Superchunk


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Superchunk, 6.5/10
No Pocky For Kitty, 7/10
Tossing Seeds , 7/10 (comp)
On The Mouth, 5/10
Foolish, 6.5/10
Incidental Music, 5/10
Portastatic: I Hope Your Heart Is Not Brittle, 6/10
Portastatic: Slow Note From A Sinking Ship, 5/10
Here Where The Strings Come In, 6/10
Indoor Living, 5/10
Come Pick Me Up , 5/10
Portastatic: The Nature Of Sap (1997) , 5/10
Portastatic: De Mel De Melao , 4/10
Portastatic: Looking For Leonard (2001), 5.5/10
Here's To Shutting Up , 5/10
Portastatic: The Summer of the Shark (2003), 6/10
Portastatic: Bright Ideas (2005), 6.5/10
Portastatic: Who Loves The Sun (2005), 4/10
Portastatic: Be Still Please (2006) , 6/10
Superchunk: Majesty Shredding (2010), 5/10
Superchunk: I Hate Music (2013), 4/10
Superchunk: What a Time to Be Alive (2018), 5/10
Superchunk: Wild Loneliness (2022), 4/10
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Summary.
Mac McCaughan's Superchunk resurrected the original spirit of punk-rock, but without the negative overtones (the Ramones rather than the Sex Pistols). The exuberant mood of their second album, No Pocky For Kitty (1991), was almost the anti-thesis of hardcore. Mac McCaughan's alter-ego, Portastatic, originally formed to vent the more introspective side of his art, eventually merged with Superchunk's punk-pop, and possibly obscured it, on The Summer of the Shark (2003) and Bright Ideas (2005).
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I Superchunk si sono affermati come i Cheaptrick della North Carolina, i piu' accessibili e gioviali del nuovo corso, riuscendo anche a recuperare il piglio "anthemico" che il punk-rock aveva perso dopo il 1977. Pochi gruppi hanno rappresentano un faro (musicale e morale) per la loro generazione come loro.

Mac McCaughan (canto e chitarra) e Laura Ballance (basso) formarono i Superchunk a Chapel Hill (North Carolina). Nel dicembre del 1989 usci' il primo singolo, con la melodia psichedelica di What Do I (Merge) e l'epica, trascinante ed abrasiva My Noise (il loro primo capolavoro). Nel maggio dell'anno dopo il nuovo singolo Slack Motherfucker riscopriva invece, a sorpresa, l'impulso galvanizzante del primo punkrock.

Le canzoni di Superchunk (Matador, 1990) costituiscono un tributo continuato all'energia vitale degli adolescenti, ma sono viziate dal nervosismo della loro era. Il registro prepuberale del canto e gli accompagnamenti strumentali un po' approssimativi ne fanno l'antitesi del rock melodico da classifica. Gli intermezzi strumentali solennemente fuori tempo e scordati aggiungono al piacere dei ritornelli orecchiabili di Sick To Move e Swinging il rozzo fascino dell'approssimativo. Sonorita' hardrock, lancinanti e telluriche, degne dei primi singoli, si riascoltano in Let It Go e nel gran finale boogie di Not Tomorrow.

I Buzzcocks sono gli ispiratori morali del singolo Cool e del suo retro Fishing, nonche' dei successivi Breadman (Matador), il suo retro Cast Iron, e Seed Toss (Merge).

La crescita artistica del gruppo culmina con No Pocky For Kitty (Matador, 1991). Ritmi rocciosi e baccano chitarristico non riescono a occultare le qualita` melodiche di Skip Steps 1 & 3 e Tie A Rope To The Back Of The Bus. Il ritornello e` sfacciatamente in primo piano in Cast Iron, Punch Me Harder. Al margine delle due direttrici i riff stordenti quasi grunge di Tower e un filo di pathos alla Replacements in Throwing Things.
Il ritornello Merseybeat di Mower, la fiera elettricita' della ballad On The Mouth, la solenne baraonda di Cadmium (per via di una filastrocca naif della chitarra e di un baccano cadenzato che creano un'atmosfera psicotica), di The Question Is How Fast e Forged It continuano la serie dei singoli che ne fanno un piccolo mito dei college.

