- Dalla pagina sui Darkest Hour di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
I Darkest Hour, formati a Washington dal chitarrista Mike Schleibaum nel 1995, si allinearono ai ranghi del metalcore con il concept politico al vetriolo di The Mark Of The Judas (2000), che mostrava anche ambizioni prog-rock in mezzo alla magniloquenza e al rumore.
Il suo seguito, So Sedated, So Secure (2001), fu una delusione, ma l'orecchiabile death metal anti-establishment di Hidden Hands of a Sadist Nation (2003), sebbene ancor meno originale, garantì loro una nuova carriera.
Più personale e perfino riflessivo, Undoing Ruin (Victory, 2005) è stato progettato per attrarre un pubblico molto più ampio, raffinando la fusione tra death metal e hardcore.
Deliver Us (2007) si è spostato ulteriormente verso il mainstream ripulendo le voci, nel processo che li porta a "inventare" il metalcore per i punk agèe.
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