- Dalla pagina su Nisennenmondai di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Il trio giapponese Nisennenmondai (il bassista Yuri Zaikawa, il chitarrista Masako Takada, il batterista Sayaka Himeno), che aveva già pubblicato Rokuon (2006), ha dedicato alcuni brani strumentali di Neji/Tori (2008) a Pop Group, Sonic Youth e This Heat. Pop Group è in realtà un tempestoso ispirato a freak-out psichedelici, jam prog-rock e dissonanze no-wave. This Heat è un'improvvisazione jazz guidata da una chitarra isterica accordata per emettere toni metallici striduli. La breve Sonic Youth è un crescendo martellante a metà tra Deep Purple e Neu!. Il dialogo tra basso e chitarra è esplosivo in Ikkkyokume, con la chitarra che improvvisamente decolla con un delirante assolo ultra-distorto per poi atterrare con un riff rovente e ripetitivo. Un testardo ritmo motorik simile a quello dei Neu! spinge Kyuukohan fino al finale caotico e vulcanico. Ikkkyokume si trasforma da un vortice percussivo in un baccanale di chitarra a metà strada tra una jam di Jimi Hendrix e l'intro delle terrificanti "modern dances" dei Pere Ubu.
Coprendo hard rock, free jazz, prog-rock, new wave, no wave e acid rock, il trio ha realizzato una sintesi di "tutti" i generi di musica atonale giapponese.
Il mini-album Destination Tokyo (Bijin, 2008 - Smalltown Supersound, 2009) è stato per lo più dedicato a saggi colorati in ripetizione minimalista: i 13 minuti di Souzousuru Neji (nota anche come Ijen Urusuozuos), Disco, una fanfara zoppicante nevrotica che diventa lentamente una parodia di se stessa, i nove minuti di Destination Tokyo, una sorta di omaggio al ritmo motorik in stile Neu! e ad Autobahn dei Kraftwerk, e soprattutto Mirrorball da 12 minuti, il cui schema ripetitivo si evolve e si torce avvicinandosi all'incrocio tra In C di Terry Riley e Heartbreak della Love Of Life Orchestra.
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