Housemartins and Beautiful South
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London 0 Hull 4 (1986), 6.5/10
The People Who Grinned Themselves To Death (1987), 5/10
Beautiful South: Welcome (1989), 5.5/10
Beautiful South: Choke , 5/10
Beautiful South: 0898 , 4/10
Beautiful South: Miaow , 4/10
Beautiful South: Blue Is The Colour , 4/10
Beautiful South: Quench , 4/10
Beautiful South: Painting It Red , 4/10
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Fra i complessi Britannici di maggior successo della seconda meta` degli anni '80, quando il pop soffice e armonioso aveva preso decisamente il sopravvento sul punk-rock, svettarono gli Housemartins. Il loro sound faceva leva su armonie vocali che discendevano dalle tradizioni folk, gospel, doo-wop, surf e Merseybeat, e in particolare sul crooning struggente del cantante Paul Heaton.

La loro carriera si apri` con i singoli Flag Day (1985), Sheep (1986) e Happy Hour (1986), tutti orecchiabili e cadenzati, tutti rievocazioni nostalgiche delle musiche degli anni '60 e '50. Il primo album, London 0 Hull 4 (Go Discs, 1986), rifini` quel suono "retro`" da manuale con i richiami ai gruppi vocali neri di Over There, il trascinante skiffle di We're Not Deep, la rumba spericolata di Get Up Off Our Knees, il bluesrock alla Blues Brothers di Freedom. Il lato serio del gruppo trapela dal gospel in stile Band di Lean On Me e in Anxious.

La stagione degli Housemartins fu davvero breve: alla fine del 1986 il singolo Think For A Minute e un EP di tributo ai gruppi a cappella (che sono sempre stati la loro massima ispirazione) segnavano gia` il passo. Il gruppo recupero` con Five Get Over Excited (1987), uno dei loro skiffle esuberanti, e Me And The Farmer (1987), uno dei loro piu` vertiginosi intrecci vocali, ma l'album The People Who Grinned Themselves To Death (Go Discs, 1987), carente di ritornelli irresistibili (nonostante il rhythm and blues della title-track) confermo` la crisi creativa. L'ultimo singolo, There Is Always Something There To Remind Me, usci` nella primavera del 1988.

Nel frattempo il bassista Norman Cook aveva lanciato la carriera solista con lo pseudonimo Fatboy Slim.

Heaton invece Formo` i Beautiful South, e con il singolo Song For Whoever (1989) avvio` una nuova carriera, all'insegna di un sound molto piu` "adulto" (lento, jazzato, atmosferico, testo polemico) delle canzoncine adolescenziali degli Housemartins. Welcome (Go Discs, 1989) li impose come gli eredi naturali del lirismo agrodolce degli Smiths e confermo` sia la propensione per uno stile piu` sofisticato (che assimila elementi di reggae, calypso e soul, oltre che jazz), finendo per coniare un ibrido insipido di Steely Dan, Fleetwood Mac e world music nelle armonie piu` raffinate: You Keep It All In e Woman In The Wall.

L'album Choke (Go Discs, 1990) insistette lungo quella strada di pop edulcorato e pungenti satire sociali, forte di soliloqui ancor piu` tetri (Tonight I Fancy Myself, I Should've Kept My Eyes Shut) e dell'orecchiabile Need A Little Time.

I Beautiful South continuarono senz'infamia ne` gloria, sempre alternando canzoni d'amore senza pretese a un'attenzione morbosa per la cronaca nera e mondana del loro tempo. Something That You've Said, Bell Bottomed Tear, Old Red Eyes Is Back, e 36D furono i singoli di 0898 (Go Discs, 1992),

Miaow (Go Discs, 1994) annovera i singoli Good As Gold, Prettiest Eyes e Everybody's Talking, e dopo l'album sono usciti i singoli One Last Love Song, Dream A Little Dream e Pretenders To The Throne.

Paul Heaton, Dave Hemingway e Jacqueline Abbott ripresero la loro formula "easy listening" senza la minima ispirazione anche su Blue Is The Colour (Go Discs, 1996), forte del nuovo singolo Don't Marry Her, del country & western di One God, della sentimentale Alone, e finalmente dell'ubriaca Liar's Bar. L'album contiene anche Rotterdam e Blackbird On The Wire.

L'antologia di successi Carry On Up The Charts (in due puntate, 1994 e 1996) e` uno dei dischi piu` venduti di tutti i tempi in Gran Bretagna.

Perfect 10, How Long's A Tear Take To Dry e Dumb sono quelli di Quench (Go Discs, 1998).

Painting It Red (Go Discs, 2000) e` anche peggio.

Heaton e` uno dei piu` prolifici autori pop britannici degli anni '80, ma i suoi limiti sono ovvi: fuori dalla canzoncina di tre minuti fa fatica a muoversi.

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