Lazy Cowgirls
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Lazy Cowgirls, 7/10
Tapping The Source, 7/10
Radio Cowgirl , 6/10
How It Looks How It Is , 6.5/10
Ragged Soul , 6.5/10
Rank Outsider , 6/10
Somewhere Down The Line , 6/10
I'm Goin' Out and Get Hurt Tonight (2004), 5/10
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I Lazy Cowgirls furono uno dei pochi gruppi che negli anni '90 ancora capace di impersonare l'autentico spirito dei primi gruppi punk. Nei loro febbricitanti inni si celebra e consuma per la millesima volta un rituale di auto-glorificazione e auto-distruzione che e` probabilmente l'anima stessa e lo scopo ultimo della musica rock.

I Lazy Cowgirls si formarono a Vincennes, nell'Indiana meridionale, al confine con l'Illinois e il Kentucky. Alla fine degli anni '80 i Lazy Cowgirls si affermano come i piu` grandi eredi viventi della scuola del "graffiti" punk, quella che dai New York Dolls, attraverso i Dictators, porto` ai Ramones.

Pat Todd, cantante a cui manca la potenza e il ruggito dei classici, ma che riesce egualmente a emulare le inflessioni di urlatori come Meat Loaf e Bon Scott; Doug "D.D. Weekday" Phillips, chitarra incandescente, continuamente alla carica, pur se priva di una personalita`, semplice "registratore" di riff ascoltati migliaia di volte (soprattutto quelli di Keith Richards); e Allen Clark, batterista fulmineo e inesauribile, degno discepolo di Sandy Nelson; Keith Telligman, basso pulitissimo; compongono una delle formazioni piu` compatte ed efficaci dell'epoca.

Su Lazy Cowgirls (Restless, 1985) a regnare sovrano e` il rock and roll acrobatico, a partire da Anymore, potenziato da ritornelli pop e soprattutto sempre condotto a ritmi forsennati, fino a ridurre il canto a un frenetico balbettio in I'm Talking To You. Saccheggiando il repertorio degli anni '60 (Rock Of Gibraltar alla You're Gonna Miss Me) e degli anni '70 (Jungle Song alla Devo), i Lazy Cowgirls pervengono a due gemme drammatiche, Time e Drugs, costruite con un classico processo di decostruzione e ricostruzione di stereotipi.

Registrato dopo il loro trasferimento a Los Angeles, Tapping The Source (Bomp, 1987), il loro capolavoro, e` un disco di revival per nulla nostalgico, del tutto attuale, suonato con lo spirito punk anche se con le musiche degli anni '50. Nelle loro canzoni rivivono la vitalita` e la frenesia della vita adolescenziale, tanto le scatenate danze da garage (Can't You Do Anything Right) quanto le scorribande da pub (Goddam Bottle). Sembra pero` che l'imitazione, il plagio, la citazione sia il catalizzatore necessario per mettere in pista questi piccoli capolavori senza pretese. E il gruppo si rivela davvero un'enciclopedia vivente della musica rock, da Bullshit Summer Song (che rifa` il verso a Danny And The Juniors) a Left (con il riff di Fortune Teller).

L'album dal vivo Radio Cowgirl (Sympathy For The Record, 1989) fu l'opera definitiva di sfondamento. Combinando la velocita` dei Ramones e la carica degli MC5, i Lazy Cowgirls stabilirono il nuovo standard di riferimento per tutta la loro generazione.

Dopo il brutto e inutile EP Third Time's The Charm (Grown Up Wrong) e un live, usci` l'album How It Looks How It Is (Sympathy For The Record, 1990). I loro rock and roll sono dirompenti e frenetici come sempre, con la batteria che picchia all'impazzata e la chitarra che vortica tanto rapida da non riuscire a pronunciare un riff che sia tale. La title-track, uno dei brani piu` veloci della loro carriera, Sex Kittens Compare Scratchers, dal libro punk di Johnny Thunders, D.I.E. Indiana, dal cabaret ultra-punk dei Dead Kennedys, e I've Had Enough Of It, dalle slam dance del 1981, sono autentici inni alla gloriosa civilta` dei garage di provincia, sfoghi di rabbia e frustrazione in cui il vocione di Todd sembra soltanto urlare come un bambino che non ha altro modo di difendersi.
La foga si riduce soltanto per far largo al rhythm and blues dalle tonalita` epiche di The Long Goodbye (con un cenno di B.T.O.) e alla "power ballad" Teenage Frankenstein.

