Sins Of The Flesh, 6.5/10
Torture Technique, 7/10 Burn, 5/10 Metropolis, 6.5/10 | Links: |
I Sister Machine Gun (progetto di Chris Randall) vennero alla luce al
principio degli anni '90 con una musica industriale meno violenta della media
e piu` attenta alla melodia. Come gli KMFDM, anche i Sister Machine Gun
incrociano macchine elettroniche, chitarre elettriche e canto sgolato, ma
lo fanno senza perdere di vista il baricentro della canzone.
Sins Of The Flesh (Wax Trax, 1992) trova un suggestivo punto di
equilibrio fra trance ed edonismo:
il bisbiglio depravato di Addiction e` scolpito in una cadenza
omicida alla Suicide;
la locomotiva sfrenata di Not My God si spinge al limite del parossismo
epilettico;
la morbosa fantasia di X Rated Movie fa leva su un
battito stordente;
Life incalza con passo pesante.
Torture Technique (Wax Trax, 1994) mette semplicemente a punto l'arte del campionamento, fino a lambire il barocco barbaro di Reznor. Le chitarre di Tom Gaul e la batteria di Steve Stoll prendono spesso il sopravvento sulle tastiere di Randall e Chris Kelly. I dialogi di Wired e Salvation (fra il bisbiglio di uno psicotico e l'urlo rabbioso del suo alter ego) si svolgono dietro pareti di riff, per non parlare del rap parossistico di Nothing e delle scariche ad alta tensione di Torture Technique. Al tempo stesso la scenografia si e' fatta piu' subdola e piu' complessa. Le fratture hip hop di Sacrifice e il balletto demenziale di Krackhead scalano vette di surrealismo futurista. Apre nuove direzioni lo shuffle in chiave minore di Cocaine Jesus, avvolto in un'atmosfera rarefatta, da raga in dissolvenza. Album di transizione, Burn (Wax Trax, 1995), presenta un Chris Randall maturo e raddolcito. Relegate in secondo piano le chitarre e i sequencer, Randall mira a costruire brani ballabili con buone melodie e arrangiamenti intelligenti. Il presente e` rappresentato dalle ballad sensuali di Red, Burn, Better Than Me. Il rabbioso "aggro" di Hole In The Ground, che imita il rap dei Beastie Boys, appartiene al passato. L'eclettismo di Randall e` dimostrato da Snake, con il rap psicotico, la fanfara funky-jazz, l'assolo d'organo alla Ray Manzarek, e dall'ancor piu` jazzata Inside e dal suo clima "noir".
Nella sua testarda ricerca di una musica da ballo che sia al tempo stesso
raffinata e non banale, Randall perviene con
Metropolis (Wax Trax, 1997) a una forma di "aggro" moderato,
che nasconde le chitarre in sottofondo e privilegia la melodia, impiega
poliritmi da virtuoso e centellina gli effetti elettronici.
Parte del programma ha certamente come obiettivo quello di piacere alle masse.
Desperation rispolvera il synth-pop degli anni '80 (Thompson Twins, Erasure e
similia). Bitter Ends sposa il suo vecchio padrino, Nine Inch Nails, al soul
da discoteca. Admit gioca persino con il pop orchestrale.
Later albums include R]evolution (Positron, 1999) and 6.0 (Positron, 2001). | If English is your first language and you could translate this text, please contact me. |
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