Zeke
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Super Sound Racer, 6/10
Flat Tracker, 7/10
Kicked In The Teeth , 6.5/10
Dirty Sanchez, 6/10
Death Alley , 5/10
Til The Livin' End (2004), 4/10
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Zeke e` un gruppo hardcore di Seattle, attivo dal 1990, titolare di una serie di singoli strepitosi, a partire da West Seattle Acid Party (IFA) e Holley 750 (IFA), di due album entusiasmanti come Super Sound Racer (IFA, 1995 - Scooch Pooch, 1996) e soprattutto Flat Tracker (Scooch Pooch, 1996), da cui vennero tratti i singoli Chiva Knieval e Dilaudit. Pinstripping The Dutchman's Coffin (Wreckingball), registrato prima di questi, verra` pubblicato soltanto anni dopo.

Il loro stile e` insolitamente compassato (strumentalmente parlando) per questo genere di musica. Non solo le chitarre di Marky Felchtone e Sonny (Abe Zanuel) Riggs azzeccano quasi tutti gli accordi, ma la sezione ritmica di Mark Pierce e Donny Paycheck propelle le musiche con flemma e ordine nonostante la veemenza bestiale del canto di Felchtone.

Kicked In The Teeth (Epitaph, 1998) e` ancora un album di punk-rock supersonico, ma questa volta si tratta davvero di siluri microscopici (dai trenta ai sessanta secondi), e, fatto piu` saliente, si tratta quasi sempre di brani davvero trascinanti e persino orecchiabili. Il grigno maligno di God Of GSXR e Rodney si stempera con Telepath Boy in un melodismo piu` mattacchione che ribaldo, come se i Ramones venissero suonati a velocita` doppia. Se il voodoobilly di Twisted rallenta ad arte (e con passo grottesco) il massacro, la slam-dance vertiginosa di Kicked In The Teeth, loro inno e manifesto, manda in orbita il loro rituale di autodistruzione. Musicalmente parlando, Fuck All Night migliora persino rispetto a Kicked: stessa pantomima scanzonata, ma ritornello piu` avvincente. Revolution riprende invece a macinare male parole contro la societa`, seguita a ruota dall'"oi" sfrenato di Lawson e dalla velenosa satira di Goggle Boy. Il gruppo si laurea campione di rock and roll nella lunga (due minuti!) Shoot It Out Loud, questa volta nella tradizione degli AC/DC.

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(Translation by/ Tradotto da Riccardo Previdi)

Dirty Sanchez (Epitaph, 2000) e` un album che sembra venuto da un altro tempo, se non da un'altra galassia: 16 canzoni compresse in 21 minuti. Spiccano dalla breve durata della raccolta, l'inno di Let's Get Drugs,1999 ed un paio di declamazioni supersoniche (Punk Rock Records, 1999). La band trascende subito il genere quando importa:=20 un bombardamento a tappeto nello stile degli MC5(Out Of Love), il voodoobilly Crampsiano (Liar) e l'angoscia melodrammatica dei Sex Pistols (Now You Die). Lunga vita al rock and roll.

Dirty Sanchez (Epitaph, 2000) is an album that seems to come from another time, if not from another galaxy: it squeezes 16 songs in 21 minutes. Standouts this time around are the anthemic Let's Get Drugs and a couple of supersonic rants (Punk Rock Records, 1999). The band subtly transcends the genre when it imports the Sex Pistols' melodramatic angst (Now You Die), an MC5-style carpet bombing (Out Of Love), and a Cramps-ian voodoobilly (Liar). Long live rock and roll.

Death Alley (Aces & Eights, 2001) is fundamentally the same album as Dirty Sanchez. The titles are different, some of the hooks are different, but the idea is identical. Mountain Man is the only major addition to the canon.

Live And Uncensored (Dead Teenager, 2003) is a compilation of live and rare tracks.

The sound became even more derivative on Til The Livin' End (Relapse, 2004), a burst of hysterical hard-rock on top of mediocre tunes.

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