Milk Cult


(Copyright © 1999-2022 Piero Scaruffi | Terms of use )
Love God , 6/10
Burn Or Bury , 7/10
Bruce Lee Marcin Gaye , 5/10
Project M-13 , 7/10
Novex: Kleptophonica , 5/10
Links:

Mike Morasky (chitarra e canto) e Dale Flattum (basso e canto) degli Steel Pole Bath Tub cominciano nel 1990 a collaborare anche ai Milk Cult del dj CC Nova, una sorta di ensemble elettronico di San Francisco che usa prevalentemente nastri e puo` esistere soltanto in studio.

Il sound spaziale e le atmosfere noir di Love God (Boner, 1992 - Tupelo, 1993), preceduto dal singolo Sing The Songs That Children Like (Starlight), evolveranno nelle violente escoriazioni sonore di Burn Or Bury (Basura, 1994) e nelle parodie cacofoniche di Bruce Lee Marcin Gaye (ZK, 1995).

Ogni brano di Burn Or Bury (Basura, 1994) e` denso di eventi sonori, di campionamenti, loop, rhythm box, canti trattati, frasi elettroniche. La fantasia compositiva e` tanto sbrigliata quanto sarcastica: il gruppo non cerca la sofisticazione, ma l'irriverenza. Dalla baraonda di danza industriale di Psychoanalytwist, rigurgitante di effetti collaterali (fiati da colonna sonora, tribalismo orgasmico, sega elettrica, ghigni di strega, alla nenia demenziale di Hello Kitty (degna di qualche cabaret psichedelico degli anni Sessanta, come U.S.A.) lo spirito e` un po' quello dei freak di un tempo, di Zappa e dei Fugs, di goliardi imbottiti di droga. Non mancano neppure le influenze dei gruppi tedeschi degli anni Settanta: il riff spaziale ovattato, il battito sincopato funky, le grida campionate, i fiati free-jazz di Fuzz Wah Song; oppure il disordine cacofonico su ritmo di martelli pneumatici e loop di chitarra metallica di Bow Kiness Static. Il loro forte sono comunque gli accostamenti, le sovrapposizioni, i contrasti: Urine The Money si trascina in un'atmosfere noir a un ritmo hip hop, con un intermezzo di tip tap elettronico; Big King Frog intona su una cadenza ipnotica una cantilena in trance alla A Day In The Life, contrappuntata da un canto gregoriano; lo strumentale Son Of Obituary innesta su un dub rombante una squillante chitarra spaghetti-western. La parata dell'improbabile si chiude con gli undici minuti di sperimentazione elettronica di 63 Mercury Meteor. Gli Steel Pole Bath Tub non hanno mai registrato un disco cosi` complesso o cosi` divertente.

Bruce Lee Marcin Gaye (ZK, 1995) eccede forse nel divertissment d'autore.

Mike Morasky (guitar and vocals) and Dale Flattum (bass and vocals) of Steel Pole Bath Tub began in 1990 to collaborate with Milk Cult, a San Francisco electronic ensemble started by dj CC Nova; a studio-only experiment that was employing mostly tapes.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
(Translation by/ Tradotto da Walter Consonni)

