Gli svizzeri Young Gods vanno annoverati fra gli innovatori piu` influenti
degli anni '80. Non solo inventarono il trucco di registrare album
chitarristici senza suonare la chitarra, ma ridefinirono l'heavymetal come un
sotto-genere della musica industriale, un'intuizione che sarebbe stata portata
alle estreme conseguenze da innumerevoli gruppi americani negli anni '90.
Formati in Svizzera da Franz Treichler, ispirato dal
produttore Roli Mosimann (ex Swans), gli Young Gods erano
un trio senza chitarra (Cesare Pizzi ai
campionamenti e Frank Bagnoud alle percussioni).
Gia` il singolo Envoye (Organik, 1986) annuncio` un gruppo dal sound
portentoso, capace di scorticare gatti come una gang di "headbangers" e
di schiacciare sassi come un'armata di robot.
Young Gods (Product, 1987) sperimenta con i
campionamenti di chitarre e con le tastiere, sfornando piccole sinfonie
metal/industriali come Jimmy e Feu, i brani piu` trascinanti e
allucinati.
Fais La Mouette sperimenta sonorita` piu` subdole e
represse, ma non meno sinistre.
C.S.C.L.D.F. (da un EP coevo) non e` meno violenta.
Gli Young Gods campionano Kacaturian per Jusqu'au About, un valzer
per Did You Miss Me e tutto cio` che capita a portata di mano per Soul Idiot, importando
nel mondo del grindcore e della musica industriale l'approccio all'arte di Brecht con i tamburi marziali di
Nous De La Lune e gli esperimenti dei Pink Floyd di Ummagumma con le percussioni di
Percussionne. Il canto luciferino di Treichler e` l'arteficio tramite il quale il superuomo si cala in
un limbo di interferenze fra la dimensione onirica e quella quotidiana del mondo post-industriale.
L'antidoto alla violenza e` una forma di violenza piu` raffinata.
L'Eau Rouge (Play It Again Sam, 1989) e` l'album che rompe gli indugi.
Da un lato brani estesi come
La Fille De La Mort e Les Enfants sono piu` poemi sinfonici che canzoni rock, in quanto
gran parte dei suoni sono (caoticamente) orchestrali; dall'altro Rue Des Tempetes caracolla a
ritmo heavymetal, scossa da furibonde scariche di riff, da campionamenti in cascata della chitarra alla
Sisters Of Mercy, Longue Route mette in pista il piu` devastante e supersonico grindcore, e il
singolo L'Amourir accoppia un forte battito da discoteca a un grugnito di basso che e` un segno di
hardrock latente. A meta` strada si situano esercizi di violenza repressa come la title-track, il cui
andamento sincopato e` trafitto da campionamenti sinfonici e riff sfumati. I brani sono cantati nel roco
francese del leader.
TV Sky (Play It Again Sam, 1992) esagera pero` la dipendenza dallo
studio e propone gli Young Gods nelle vesti di
complesso convenzionale di musica rock, nel caso
specifico un complesso di epigoni del blues urbano degli ultimi Doors. Il singolo Skinflowers, Our
House e Gasoline Man sono forse i brani piu` accessibili della loro carriera, mentre la suite di
venti minuti Summer Eyes e` un palese tributo a Morrison e soci. Nel frattempo Pizzi era stato
sostituito da Alain Monod.
Ben poco di cio` che ha reso celebre e influente il gruppo si riascolta sul
piu` compassato Only Heaven (Play It Again Sam, 1995).
Moon Revolutions (sedici minuti) e` la Summer Eyes di turno, lungo viaggio
psichedelico-ambientale in una selva di campionamenti,
con un intermezzo di puri effetti sonori e un febbricitante crescendo finale.
La ferocia heavymetal si ritrova soltanto in Strangel, mentre il resto
del
disco (Donnez Les Esprits, Dreamhouse) e` composto di brani
atmosferici
costruiti su mix elettronici degni della pittura espressionista, schizzi
nevrotici in continuo movimento, partiture aleatorie di rumori artificiali.
Le metamorfosi da musica cosmica a heavymetal, dalla cacofonia dadaista
alle
scansioni techno sono praticamente giocate ai dadi.
Tutt'altro che facile e immediato, il disco e` forse il piu` complesso e
il piu` ardito del gruppo.
|
If English is your first language and you could translate this text, please contact me.
|