Apples In Stereo e compagni hanno fatto scuola e una nuova generazione
di complessi pop sta prendendo il sopravvento. Abbandonate del tutto le
furie del punk-rock, questi gruppi ripartono dai grandi artigiani degli
anni '60. La Photon Band di Art DiFuria (gia' nei Vibrolux di
Brother J.T.)
si distingue perche', sull'album d'esordio
All Young In The Soul (Darla, 1998), prende lo spunto
non dai maestri dell'armonia (Brian Wilson, Alex Chilton e cosi` via) ma
dai maestri del riff, ovvero Kinks e Who.
Anything For You ha le tempeste ritmiche degli Who, i fendenti di
chitarra dei Kinks e gli orientalismi stordenti dei primi Pink Floyd.
Il trio non lesina anzi grandinate di rock and roll del piu` scorbutico, senza
paura di imitare
i Rolling Stones piu` chiassosi in 9 Of Dreams.
DiFuria sembra soprattutto dotato nel campo dell'arrangiamento psichedelico,
ovvero della baraonda armonica, dell'effetto eccentrico, della schitarrata
cosmica, della cadenza marziale.
E` l'arrangiamento infatti a trasformare le melodie sempre languide
(e un po' monocordi) di
10,000 Buckets Of Rain e
23 Old & Tired (quasi un omaggio a John Lennon)
in piccole gemme d'epoca.
Ed e` per effetto degli arrangiamenti, della dinamica, delle iperboli sonore
che il gioco si complica e trascende il ricalco: 2:37 am stende
una ragnatela di controtempi di batteria e di singhiozzi di chitarra,
e Free e` un nobile volo lisergico intriso di raga-rock e di jam dei Grateful Dead.
Che DiFuria non sia soltanto un psichedelico ma un musicologo a tutto raggio
lo si intuisce dalla sua capacita` di calarsi anche nei panni del folksinger
del Greenwich Village dei primi anni '60, quando
pennella una serenata sottotono alla Bob Dylan come Crabapple Annie
e una superba ballata folk come Comin' Round The Bend.
Questo disco al tempo stesso vario e unitario rivela non soltanto un nuovo
campione del revival ma anche e soprattutto un nuovo modo, piu` creativo,
di fare del revival.
|
If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me.
|
On Oh The Sweet Sweet Changes (Darla, 2000)
their sound had become even more melodic, but they had sacrificed their
arrangement skills, as if the race was on to create something even more trivial than Brit-pop.
Own ESP Driven Scene (2000) collects singles and rarities, including
Here Come Some Changes.
The following two albums were basically solo (and mostly acoustic) albums by
Che DiFuria:
Alone On The Moon (2001) and It's a Lonely Planet (2003).
The first album that featured the real band,
Back Down To Earth (2007), was slightly more psychedelic.
|
(Translation by/ Tradotto da xxx) Se sei interessato a tradurre questo testo, contattami
|
|