Nel 1997 a Morasky e Flattum è stata data la possibilità di registrare a Marsiglia con un gruppo di musicisti provenienti da tutto il mondo. Project M-13 (0 To 1, 2000), accreditato ai Milk Cult, è il risultato di quelle sessions. Il duo ha modificato il proprio punto di vista, ha assorbito altre influenze, ed il risultato è un impressionante flusso di detriti musicali. Il concetto è persino troppo concettuale, ed in ultima analisi questo album è un altro capitolo in un continuo processo di apprendimento.
L'armonioso flusso di brevi episodi surreali ed il metodico trattamento riservato ai suoni richiama alla mente le suites che i Residents componevano vent'anni fa. Il suono del sintetizzatore, per lo più utilizzato in modo da ricordare il rumore di uccelli pigolanti, rappresenta il marchio di fabbrica dell'album.
Ironia ed avanguardia coesistono ed integrano ogni altro aspetto. Hawaian Motorcycle Joyride fa il verso alle novità esotiche degli anni '50 e le colloca in un'ambientazione trip-hop e di danza industriale. E Slow Twisting è una parodia dei balli lenti. Donka vanta una voce femminile che si accorda perfettamente con gli onnipresenti "uccelli" al passo di un saltarello mediterraneo.
Funky Fat Tony infarcisce un grottesco ritmo voodoo con chitarra funky e con una dissonanza industriale, uno dei numerosi brani che mostrano l'influenza dei Pere Ubu.
Una voce maschile declama e delira come un Jello Biafra sopra un rimbombante dub di basso ed un riff di chitarra ossessivamente lancinante in Slink-fest, solo per essere zittita dal capriccio tropicale di Drug Lord.
Chitarra hard-rock aggressiva e crooning da cocktail-lounge rinvigoriscono Martini Boat, mentre una tendenza nascosta si rivela con la chitarra middle-eastern e con il salmodiare.
Mystery Oasis suona come se Tom Waits si mettesse al servizio dell'accordion di David Thomas e di un drumming tropicale.
I dadaisti e Salvator Dali sarebbero orgogliosi di questi bozzetti, che destrutturano e ironizzano sui generi mentre offrono un diverso punto di vista della verosomiglianza. Tens And Twenties In A Brown Paper Bag accompagna i cinguettii del sintetizzatore con un loop di chitarra funky che improvvisamente si trasforma nel frenetico crescendo di tom-tom tribale di Pate Pipe Bomb, ed in un grugnito arrabbiato alla maniera dei Nine Inch Nail.
Le composizioni più complesse ed estese, che provano ad istituire un loro stile personale, presentano una situazione con vantaggi e svantaggi. Network Epilogue è quanto meno ingegnosa. Running The Plates, d'altro canto, si classifica tra i più ispirati esperimenti di danza moderna, per come fonde assieme stratificazioni di batterie elettronoche e dissonanze multiple.
Altri brani sono autentici (e caotici) collages di suoni.
L'ensemble ed il concetto sono sempre divertenti. Ma quando il loro approccio dadaista è applicato a scopi seri i risultati sono superiori rispetto ad un semplice intrattenimento. Funky Fat Tony e Mystery Oasis sono più che semplici nonsenses high-tech. Sono potenti strutture per ridefinire il concetto di canzone.
Questo album compendia gli anni '90. Tutte le tecniche sono emerse durante la decade post moderna trovano un ancoraggio naturale nella frastagliata linea costiera costituita dagli esperimenti dei Milk Cult: elettronica, drum'n'bass, industrial, hardcore, lo-fi pop, world-music, ecc.

In 1997 Morasky and Flattum were offered a chance to record in Marseilles with a group of musicians from all over the world. Project M-13 (0 To 1, 2000), credited to Milk Cult, is the outcome of those sessions. The duo altered, mixed and trimmed, and the result is an impressive flow of musical debris. The concept is even too conceptual, and ultimately this album is another chapter in a continuing learning process.
The smooth flow of short surreal episodes and the methodical treatment of sounds recalls Residents' suites of twenty years earlier. The trademark sound of the album is the synthesizer, mostly played like twittering birds.
Humour and avantgarde coexist and complement each other. Hawaian Motorcycle Joyride mocks exotic novelties of the 1950s and sets them to trip-hop and industrial dance. And Slow Twisting is a parody of slow dancing. Donka has a female singer harmonizing with the ubiquitous "birds" at at the pace of a mediterranean saltarello.
Funky Fat Tony populates a grotesque voodoo rhythm with funky guitar and industrial dissonance, one of several tracks to show the influence of the Pere Ubu.
A male voice rants and raves like a Jello Biafra over a booming dub bass and an obsessively shrilling guitar riff in Slink-fest, only to be silenced by the tropical fantasy of Drug Lord.
Aggressive hard-rock guitar and cocktail-lounge crooning invigorate Martini Boat, while an undercurrent reveals middle-eastern guitar and chanting.
Mystery Oasis sounds like Tom Waits dancing to David Thomas' accordion and to tropical drumming.
Dada and Salvator Dali would be proud of these sketches, that deconstruct and satirize genres while offering a different take on reality. Tens And Twenties In A Brown Paper Bag accompanies the synthesizer's chirps with a loop of funky guitar that suddenly mutates into the frantic crescendo of tribal tom-toms of Pate Pipe Bomb, and into an angry Nine Inch Nail-ish growl.
The most complex and lengthy compositions, that try to establish a style of their own, are mixed blessings. Network Epilogue is too clever for its own good. Running The Plates, on the other hand, ranks among the most inspired experiments of modern dance, the way it melts together layers of drum-machines and multiple dissonances.
Other tracks are veritable (and chaotic) collages of sounds.
The ensemble and the concept are always entertaining. But when they apply their dadaist approach to serious endeavours the results are more than mere entertainment. Funky Fat Tony and Mystery Oasis are more than mere high-tech nonsenses. They are powerful structures for redefining the concept of song.
This album summarizes the 1990s. All the techniques that have surfaced during the post-modern decade find a natural harbor in the ragged coastline of Milk Cult's experiment: electronica, drum'n'bass, industrial, hardcore, lo-fi pop, world-music, etc.

Novex is a Milk Cult side-project that offers a "pop" version of Milk Cult's production experiments. Kleptophonica (Revolver, 2002) is their first album.

Milk Cult's Eric Holland formed Anagram with Jessica Congdon. They released Songs From Far Away (2005) and Lights Went Up (Scenery, 2007) in a gentle psychedelic-pop vein.

What is unique about this music database