On The Mouth (Matador, 1992) e` l'album meglio prodotto fino a quel momento. Nonostante le sonorita` piu` professionali, le canzoni non sono sempre all'altezza del passato (Precision Auto e Package Thief). Troppa rumorosa New Low, troppo lagnosa From The Curve: i Superchunk finiscono per rifugiarsi nella lunga Swallow That, fra Tom Petty e gli Stooges di I Will Fall. Anche i singoli Ribbon del 1993 e First Part del 1994 sono un po' deludenti. McCaughan sta crescendo come uomo e non riesce piu` ad essere lo stesso musicista adolescenziale.

Foolish (Merge, 1994), il suo apice melodrammatico (in pratica un concept autobiografico in seguito alla separazione dalla sua ragazza), da` definitivamente l'addio al punk-pop dei dei Ramones (Why Do You Have To Put A Date On Everything) e al mod-rock degli Who (Without Blinking, sulla falsariga di Substitute), e annuncia l'arrivo di un nuovo cantautore proletario (Driveway To Driveway e Keeping Track) in un tono fatalista che fa pensare sempre piu' a Petty. Like A Fool, lento ed anemico alla Codeine, e Water Wings, venata di acidrock, aprono nuovi fronti, ma il forte del gruppo, a ben guardare, non e' mai stato un genere specifico bensi' il modo in cui lo interpretano, il modo in cui suonano partiture rock and roll ispide, sgangherate e puerili; come dimostrano tutte le loro code strumentali e l'intera Saving My Ticket.

Incidental Music (Merge, 1995) raccoglie un po' di singoli, qualche brano comparso su compilation (Baxter, Invitation, Night Of Chill Blue) e alcune cover inedite. In pratica complementa l'antologia di quattro anni prima, Tossing Seeds. L'album si apre con il brano che i Superchunk hanno regalato alla colonna sonora del film dei Jerky Boys, Shallow End, un saggio della loro maturita' (qualche dissonanza martellante di chitarra alla Sonic Youth in mezzo a rintocchi di folkrock e un ritornello urlato a squarciagola come loro standard). Il grosso (qualitativamente parlando) e' composto dai singoli del 1992, quelli della stagione piu' estroversa (da Mower fino a Ribbon).

Nel frattempo McCaughan ha avviato una carriera parallela con lo pseudonimo di Portastatic, sostanzialmente un'iniziativa solista in cui si fa accompagnare da amici degli altri gruppi locali. Il singolo Starter (18 Wheeler), l'EP Naked Pilseners (Matador) e l'album I Hope Your Heart Is Not Brittle (Merge, 1994) tentano di mimetizzare la sua contorta personalita' dietro il powerpop disinvolto di Polaroid e Silver Screw. Il suo istinto lamentoso viene comunque a galla in Gutter o quando salmodia l'ode al consumismo di Beer And Chocolate Bars, o nell'arazzo ipnotico di Naked Pilseners.

Portastatic non e` per nulla inferiore al progetto principale. Dopo San Andreas (Esther) e Guessing (18 Wheeler) e` uscito l'EP Scrapbook (Merge, 1995), con due canzoni molto meglio arrangiate come Why Pinch Yourself e A Bear That Chokes.

