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Il singolo Just Don't Try/ Plain (Bubblegum) presenta i Witch Hazel nei panni
degli shoegazer americani, ma Cough Syrup (Sonic Swirl) li inserisce invece
fra i discepoli del pop vellutato dei Beach Boys, Association, Love e Left Banke.
Landlocked (Flydaddy, 1995) e` cosi` un'apoteosi personale di Kevin Coral,
compositore, arrangiatore e polistrumentista (chitarra, tastiere), il cui
talento un po' demode' fa passare in secondo piano l'abilita` strumentale del
quintetto, il fatto che il quinto membro sia un trombettista (Dave
Butterbaugh) e il fatto che il batterista Ray Carmen sia uno dei piu` creativi
in circolazione (e` autore anche di un album solista su cui suona tutti gli
strumenti da solo).
Per effetto della produzione barocca di Coral il sound del gruppo fa venire in
mente il rock progressivo (in particolare i vellutati Caravan) e tanti gruppi
"moderati" dell'era psichedelica, oltre ai soliti Beach Boys e shoegazer
assortiti.
L'effetto sinfonico di Secrets Of The Spider World si riallaccia ai primi
Genesis, e il tour de force del disco, Hideous Sun Demon, si lancia in
sette minuti di progressive-rock d'altissima classe.
Le canzoni cesellate con maggior cura sono festival di eccentricita`:
nell'ipnotica Lemon Grove Kids si alternano un ritornello fiabesco, un
intermezzo da camera con violino, un riff bruciante di chitarra, che poi
riciclano; quella di Rosewater Crescent e` una musichetta da anni '20 come
se ne trovavano nei dischi dei Pearls Before Swine; Pink Grapefruit Cocktail
vive del contrasto fra lo strimpellio squillante di una chitarra country e le
frasi eleganti di un violino classico.
Talvolta e` soprattutto il ruolo di protagonista di uno specifico strumento
a connotare l'armonia di un brano: la tromba nel pop-jazz atmosferico di
Chinese Apples, l'organetto nel brioso folk-rock di Autumnal Void,
il feedback violentissimo nella cantilena lisergica alla My Bloody Valentine di
Honey Stick.
Dappertutto imperano armonie sofficissime, dilagano melodie bisbigliate in
flagrante trance, si gonfiano covoni di zucchero filato. Da quelle scintillanti
paludi spuntano all'improvviso canzoncine memorabili, come il valzer dolcissimo
di Peking Opera Blues.
L'EP Beeswax (Get Go) non cambia coordinate, sempre ancorato al pop
barocco di Brian Wilson (There's Always Vanilla) e agli shoegazer piu`
melodici (Now).
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