l'EP This Fuckin' Guy (Powertool, 2015).
Ma Hall è ora principalmente un artista spoken-word che ha poco o nessun interesse per la musica rock.
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