Sull'album Slow Note From A Sinking Ship (Merge, 1995) viene definitivamente fuori l'alter ego solenne e ottimista del cantante, che sembra cercare uno sfogo catartico fuori dalla depressione frenetica dei Superchunk. Il sintetizzatore aggiunge in tocco noir a When You Crashed. Slow Note ha tutti i pregi e i difetti delle opere molto personali: trabocca di sincerita' e passione, ma perde molto in mordente e armonia. I collaboratori occasionali raramente raggiungono la stessa compattezza di un complesso regolare. L'arrangiamento e' comunque molto piu' professionale dell'album precedente, che era forse davvero un po' troppo "lo-fi". Le confessioni di questo genere (tono dimesso, arrangiamenti spartani, piglio un po' folle) trovano raramente la forza di reggere per un disco intero, e Slow Note non fa eccezione: tutto il meglio si trova nei primi venti minuti. Il cantante salmodia in uno stile vagamente country psichedelico l'elegia di When You Crashed, pennella una vignetta adolescenziale alla Jonathan Richman (ma con il suo caratteristico melodismo Merseybeat) come Skinny Glasses Girl, intona come il Dylan piu' solenne e maestoso un'inno religioso (con tanto di organo) come Taking You With Me. San Andreas e' il brano piu' punkpop, piu' vicino ai Superchunk. La bonus track e' un pezzo di dieci minuti di pura avanguardia elettronica a ritmo di giostra della fiera. Ad alcuni piacera' piu' quella del resto.

E' subito la volta del quinto album dei Superchunk: Here Where The Strings Come In (Merge, 1995). Se il precedente, Foolish, aveva cambiato le carte in tavola, presentando un gruppo maturo, capace di tenere la lunghezza dell'intero album, invece che limitato alla preziosita' di questa o quella canzone, il nuovo album regala ancor meno motivi memorabili (certamente il singolo Hyper Enough, uno dei piu' gettonati nei college, e Yeah It's Beautiful Here Too, nello stile esuberante che li rese celebri), ma una media ancor piu` elevata. Il problema e' che quando il gruppo si prende sul serio riesce spesso (vedi Sunshine State) ad essere semplicemente noioso, e per i Superchunk questo dovrebbe essere anatema. L'unica eccezione e' Certain Stars, gran finale mezzo thrash e mezzo psichedelico. Un avvertimento: il cantautore adulto sta stretto nel falsetto adolescenziale di Mac.

Indoor Living (Merge, 1997) segna la definitiva adesione dei Superchunk agli standard del rock melodico. Mac McCaughan deve aver deciso che sono passati i tempi della creativita` indipendente. E, se i "lenti" (da Unbelievable Things a Song For Marion Brown) fanno un po' sbadigliare, le piu` briose (Burn Last Sunday e Popular Music) avrebbero diverse frecce al loro arco se solo fossero arrangiate decentemente. L'armonia sbilenca di No Bruises e la cadenza sincopata di European Medicine, e forse piu` ancora il divertimento conclusivo di Martinis On The Roof, un singolare connubio fra Rolling Stones e David Bowie, rimediano un po' alla mediocrita` generale. Watery Hands e` il singolo.

Il mito dei Superchunk e` in gran parte il mito di un artista testardamente indipendente. La qualita` della sua arte lascia a desiderare (la voce e la chitarra di McCaughan sono estremamente limitate, per cui tutte le canzoni si assomigliano), ma l'influenza esercitata dalla sua opera su una generazione di musicisti indipendenti e` enorme. Nessuno dei suoi dischi terra` al tempo, neppure il No Pocky For Kitty da molti considerato il loro capolavoro. Le sonorita` erano volutamente distorte e deformate, ma purtroppo anche dietro le "pose" c'era davvero poca musica.

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Portastatic's The Nature Of Sap (Merge, 1997) boasted the most straightforward and relaxed ballads of McCaughan's career yet (Hurrican Warning, Spying On The Spys, You Know Where To Find Me) but left the impression of a record cut during a vacation from his usually frantic and neurotic job.

Mid-tempo rhythm, falsetto singing and orchestral arrangements turn Superchunk upside down on Come Pick Me Up (Merge, 1999), a varied and refined collection that boasts old-style numbers (June Showers, Good Dreams), as well as new-style rockers (Pink Coulds, Honey Bee) and new new melodic gems (Hello Hawk and the following single Majestic). The singer has finally overcome his flaws, but the problem now is that he doesn't have adequate material to sing. Songs vary by a split hair. Mostly, the band repeats the same song over and over again. At the end, it is difficult to remember which one was which.