Passeranno ancora altri anni prima che si rifacciano vivi: sara` il 10" Another Long Goodbye (Sympathy For The Record) del 1993. Clark e Telligman nel frattempo hanno formato i Dizbuster, sostituiti rispettivamente da Ed Huerta e Michael Leigh.

Ragged Soul (Crypt, 1995) dispensa ancora due classici della levatura di I Can't Be Satisfied e Frustration Tragedy And Lies, all'insegna di un garage-rock di portata sismica, degno di stare con i classici di Seeds e 13th Floor Elevator, nel quale si sfoga la loro dirompente carica di punk-rock. Dopo un boogie melodico, Who You Callin' A Slut, e due grandi imitazioni dei New York Dolls, Everything You Heard e Never Got The Chance, completa la prima parte del disco. Manca il respiro dopo questi rock and roll scalmanati, sostenuti da ritornelli elementari, da ritmi stordenti e da riff ciclopici (tutti gia` ascoltati mille volte, ma raramente con questa foga). Come sempre, si tratta di una gara a chi scrive la canzone piu` brutale e veloce. Pat Todd e Doug Phillips non perdonano.
La seconda parte del disco, pero`, perde concentrazione e rallenta inopinatamente il ritmo. Le canzoni si fanno sfocate e zoppicanti, e, anche se il gruppo sfodera due power-ballad come Now That You're Down On Me e e I Can Almost Remember, che i Soul Asylum neppure si sognano, L'anthem filosofico Take It As It Comes, con tanto di armonica blues, consacra simbolicamente il disco e la loro carriera.

Indiana's Lazy Cowgirls were punks, but punks who played good, old rock'n'roll. They just happened to play it three times faster and louder others they did in the old days. The Lazy Cowgirls were not lazy at all: they had the Ramones and the New York Dolls in their blood. Lazy Cowgirls (1985) and Tapping The Source (1987) were party-records for feverish ceremonies of self-destruction, with echoes of Seeds and 13th Floor Elevator.
If English is your first language and you could translate this text, please contact me.
(Translation by/ Tradotto da xxx)

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Rank Outsider (Sympathy, 1999) is another masterful stroke of madness. Not a Goddamn Thing, Rank Outsider and Don't Turn Your Back On Me charge at full speed, chased by the high octane boogie of Since You Got Here and That Kinda Trouble I Can Use. At the same time, the band relaxes in the bluesy ballad When You Fall, the country lament Your time Is Over and the calm and sad Goodnight and Goodbye. A mature and forceful statement of rock adulthood.

(Translation by/ Tradotto da Alessandra DeAngelis)

Somewhere Down The Line (Sympathy, 2000) dimostra che sono cambiati i tempi per i Lazy Cowgirls. Erano la band punk piu'sovversiva d'America. Oggi sono menestrelli del rock e roll nella tradizione "di strada". Un pizzico di melanconia e nostalgia doma la furia di Another Lost Cause e Lookin' Back (i pezzi che meglio rispecchiano lo stile viscerale del passato). In altre parti chitarre acustiche scivolate, strozzate e imbevute di blues fanno da coreografia alla musica.

Somewhere Down The Line (Sympathy, 2000) proves that the times have changed for the Lazy Cowgirls. They used to be the most subversive punk band in America. Today they are rock and roll minstrels in the "roadie" tradition. A bit of melancholy and nostalgy tames the fury of Another Lost Cause, Somewhere Down The Line, Cold Cold World, and Lookin' Back (the numbers that mirror closely the visceral style of the past). Elsewhere, the music is coreographed with acoustic, slide and bottleneck guitars and steeped in the blues (the country lament What I Want, the humorous Stripper Blues, the honky tonking Bittersweet Shit) Michael Leigh's slide guitar helps the band open their heart.

Amazingly consistent, the Lazy Cowgirls returned after a few years with I'm Goin' Out and Get Hurt Tonight (Reservation, 2004) and the usual virulent style (Burnin' Daylight, Boerne Girl) although tempered by age. The material, alas, is less and less invigorating.

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