Wisconsin's instrumental quartet Far Corner, led by
keyboardist and composer Dan Maske with Angela Schmidt
on cello, William Kopecky on bass and Craig Walkner
on drums (no guitar) debuted with Far Corner
(Cuneiform, 2004).
Silly Whim is the overture, with its energetic
fusion of jazz, rock and classical music that evokes
Colosseum at their best.
After Going Somewhere, that sounds like an
excerpt from a Stravinsky ballet, the three-part suite
Something Out There displays the best the
quartet has to offer, particularly in the effervescent
second movement (another return to Colosseum, but also
to Nice). Most of the fun lies in appreciating the
technique of the players. The cell-keyboards
interaction shines in With One Swipe of its Mighty
Paw, propelled by a dance-like bass riff. A classy
jazz keyboard workout highlights the syncopated The
Turning. The closing 16-minute Fiction is
both amusing as a piece of almost cinematic music and
mesmerizing as a demonstration of instrumental
subtlety. The music undergoes a breathtaking series of
largely improvised metamorphoses that set Far Corner
apart from the prog-rock pack.
Dan Maske's smooth and elegant scores for
Endangered (Cuneiform, 2007)
are well represented by Do You Think I'm Spooky?, that borrows the jazzy-classical vehemence of Keith Emerson's Nice.
This relatively short piece heralds the sophisticated interplay of jazz, rock
and classical music that permeates the ten-minute Creature Council.
A roaring piano is again the melodic and rhythmic catalyst of a series of
robust solos and dialogues at a brisk pace.
An element of nostalgia (reminiscent of movie soundtracks of the 1960s) surfaces in the romantic jazz theme of the nine-minute Not From Around Here, although the violin solo turns into a festive romp.
Maske's exuberant/melancholy dynamics peaks with the 20-minute
Endangered, that ventures into celestial tabla-tinged soundscapes
(with harpsichord and flute) and then sinks into a martial suspense highlighted
by a lethargic trumpet melody. After a bit of noisy confusion, a rolling
piano pattern leads to a tense and loud horn fanfare.
Not many albums have featured such a lively and graceful suite since
Colosseum's Valentyne Suite (1969).
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(Translation by/ Tradotto da Daniela Masi)
Far Corner, il quartetto strumentale di Wisconsin, guidato dal tastierista e compositore Dan Maske, con Angela Schimidt al violoncello, William Kopecky al basso e Craig Walkner ai tamburi (no chitarra), debutto con Far Corner (Cuneiforn, 2004). Silly Whim si presenta come l’ouverture, con la sua energica fusione di jazz, rock e musica classica cha evoca i Colosseum al loro apice. Dopo Going Somewhere, che sembra un estratto da un ballet di Stravinsky, il seguente brano di tre parti Something Out There mostra il meglio che il quartetto possa offrire, in particolare nell’effervescente secondo movimento (un altro ritorno ai Colosseum, ma anche ai Nice). La maggior parte del divertimento sta nell’apprezzare la tecnica dei musicisti. L’influenza reciproca delle tastiere primeggia in With One Swipe of its Mightly Paw, espressa da un riff di basso come una danza. Un lavoro di classe prodotto da una tastiera jazz evidenzia il sincopato The Turning. La chiusura di 16 minuti, Fiction, é sia dilettevole come un pezzo di musica quasi cinematica sia affascinante come una dimostrazione di astuzia strumentale. La musica subisce una serie mozzafiato di metamorfosi ampiamente improvvisate che collocano i Far Corner fuori dal pacchetto del prog-rock.
I segni eleganti e delicati di Dan Maske per Endangered (Cuneiform, 2007) sono ben rappresentati dal brano Do You Think I’m Spooky? che attinge la veemenza jazz-classica di Nice di Keith Emerson. Questo pezzo relativamente breve annuncia l’influenza sofisticata del jazz, del rock e della musica classica che pervade il brano di dieci minuti Creature Council. Un pianoforte ruggente é ancora una volta il melodico e ritmico catalizzatore di una serie di vigorosi a solo e dialoghi a passo vivace. Un elemento di nostalgia (reminiscente alle colonne sonore degli anni ’60) spiazza nel tema di un jazz romantico del brano di nove minuti Not From Around Here, sebbene l’a solo del violino diventa un vivace gioco festivo. La dinamica esuberante/malinconica di Maske raggiunge l’apice con il brano di 20 minuti Endangered, che si avventura in soundscape tinti di sfumature celestiali (con il clavicembalo e il flauto) e affonda in una suspance estranea marcata dalla melodia di una tromba letargica. Dopo una parte di rumorosa confusione, un esempio di pianoforte rotolante conduce alla fanfara di una corno teso e forte. Non molti album si sono contraddistinti come la vivace e piacevole sequenza dal Valentyne Suite di Colosseum (1969).
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