Swervedriver
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Raise , 6/10
Mezcal Head , 7/10
Ejector Seat Reservation , 6/10
99th Dream , 6/10
Toshack Highway , 5/10
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I vespri post-psichedelici degli Swervedriver costituiscono forse il primo significativo passo avanti del rock britannico sulla strada pop-psichedelica tracciata da Jesus And Mary Chain e My Bloody Valentine. Accoppiando le loro detonazioni controllate super-lisergiche a testi in cui si idolatrizza un senso di liberta` alla "Easy Rider", gli Swervedriver esaltarono la qualita` "zen" della distorsione piu` sulfurica. Rimasero quasi sempre al di fuori delle mode Britanniche, troppo strutturati per aggregarsi agli shoegazer e troppo irregolari per far parte della scuola Brit-pop.

Gli Swervedriver vennero formati a Oxford da Adam Franklin (canto) e Jimmy Hartridge (chitarra) durante gli anni caldi del revival psichedelico. Il primo EP, Son Of Mustang Ford (Creation, 1990), non fa loro giustizia, perche' era piu` che altro un noise-pop nella tradizione della grande triade americana degli anni '80 (Sonic Youth, Dinosaur Jr, Husker Du): l'esplosiva title-track, ma anche Volcano Sun, Kill The Superheroes e Juggernaut Rides, tutti i brani in qualche modo propongono dell'hardrock psichedelico che sembra filtrato attraverso quelle esperienze.

I veri Swervedriver vennero fuori con l'EP Rave Down, uscito alla fine di quell'anno. La title-track e` un brano personale e originale, e She's Beside Herself e` abbastanza eccentrica da sembrare dream-pop suonato da un complesso grunge.

L'EP Sandblasted (1991) oscilla fra quei due estremi, fra un palese omaggio a Mascis, Laze It Up, e una title-track quasi folk-rock.

I risultati non sono comunque ancora all'altezza della profusione di suono, le canzoni di Raise (A&M, 1991) lasciano comunque intendere che il gruppo ha tanto potenza di fuoco (Son Of A Mustang Ford) quanto fantasia allucinogena (Rave Down). Il loro repertorio si accresce di spavalde incursioni nel rock chitarristico, memori di Stooges e degli Hawkwind, dalla (relativamente) soffice Sunset a quel getto di riff arroventati che e` Sci-Flyer. Una combustione piu` faticosa accende Deep Seat, mentre Feel So Real recupera stile e atmosfere dei mod.
I Swervedriver si crogiolano in un mondo di segni rock molto ambiziosi, senza pero` trovare ancora la combinazione che apra loro le porte della grande arte.

Nonostante la formazione sia in continuo tumulto, la progressione verso la maturita` continua con la jam sperimentale Never Loose That Feeling, prima selvaggiamente percussiva e poi vagamente orientale e jazzrock (forse il loro capolavoro), e Duel, un altro concentrato di lancinanti cariche hardrock e ritornelli eterei.

Mezcal Head (A&M, 1993) completa quella parabola verso uno shoegazing sposato alla nevrastenia degli Stooges, pervenendo finalmente a un sound originale. Il disco fa leva su atmosfere torrenziali e infuocate (For Seeking Heat su tutte), di un'altra lunga improvvisazione "astratta" (Duress) e di lubriche ballate come You'll Find It Everywhere e Blowin` Cool.
Uno dei vertici della loro carriera e` Last Train To Satansville, condotta a un ritmo "ferroviario" che diventa quasi "house" mentre Franklin rivaleggia Dylan in tragicita` e Hartridge ricama accordi atmosferici come in un western di Morricone. Anche i (troppi) brani che si affidano a trucchi da psichedelici imberbi mettono comunque in risalto un raggiunto equilibrio fra le loro ispirazioni grunge, noise, psichedelica e melodica.

La discografia del gruppo e` dispersiva. Se concentrassero tutti i migliori brani in un album, ne verrebbe fuori un capolavoro. Invece molta polvere d'oro rimane sparsa sull'EP Last Day On Earth (Creation, 1995) e nel singolo My Zephyr (Flower Shop, 1994), mentre l'album Ejector Seat Reservation (Creation, 1995) si adagia in un sound molto piu` dimesso, spesso al limite della canzone melodica del Brit-pop. Gli Swervedriver sembrano imitare gli Who nell'ourverture strumentale di Single Finger Salute, nella briosa Birds e nella solenne I'm Superman. Brani come The Other Jesus, Bring Me The Head Of The Fortune Teller, How Does It Feel To Look LIke A Candy, Ejector Seat Reservation accantonano la mania psicotica dei primi tempi a favore di un piu` meditato stile ricreativo. Nessuno di questi brani puo` competere con Last Day On Earth, la canzone che li afferma nel firmamento del Brit-pop come forse mai hanno saputo fare i sopravvalutati Oasis.

Con un anno di ritardo esce 99th Dream (Zero Hour, 1998), album che si ispira esplicitamente ai Love e che continua la parabola verso un ordinato sound da classifica. Le cantilene di 99th Dream, These Times e Wrong Treats hanno piu` che altro perfezionato il loro "jingle jangle" psichedelico, in maniera tale che non urti i timpani dei fans degli Stone Roses. Le melodia si sviluppa innocua su un maelstrom sempre piu` tenue di riff e ritmi. E lo strumentale Stellar Caprice lambisce la musica leggera orchestrale.
I tour de force del disco sono semmai Electric 77, che rifiuta di esplodere e rimane in un limbo trascendente, e il lungo pezzo di chiusura, Behind The Scenes Of The Sounds & The Times, una sorta di versione ruspante e chiassosa della I Am The Resurrection degli Stone Roses. Qualche ballad triviale di troppo retrocede pero` il disco ai ranghi delle opere di transizione, delle opere che uno fa soltanto come referenze, per prepararsi il terreno.

Purtroppo il gruppo si perse in dischi pieni di inutili riempitivi. Alcuni brani su Mezcal Head e sui primi EP sono davvero validi, ma gli ultimi dischi sono stanchi e scontati.

Swervedriver turned guitar distortions into an art of quasi-zen vespers, best on Mezcal Head (1993), while bridging the gap between the shoegazing acid-rock of My Bloody Valentine and the hard-edged garage-rock of the Stooges.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Swervedriver's vocalist Adam Franklin embraced post-rock (and its references to German rock of the 1970s) with his new project Toshack Highway (Catapult, 2000). Accompanied by keyboardist Charlie Francis and drummer Jeff Townsin (of Sophia), and clearly influenced by the revival of cheesy analog synthesizers (Labradford and the likes), Franklin sculpts dreamy pieces like Just Landed, Theme and Toshack In Black and occasionally drifts towards ambient languor. His true voice may actually be in the Leonard Cohen-ian ballads (I've Lost The Feeling), but they just don't stick.

The album was followed by the EP Everyday Rock'n'Roll is Saving My Life (Space Baby, 2002).

The double-cd Juggernaut Rides '89-'98 (Castle Music, 2006) is a career retrospective.

Adam Franklin debuted solo with Bolts of Melody (2007), an album of Syd Barrett-ian singer-songwriter craft.

(Translation by/ Tradotto da xxx)

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