Summary.
Rick Valentin's Poster Children started out with the brainy noise-rock of Tool Of Man (1992), featuring drummer John Herndon, but converted to a more accessible style on Junior Citizen (1995). They eventually refined a more
accessible version of the intellectual post-rock movement.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in English.
|
Formati nel 1987 all'Universita` dell'Illinois, nei pressi di Champaign,
da Rick Valentin (chitarra) e Rose Marshack (basso), i Poster Children
suonavano un noise-rock intellettuale, ostico e un po' pretenzioso.
Il sound della cassetta Toreador Squat (autoprodotta nel 1988)
e` un incrocio fra il punkpop dei Buzzcocks e la neo-psichedelia dei
Dinosaur Jr. Quelle registrazioni e altre sessioni dell'anno dopo costituiscono
l'album di debutto ufficiale,
Flower Power (Limited Potential, 1990 - Frontier, 1991).
Il disco risulta raffazzonato e non riesce ancora a coniare un idioma personale.
Per Daisy Chain Reaction (Twin Tone, 1991 - Sire, 1992) il trio
venne aumentato dal chitarrista Jeff Dimpsey degli Hum.
Il sound e` ancora immaturo, ma Valentin ha modo di sfoderare il suo
registro maniacale e, messo ordine nel disordine, canzoni come
If You See Kay assomigliano adesso al formato dei
Pixies.
Space Gun e Chain Reaction si avventurano nella psichedelia.
Con Tool Of Man (Sire, 1992), registrato dal trio di
Valentin, Marshack e il nuovo batterista John Herndon, ha inizio la fase maggiore,
caratterizzata da una maggiore pulizia armonica e da frequenti ammiccamenti al
rock alternativo a` la mode (Dinosaur Jr,
Sonic Youth,
Pavement,
e cosi' via).
Il principale riferimento e`, comunque, quello dei
fIREHOSE,
a partire dall'irruente Dynamite Chair.
L'ambizione del gruppo e' quella di
Clock Street e Outside In, di cesellare canzoni melodiche senza rinunciare
a quello stile di strumenti molto indaffarati (ma anche piuttosto inconclusivi).
L'armonia piu' originale alla fine e' quella un po' orientaleggiante di
Tommyhaus.
Il manifesto arrabbiato di Blatant Dis e' emblematico del loro
rock comunista, che tenta di trasformare in musica l'enfasi e la dialettica
di un comizio politico.
Il resto del disco trabocca di armonie astruse
(Redline, Three Bullets, In My Way)
che pero` non coagulano in un idioma personale.
Jim Valentin si e` aggiunto alla seconda chitarra e il doppio attacco rende
il sound molto piu` robusto.
L'EP Just Like You (Twin Tone, 1994), riedito come
Not Like You (Sire, 1995) e forte di Sick Of It All e dell'ottima
Voight, e l'album Junior Citizen (Twin Tone, 1995),
registrati simultaneamente, hanno le carte in regola per farli
accettare da un pubblico piu' ampio in virtu' di una camaleontica varieta' di
stili:
su Get A Life (uno dei loro apici)
sono un complesso di hardrock suonato a tutto volume,
ma quella della title-track e' invece un'incalzante discomusic, sia pure
didascalica secondo tecnica "brechtiana"; e lo spirito di King For A Day
e' quello comico del vaudeville. A forza di provarci, il gruppo imbrocca
l'anthem che cercava da anni, Revolution Year Zero,
aperto da un urlo di pellerossa e condotto come un frenetico pow-wow.
I brani sperimentali sono meglio focalizzati che in passato, anche se
scimmiottano generi altrui, dalle sonorita' oniriche degli shoegazer
(He's My Star) alle atmosfere "dilatate" dell'acidrock (Drug I Need).
Howie Kantoff e` diventato il batterista permanente e ha dato una nuova impronta
ritmica al gruppo.
Il vecchio batterista, Bob Rising, pubblica intanto il primo disco solista,
Bob O'Clock (Throwrug, 1997), originariamente registrato nel 1993.,
un'opera nel segno del Syd Barrett piu` bislacco.
|