Portastatic's next venture is into Brazilian music, the EP De Mel De Melao (Merge, 2000).

Portastatic's Looking For Leonard (Merge, 2001) is an all-instrumental film soundtrack that is nothing more than background muzak, but then kitsch seems to be one art in which the guitarist can make a difference: Looking For Leonard, Sweethearts Organ Mix and Only Good People Wonder If They Are Bad are alternative muzak for alternative rockers.

Superchunk's Here's To Shutting Up (Merge, 2001) is equally disappointing. The distance between lo-fi pop and mainstream pop is getting shorter and shorter, and one begins to wonder why in heaven Mariah Carey is junk if Superchunk's Art Class, Late-Century Dream, Phone Sex are cool.

Go Back Snowball's Calling Zero (Fading Captain, 2002) is a collaboration between Mac McCaughan and Guided By Voices' Robert Pollard.

Portastatic's The Summer of the Shark (Merge, 2003) features Oh Come Down and little else. The accompanying EP Autumn was a Lark (Merge, 2004) recycles second-rate material and adds the new Autumn Got Dark.

Cup of Sand (Merge, 2003) is a two-disc anthology of Superchunk's singles and (too many) rarities.

The catchy, exuberant power-pop of Portastatic's Bright Ideas (Merge, 2005) marked the merging of McCaughan's two alter-egos. Some of the songs (White Waves, The Soft Rewind, I Wanna Know Girls, Through with People, Center of the World) were unquestionably among the most lilting and infectious of his career. But it was a bit depressing to see that 15 years of music led to this: the kind of melodic popular music that had existed for centuries. Not quite the mission that justifies a career (or a life). However, one must admit that, in terms of hooks and riffs, this might represent McCaughan's apex, or what Superchunk's Indoor Living wanted to be. His maturation as vocalist helped.

Portastatic's Who Loves The Sun (Merge, 2006) was an orchestral soundtrack for a film. Portastatic's Be Still Please (Merge, 2006) included at least two of Mac McCaughan's trademark pop ditties, Sour Shores and I'm In Love With Arthur Dove. The double-disc Some Small History (Merge, 2008) compiles Portastatic singles, demos and covers.

Superchunk's Majesty Shredding (2010), the first album in nine years, displayed the old class and cute refrains, and it did not sound too old-fashioned in the age of Arcade Fire. Both the energetic songs (Digging for Something, My Gap Feels Weird) and the catchy songs (Crossed Wires, Learned to Surf, Winter Games) stood up quite well to any competition of 2010.

Superchunk's I Hate Music (Merge, 2013), their worst album yet, exhibits the typical problem of rock musicians who take themselves seriously as writers: they end up making both bad music and bad poetry. Lyrically, this is boring, and that's enough said. Musically, this used to be called power-pop. When they forget trying to sound intelligent and just focus on playing their instruments, bassist Laura Ballance, drummer Jon Wurster and guitarist Jim Wilbur can still pack a punch, as they do in Void, Unfortunately we also have to listen to McCaughan (not exactly a terrific singer) tell us about baseball, travel, and utter such revealing philosophical statements such as "I hate music / What is it worth?" Too bad that the hyperkinetic slam-dance of Staying Home lasts only one minute (then, again, Husker Du had been doing this 30 years earlier). Me & You & Jackie Mitoo is the cheesy single.

What a Time to Be Alive (2018) was a collection of angry rants against the era of Donald Trump, but, musically, not any better than I Hate Music.

Wild Loneliness (2022) is possibly their most relaxed album ever, power-pop of the 1970s inspired by the Byrds and the Eagles (especially the singles Endless Summer and This Night). Wild Loneliness even boasts a sax solo worthy of pop-jazz muzak.

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